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giovedì 11 settembre 2014

Se potessi rivederti - Marc Levy

Ciao a tutti, guys & girls! Nuova recensione del seguito di un libro che avevo letto l'anno scorso, sempre in spiaggia. Duologia interessante, forse il secondo ad alcuni tratti un po' "già visto", ma tutto sommato mi è piaciuto abbastanza.
Un saluto e a presto!


Titolo Se potessi rivederti
Titolo originale Vous revoir
Autore Marc Levy
Edito Tea
Prezzo 8,60 €
Pagine 297
Genere Romanzo

Impari ad accettare con serenità ciò che non può cambiare, abbia il coraggio di cambiare ciò che può e, soprattutto, la saggezza di conoscerne la differenza.

TRAMA (*SPOILER* Leggi solo se hai già letto "Se solo fosse vero")
Arthur è un architetto, Lauren una giovane neurochirurga. Una sera d’inverno, a San Francisco, si incontrano nell'appartamento di Arthur…solo che Lauren è un fantasma. In coma dopo un incidente stradale, il suo corpo giace in ospedale; il suo spirito, vitale e affascinante, si innamora di Arthur, l’unico che può vederla. Ma i medici decidono che è giunto il momento di staccare il respiratore…”Se potessi rivederti” è ambientato qualche anno dopo: Lauren è uscita dal coma; Arthur è andato in Francia per dimenticarla, ma deve tornare a San Francisco per lavoro. Arthur e Lauren sapranno cogliere una seconda opportunità di rivedersi?

Ero rimasto in sospeso, l'anno scorso, quando avevo letto "Se solo fosse vero" (QUI la mia recensione), libro che avevo deciso di leggere dopo aver visto il film. Ho deciso dunque di riprendere in mano la storia e capire come questa andasse a concludersi. Che dire? Per niente male, seppure questo non sia proprio il mio genere.

Partiamo analizzando i personaggi, simili al primo libro.
Il nostro protagonista, Arthur, è un ragazzo con ormai qualche anno in più, diverso, cambiato, più maturo. La storia passata di certo l'ha toccato, e ha deciso dunque di trasferirsi in Francia, magari per dimenticare. Tuttavia, il suo migliore amico lo invoglia a ritornare, per motivi di lavoro, nella sua città natale, San Francisco. Inizialmente titubante, Arthur decide infine di accettare, anche se sa che potrebbe correre il rischio di ritrovarsi davanti a Lauren.
Lauren, protagonista femminile del romanzo, è tornata alla normalità, già da un po' di tempo, nonostante tutto ciò che le è successo (*SPOILER* Dei ricordi del periodo del coma, Lauren ormai non ha più nulla. Le è rimasta impressa, tuttavia, la figura di quell'uomo "sconosciuto" che ogni giorno andava a visitarla; la sua faccia, però, è soltanto un ricordo ormai sfumato).
Sono pochi i personaggi che vengono introdotti; molti, invece, quelli che ritroviamo già dal primo libro. Tra i nuovi, sicuramente, colpisce la nuova vicina di Arthur, un'anziana signora, un po' sorda, ma con un particolare spirito giovanile.
Aspetto, quello dei personaggi, ben curato, più profondo rispetto al primo romanzo. I protagonisti, e non solo, hanno ora una caratterizzazione migliore, che li rende ancora più complessi.
Come mi era successo nell'altro romanzo, ho apprezzato molto le ambientazioni.
Bisogna dire che i luoghi davvero nuovi non sono molti, escluso il nuovo appartamento di Arthur, il resto rimane in secondo piano.
Ciò nonostante, una volta ritornati a San Francisco, tutto ci sembra così familiare: la città è rimasta esattamente come l'avevamo lasciata. Si rivive l'atmosfera di casa e si ripercorrono le vecchie strade: ogni cosa è al suo posto, così come è al suo posto l'appartamento nel quale viveva in affitto Arthur, ora tornato nelle mani di Lauren.
Proprio come per il precedente libro, la lettura scorre via che è un piacere, quasi non ci se ne accorge.
Se da una parte il tutto sembra essere "già visto" (*SPOILER* Difatti, questa volta è Arthur a finire in coma, mentre nel primo era successo a Lauren), dall'altra la storia ha un tocco di nuovo, si evolve e svolge comunque in maniera differente.
Lo stile dell'autore mi è piaciuto anche questa volta: semplice, ma mai troppo, niente giri di parole e subito dritto al punto. Riesce a coinvolgere e catturare il lettore, e a regalargli qualche ora di lettura davvero piacevole.
Parte da molti aspettata, soprattutto da chi ha letto il primo libro, è il finale.
Se nel primo la conclusione era aperta e da interpretare, nel secondo, invece, troviamo la parola "Epilogo".
Direi, innanzitutto, che già l'inizio di questo secondo libro funge, in qualche modo, come finale del primo libro (*SPOILER* Inizio che, personalmente, mi ha un po' spiazzato. Credevo di trovare qualcosa di più positivo, invece ho ritrovato i due divisi da migliaia di kilometri), ma è l'epilogo che davvero mette la parola FINE alla storia.
Un epilogo nel quale tutti, o quasi, sperano e che, per fortuna del lettore, è proprio quello che ha deciso di adottare l'autore. Non dirò assolutamente nulla, per non rovinarvi la lettura; posso solo dire che, a me personalmente, ha soddisfatto.
Una duologia interessante, fresca, che tratta diverse tematiche importanti (unite ogni tanto a qualche stramberia che, comunque, fanno sorridere chi legge) e che regala al lettore una piacevole storia.

La fiducia è la cosa più preziosa al mondo, e anche la più fragile. Senza di essa, nulla è possibile. [...] Ciò che si costruisce sulla menzogna non può durare.

VOTO FINALE

lunedì 1 settembre 2014

This Song Will Save Your Life - Leila Sales

Ciao a tutti, ragazzi e ragazze! Settembre è ormai arrivato e le vacanze sfortunatamente sono quasi finite. I miei piani di lettura sono completamente saltati: dei tre libri in cartaceo che mi sono portato dietro, non ne ho letto neanche uno, e ho preferito dedicarmi ad alcuni titoli che avevo sul mio Kobo.
Vi lascio la recensione del primo libro che ho letto in vacanza che, seppur breve, mi è davvero piaciuto.
Un saluto e a presto.


Titolo This song will save your life
Titolo originale -
Autore Leila Sales
Edito Macmillan Children's Books
Prezzo 6,99 £
Pagine 288
Genere Romanzo

A volte si hanno quei giorni nei quali tutta va nel verso sbagliato. Ma a volte, e in maniera del tutto inaspettata, qualcosa può andare nel verso giusto.

TRAMA (tradotta da me)
Fare amicizia non è mai stata la migliore capacità di Elise Dembowski. Per tutta la sua vita, è sempre stata il bersaglio di ogni scherzo e l’esclusa ad ogni conversazione. Quando il suo ultimo tentativo di ottenere popolarità fallisce, Elise quasi si arrende. Ma poi per caso scopre un magazzino dove incontra Vicky, una ragazza che suona in una band e che l’accetta; Char, un carino, ma misterioso DJ; Pippa, una ragazza dell’Inghilterra dallo spirito spensierato; e maggiormente importante, una grande passione nel fare la DJ. 
Raccontata in maniera del tutto rinfrescante da una voce divertente, “This song will save your life” è un romanzo esuberante sull'identità, l’amicizia, e il potere che la musica ha di unire le persone.

Tutti vogliamo cose che non sono adatte a noi.

"This song will save your life" ("Questa canzone ti salverà la vita") era un titolo che volevo leggere da tanto tempo, anche perché sia la trama che il titolo risultano fin da subito molto accattivanti.

L'inizio del libro immerge immediatamente e completamente il lettore, e fornisce alcune informazioni interessanti sulla nostra protagonista Elise.

"Pensi che sia così facile cambiare se stessi.
Pensi che sia così facile, ma non lo è.
Quanto pensi ci voglia a reinventare te stesso, una persona tutta nuova, una persona che abbia senso, che si senta bene? Cambi i tuoi vestiti, i tuoi capelli, la tua faccia? Vai avanti. Fallo. Fatti i buchi alle orecchie, accorciati la frangia, comprati una nuova borsetta. Vedranno sempre oltre tutto ciò, vedranno te, la ragazza che è ancora troppo terrorizzata, ancora troppo intelligente per il suo bene, ancora con un passo indietro rispetto agli altri, ancora, sempre, impropria. Cambia ciò che vuoi; ma non puoi cambiare tutto questo.
Lo so perché c’ho provato.
Sono nata per essere impopolare. Non c’erano altri modi in cui potesse andare."

Elise, dunque, è una ragazza infelice, che prova in diversi modi a farsi degli amici, a diventare qualcuno. Quando, però, il suo ultimo tentativo di fare amicizia con Amelia Kindl fallisce, Elise non sa più cosa fare e vede soltanto una via di uscita: il suicidio.

"Pensi che sia così facile cambiare se stessi, ma è impossibile. Così ho optato per il successivo passo logico: suicidarmi."

Le forze per questo gesto estremo, tuttavia, le mancano e la sua vita prosegue; ciò che non sa è che presto tutto prenderà una svolta decisiva.
Proprio questa svolta viene data da due ragazze, Vicky e Pippa. Elise le incontra per caso di notte, in una delle sue passeggiate, davanti a un magazzino. Le due dimostrano subito sincerità, lealtà, fiducia, e sono davvero decise a voler inserire Elise nel loro gruppo.
In questo magazzino incontrerà diversi personaggi, tra i quali Char, il DJ, colui che le farà nascere una grande passione per la musica.
Ottima la caratterizzazione dei personaggi, l'autrice li gestisce bene, li fa amare e li fa odiare al lettore, ma in qualche modo fa si che ci si affezioni a tutti loro.
Buone anche le ambientazioni, anche se poche.
Le vicende si svolgono in una piccola cittadina, tra la casa della madre e del padre di Elise, oltre che al Magazzino, lo scenario sicuramente più importante di tutti.

"La porta si aprì per rivelare una pista da ballo piena zeppa di corpi sudati e agitati, illuminati occasionalmente da alcuni fari in un altrimenti stanza buia a soffitti alti.
Le note di “Dancing in the Dark” fuoriuscivano dagli altoparlanti alti due volte me, e la maggior parte della folla cantava come se la loro vita dipendesse da ciò, ad eccezione di un ragazzo che stava facendo delle foto con una fotocamera, almeno all'apparenza, molto costosa, di alcune ragazze in fila per andare in bagno e di due ragazzi che si stavano limonando, con le loro mani sul sedere, in un bacio alla francese immerso nella loro stessa saliva."

L'ingresso in scena impressiona subito Elise, che presto si innamorerà completamente di questo posto.
Una lettura scorrevole, intrigante, che invoglia il lettore a sfogliare le pagine fino a leggere la parola Fine.
Lo stile di scrittura della Sales è abbastanza semplice, ma mai banale, non cerca paroloni o giri di parole, va dritta al punto, sfruttando in modo particolare la voce e il tono divertente della nostra protagonista.
La storiella d'amore (o triangolo amoroso) anche qui c'è, ed è anche abbastanza prevedibile. Tuttavia, l'autrice la tiene in secondo piano, le dà poco spazio e, addirittura, le dà una piega un po' insolita. Non dà alcun fastidio e, anzi, aggiunge un qualcosa in più all'intreccio.
Piacevole e interessante anche il finale.
L'autrice non ha fretta, e conclude il libro nei migliori dei modi, dando spazio a tutti i personaggi, facendo sì che tutti i nodi vengano al pettine.
Una lettura davvero interessante, che mi ha colpito, che mi è assolutamente piaciuta e che la consiglio a tutti, soprattutto se volete leggere qualcosa in inglese che non sia difficile!

Non sempre le persone ottengono ciò che si meritano.

VOTO FINALE

domenica 10 agosto 2014

Il blog va in vacanza!

Ciao a tutti, followers del blog!
Oggi secondo post della giornata, con il quale voglio informarvi che il blog va in vacanza e si prende una pausa (finally!). Ritornerò a settembre, spero, con tante nuove recensioni!
Comunque, non ho ancora idea di quali libri portarmi e quali no, anche se quasi sicuramente porterò con me Robinson Crusoe, Half Bad e Il richiamo del cuculo.

TRAMA
Il romanzo d'avventura più celebre al mondo, che ha affascinato generazioni di lettori di tutti i Paesi e di tutte le età. Unico sopravvissuto a un terribile naufragio, Robinson Crusoe approda sulla spiaggia di un'isola deserta. Armato solo del suo ingegno e della sua tenacia, lotterà contro le forze ostili di una natura selvaggia, tra mille imprevisti e difficoltà, nell'isolamento completo. O almeno così sembra... Perché nella folta vegetazione di quell'isola incontaminata potrebbero nascondersi presenze sconosciute e inquietanti.








TRAMA
La magia esiste, ed è spaccata da una guerra millenaria. Appartenere a un fronte definisce il ruolo di ciascuno nel mondo, garantisce compagni e alleanze; ma soprattutto decide chi sono i nemici, che vanno giustiziati senza rimorso. Nathan vive in una zona grigia: figlio di una maga Bianca e dell'Oscuro più terribile mai esistito, cresce nella famiglia materna, evitato da tutti, vessato dalla sorellastra, perseguitato dal Concilio che non si fida di lui e anno dopo anno ne limita la libertà, fino a rinchiuderlo in una gabbia. La stessa guerra che divide il mondo della magia si combatte nel cuore di Nathan, in perenne bilico tra le due facce della sua anima, che davanti alla dolcezza di Annalise vorrebbe essere tutta Bianca, e invece per reagire alle angherie si fa pericolosamente Nera. Ma è difficile restare aggrappato alla tua metà Bianca quando non ti puoi fidare della tua famiglia, della ragazza di cui ti sei innamorato, e forse nemmeno di te stesso.

TRAMA
È notte fonda quando Lula Landry, leggendaria e capricciosa top model, precipita dal balcone del suo lussuoso attico a Mayfair sul marciapiede innevato. La polizia archivia il caso come suicidio, ma il fratello della modella non può crederci. Decide di affidarsi a un investigatore privato e un caso del destino lo conduce all'ufficio di Cormoran Strike. Veterano della guerra in Afghanistan, dove ha perso una gamba, Strike riesce a malapena a guadagnarsi da vivere come detective. Per lui, scaricato dalla fidanzata e senza più un tetto, questo nuovo caso significa sopravvivenza, qualche debito in meno, la mente occupata. Ci si butta a capofitto, ma indizio dopo indizio, la verità si svela a caro prezzo in tutta la sua terribile portata e lo trascina sempre più a fondo nel mondo scintillante e spietato della vittima, sempre più vicino al pericolo che l'ha schiacciata. Un page turner tra le cui pagine è facile perdersi, tenuti per mano da personaggi che si stagliano con nettezza. Ed è ancora più facile abbandonarsi al fascino ammaliante di Londra, che dal chiasso di Soho, al lusso di Mayfair, ai gremiti pub dell'East End, si rivela protagonista assoluta, ipnotica e ricca di seduzioni.

Spero di portarmi questi tre libri in cartaceo (oltre al mio amato Kobo, ovviamente!) e di tornare a settembre con nuove recensioni!
Non mi resta quindi che augurarvi buone vacanze, un buon Ferragosto (in anticipo, lo so!) e buone letture!

Fan Art - Sarah Tregay

Ciao a tutti, ragazze e ragazzi. Oggi vi lascio la recensione di un libro uscito da pochissimo in inglese, inedito in Italia, che mi è piaciuto, anche se alcuni aspetti non mi hanno convinto appieno.
Un saluto e a presto.


Titolo Fan Art
Titolo originale -
Autore Sarah Tregay
Edito Katherine Tegen Books
Prezzo 10,61 £
Pagine 354
Genere Romanzo

TRAMA (tradotta da me)
Quando l’immagine racconta la storia...
L’ultimo anno di liceo è quasi giunto al termine, e Jamie Paterson ha un grande problema. Non riguarda il college – l’ha già deciso. Non riguarda neanche il ballo studentesco – troverà, in qualche modo, una ragazza. No, questo è il problema più grave di tutti: si è innamorato del suo migliore amico.
Per quanto Jamie provi a mantenere il segreto, chiunque sembra conoscere dove risiedano i suoi affetti, e le ragazze della classe di arte sono decise ad aiutare Jamie a mettersi insieme a Mason. Ma Jamie non è sicuro se questo è realmente ciò che voglia – perché sebbene Jamie voglia davvero rivelarsi a Mason, cosa succederebbe se la verità rovinasse ogni cosa? E se non ci fossero più viaggi in strada, cene con il taco o serate a guardare un film? Vuole osare e rischiare di rovinare un’amicizia d’infanzia per amore?

Probabilmente per la tematiche trattate, oltre che per la buona media di voti presente su Goodreads, "Fan Art" era un libro che mi ispirava parecchio e, appena letta la data di uscita, ero deciso a leggerlo durante questi mesi estivi.

Direi di partire dai personaggi.
Il nostro protagonista è Jamie, ragazzo gay frequentate l'ultimo anno di High school, che a inizio libro sembra
avere un problema: si è innamorato del suo migliore amico Mason. Jamie sa, però, che Mason non è gay, ne è assolutamente certo, e passa quindi in una fase di dubbi, incertezze, paure e si chiede spesso se osare e provare a rivelarsi sia la scelta giusta da fare.
Mason, invece, sembra non accorgersi di ciò che Jamie provi per lui, e incentra i suoi pensieri sul ballo studentesco, ormai imminente e importantissimo per tutti i ragazzi della scuola.
Interessante, invece, la madre di Jamie, che ricopre un ruolo molto importante nella vita del ragazzo.
Il protagonista inizialmente aveva paura, ma alla fine decide di dichiarare la sua omosessualità alla madre, che si mostra molto entusiasta della cosa! Un personaggio, quindi, comprensivo, una madre che mostra il suo amore verso il figlio, che accetta la sua personalità.
Le ambientazioni non mi sono dispiaciute affatto.
L'autrice decide di cambiare spesso lo scena, fornendo una vasta gamma di località, tutte diverse tra loro, affiancate da una buona descrizione, che fornisce diversi dettagli fondamentali; la Tregay, però, decide anche di dare spazio alla fantasia del lettore, che sarà necessaria per completare l'immagine presente nella mente di chi legge, che è comunque già nitida e chiara.
Una lettura scorrevole, leggera, adatta anche all'estate.
La scrittura è semplice, lineare, mai banale. Uno stile che cattura, che invoglia ad andare avanti con la lettura, e che permette di finire il libro nel giro di due giorni.
La voglia di incentrarsi su tematiche forti e attuali è molto alta, e la scrittrice, a mio parere, ha fatto un buon lavoro. Il tutto si incentra sicuramente sul tema dell'omosessualità, che resta sempre in primo piano, oltre che priorità per la Tregay.
Viene inoltre trattato il pregiudizio, strettamente collegato al precedente, che si nota soprattutto nelle scene ambientate nella High School, oltre alle tematiche legate alla adolescenza e le sue relative problematiche.
La vera pecca arriva nel finale, che non è mi particolarmente piaciuto.
La conclusione in sé è quella che tutti vorrebbero e che si aspettano. Non mi è piaciuto molto il modo in cui l'autrice arriva alla parola fine, rendendo questa parte un po' banale. Avrei preferito un qualcosa di pensato in maniera migliore, più approfondita.
(*SPOILER* Anche nel corso del libro alcune scelte non mi hanno entusiasmato: ci sono momenti nei quali Mason mostra chiari gesti, si vede e si nota che forse anche lui prova qualcosa per il protagonista, ma la scrittrice ha deciso lo stesso di allungare il tutto. Spesso ci si trova a stufarsi, anche se solo temporaneamente, di Jamie, dato che sembra non notare nulla).
Un libro che comunque consiglio, che mi è piaciuto molto. Un inglese non particolarmente difficile: un libro adatto anche a chi non ha mai letto nulla in lingua e vuole provare!

VOTO FINALE

venerdì 8 agosto 2014

Outcast - Alina Bronsky

Ciao a tutti, followers e non del blog. Oggi vi lascio la recensione di un libro che non mi  piaciuto in modo particolare; non male, ma mi aspettavo sicuramente di più.
Un saluto e a presto.


Titolo Outcast
Titolo originale Spiegelkind
Autore Alina Bronsky
Edito Corbaccio
Prezzo 16,40 €
Pagine 272
Genere Fantasy

Lei è diversa da tutti
La sua vita ha uno scopo
Se lei è tua madre, tu chi sei?

TRAMA
Juliana ha 15 anni e vive in una società rigidamente strutturata dove i Normali controllano tutto e si tengono rigorosamente lontano da coloro che si comportano in modo anticonvenzionale. Juliana frequenta il liceo, abita in un quartiere ordinatissimo e segue tutte le regole della Normalità. Suo padre, esempio di omologazione e sua madre, una pittrice per hobby e più originale, sono separati. All’improvviso la madre scompare, la casa è sottosopra e piena di polizia e il padre sembra stranamente tranquillo. Cosa succede? E perché Julie sente suo padre definire sua madre una Fata, uno degli essere più temuti e disprezzati dalla società dei Normali?
In una corsa contro il tempo Julie dovrà confrontarsi con una realtà ben diversa da quella in cui è cresciuta. Dove le cose e le persone non sono bianche o nere e dove la diversità, l’originalità sono fonti di ricchezza e non cose da combattere. Ma è pericoloso là fuori, violento e pieno di sorprese. Julie ritroverà sua madre? E troverà se stessa?

I libri sulle fate non mi hanno mai attirato particolarmente, forse perché non è mai sentito parlare davvero bene. "Outcast", però, mi era sembrato diverso, sembrava avesse un qualcosa in più rispetto agli altri. Ho deciso dunque di leggerlo, ma l'approccio iniziale non è stato dei migliori.
Ringrazio innanzitutto l'editore per la copia inviatami.

Direi di partire dai personaggi, aspetto che non mi ha convinto appieno.
Juli, la protagonista, è un po' altalenante: a volte è perfetta per il suo ruolo, altre volte per niente. È un personaggio caratterizzato bene solo in parte, una ragazza alla quale faremo fatica ad affezionarci, proprio a causa di queste imperfezioni.
Interessante e ben fatto, invece, il personaggio di Ksü, una ragazza da un aspetto stranissimo, appena trasferitasi nella città di Juli. (*SPOILER* La protagonista crede che Ksü sia una normale per gran parte del libro, ma dal suo aspetto risulta chiaro che quest'ultima non può esserlo. L'autrice, forse, sperava di tenere il lettore sulle spine, ma quest'ultime lo capisce fin da subito che c'è qualcosa che non va con questa ragazza!).
La loro amicizia non inizia nei migliori dei modi ma, dopo alcuni passi falsi, sembra prendere la via giusta: nasce così un rapporto particolare, profondo, del quale nessuna delle due può fare a meno.
Entrambi i genitori non mi hanno impressionato, forse per alcune scelte prese dall'autrice che non ho condiviso.
La madre scompare nel nulla, senza una vera e propria motivazione. Con lo scorrere delle pagine scopriamo molte più informazioni sulle sue origini e sulla sparizione, ma forse non sono state abbastanza. Avrei approfondito di più l'aspetto "provenienza" e quindi anche la figura della Fata.

Cercai di ricordare quello che avevo sentito sul conto delle Fate. Era una parolaccia, d'accordo, ma ogni parola ha un suo contesto.

Ben fatte invece le ambientazioni.
L'autrice fornisce descrizioni, dettagli, particolari unici, che distinguono e rendono unico ogni luogo presente nel romanzo. Gli "scenari" cambiano spesso, alcuni si ripetono di più e altri di meno, ma ognuno è totalmente diverso dall'altro, è particolare e ben gestito. (*SPOILER* Buonissima e ben gestita anche l'idea dei quadri e di un mondo parallelo creato dalla madre: un tocco decisamente importante, che alza la valutazione al libro).
Una lettura abbastanza scorrevole, anche se non inizia nei migliori dei modi. Le prime 70 / 80 pagine circa sono molto lente, troppo, sembrano essere state scritte solo per allungare un po' la storia. Avrei preferito invece un inizio più breve, più diretto, di massimo 20 / 30 pagine, per poi immergere completamente il lettore.
Una scrittura semplice e lineare, con uno stile interessante. L'autrice cerca di inserire più suspense possibile per l'intero libro, ma molti "colpi di scena" sono in realtà prevedibili fin da subito, rendendo spesso questi momenti tutt'altro che sorprendenti.
Un finale interessante, che lascia le porte aperte al seguito.
Una conclusione discreta, un po' troppo sbrigativa forse. Avrei approfondito un po' di più questa parte, ma tutto sommato è accettabile. Si notano però alcuni dubbi lasciati in sospeso e alcune affermazioni (inclusa l'ultima frase) che fanno sperare in un seguito migliore.
Un romanzo carino, con buone idee, non tutte però gestite al meglio. Se il seguito arriverà in Italia, penso che una possibilità gliela darò.

Talvolta l'avidità prevale sulla paura della morte

VOTO FINALE

venerdì 1 agosto 2014

Geek Girl - Holly Smale

Ciao a tutti, ragazze e ragazzi. Mi scuso fin da subito per l'assenza, ma ho avuto problemi con il computer e ho tre recensioni da recuperare.
Oggi voglio parlarvi un libro che non rientra proprio tra i miei generi preferiti, dal quale non sapevo cosa aspettarmi, ma che è riuscito a stupirmi.
Un saluto e a presto.


Titolo Geek Girl
Titolo originale -
Autore Holly Smale
Edito Harper Collins
Prezzo 6,99 £
Pagine 356
Genere Romanzo

È la prima e anche unica regola. La magia arriva quando non la cerchi.

TRAMA
Harriet sa un sacco di cose. Sa che nell’orecchio di un gatto ci sono 32 muscoli, sa che un “battibaleno” equivale a 1 centesimo di secondo, sa che le persone ridono in media 15 volte al giorno... e sì, sa anche di essere una vera GEEK. Un’altra salda certezza della sua vita è quella di non avere il minimo interesse per la moda. Fare la modella è il sogno della sua migliore amica Nat, non il suo. Ma quando Harriet accompagna Nat a un provino, è proprio lei ad essere scelta! Nel giro di pochi giorni si ritrova catapultata in un mondo fatto di set fotografici, vestiti incomprensibili e tacchi molto, molto pericolosi. Fra cadute rovinose, colleghi affascinanti e viaggi lontano da casa, la sfida sarà continuare a essere se stessa.

Pur non rientrando tra i miei generi, la voglia di leggere "Geek Girl" era molto alta, complici anche le moltissime recensioni positive presenti online. Ho deciso dunque di dargli un'opportunità, e devo dire di aver fatto davvero la scelta giusta: il libro, infatti, mi è piaciuto tanto.

Direi di partire dai personaggi, aspetto davvero ben fatto e curato.
Il fatto di essere una geek (un'imbranata, 'sfigata') non sembra essere un problema per Harriet, la nostra protagonista. Tutto ad un tratto, però, sente il bisogno di dare una svolta alla sua vita, di cambiare, di provare ad essere qualcun'altra.

Essere una sfigata non è così male. È insignificante, certo, ma si è piuttosto riservati. Potrei essere tutto il giorno una sfigata, fin pertanto che le persone mi lasciano da sola. Il fatto è che non lo fanno.


Harriet è una voce narrante perfetta per questo libro, che spesso e volentieri mi ha fatto letteralmente morir dal ridere! Riesce a dare un tocco di vivacità a qualsiasi scena, rendendo l'intera storia esilarante.

Hai bisogno di smettere di prenderti cura delle persone che non ti pensano. Sii te stesso e permetti a tutti gli altri di essere loro stessi. Le differenze sono una buona cosa. Se fossimo tutti uguali, il mondo sarebbe terribilmente noioso.

Uno dei primi personaggi che conosciamo, fatta eccezione per Harriet, è Nat che "- per la cronaca - è la mia migliore amica". Personaggio fondamentale per l'intreccio, oltre che per la nostra protagonista, anche perché è l'unica amica che davvero ha.
Seppur presentato più avanti, non si può fare a meno di notare e affezionarsi a Wilbur, colui che affianca la nostra protagonista e che la aiuta ad orientarsi nel mondo della moda. Anche lui è un personaggio molto interessante, particolare, che rende divertenti diverse scene del libro.
Ben fatte anche le ambientazioni, pur non essendo fondamentali per il genere del romanzo.
L'autrice le cura moltissimo, dedica delle descrizioni ricche di dettagli, che non diventano mai troppi. Uno stile semplice, allo stesso tempo mai banale, che riesce a trasportare il lettore all'interno della storia.
Una lettura fresca, veloce, adatta all'estate. Un libro, come ho già detto, davvero divertente, che cattura, e che invoglia il lettore a sfogliare le pagine, fino a leggere la parola fine.
L'autrice inserisce anche una sorta di storia d'amore, di cui si conoscerà sicuramente di più nei prossimi due volumi della trilogia. A differenza di quelle presenti nei soliti young adult, però, questa è gestita molto meglio: l'autrice ha le idee chiare sulla trama, e fa quindi in modo che questa, in qualche modo, non ne risenta o venga intaccata.
Questo amore (con un personaggio che non vi rivelo per non fare spoiler) nasce gradualmente, in maniera quasi impercettibile al lettore, ed è anche inerente alla storia; certo, non direi fondamentale, ma aiuta a dare una certa svolta all'intreccio, caratteristica spesso e volentieri assente negli young adult.
Interessante il finale, che mette la parola fine alle vicende successe, ma allo stesso tempo lascia alcuni aspetti in sospeso, che immagino verranno ripresi nel secondo volume, Model Misfit.
Un libro perfetto per l'estate, che consiglio di leggere in inglese (nulla di difficile), anche perché si legge davvero in fretta.

Non possono farti diventare qualcosa che non sei. Ti aiutano solo a dire chi sei davvero.

Dovresti sempre  prenderti cura propriamente di chi ami e tenerli al sicuro.

VOTO FINALE

venerdì 18 luglio 2014

Followers - Anna Davies

Ciao a tutti, followers e non del blog. Torno con una recensione di un libro che aspettavo da tantissimo tempo, uscito il mese scorso in inglese, dal quale, però, mi aspettavo qualcosa di più.
Un saluto e a presto.


Titolo Followers
Titolo originale -
Autore Anna Davies
Edito Point
Prezzo 5,89 £
Pagine 216
Genere Thriller

Pensavo che quella sera mi fossi spaventata, ma non avevo idea di che cosa fosse il vero terrore. Il terrore era vedere qualcuno steso a pancia in su, con lo sguardo vuoto e spento. Il terrore era sapere che il pericolo è un fattore che ti circonda, e che non c'è niente che tu possa fare per fermarlo.

TRAMA
Twittare o non twittare… questo è il dilemma fatale.
Quando Briana perde l’occasione di ottenere un ruolo nella produzione scolastica dell’Amleto, decide di accettare, seppur in maniera riluttante, il ruolo di “responsabile dei social media”, iniziando subito a twittare aggiornamenti apatici. A malapena ha qualche follower, così, quando qualcuno viola il suo account twitter, Briana non riesce a raccogliere le energie sufficienti a fermarlo. Dopotutto, tweet come “Qualcosa è putrefatto in Danimarca” e “Un corpo nel teatro è in decomposizione” sono ovviamente uno scherzo.
Ma poi un corpo viene scoperto nel teatro: la rivale di Briana. Improvvisamente, quello che sembrava essere una burla si tramuta in qualcosa di letale. Davanti al terrore di tutti, gli agghiaccianti tweet continuano… e il conteggio dei corpi inizia ad aumentare.
Non c’è nessun’altra spiegazione; qualcuno sta twittando in diretta gli omicidi che avvengono nel campus. 
Con la scuola nel caos e la polizia incapace di scoprire il colpevole, starà a Briana smascherare lo psicopatico dei tweet, prima che il massacro raggiunga le proporzioni Shakespeariane… o lei sarà la prossima vittima.

Ho visto per la prima volta "Followers" l'anno scorso, su Goodreads, e appena letta la trama, le mie aspettative sono salite al cielo. Ho aspettato a lungo, con il timore che, una volta letto, il libro non mi sarebbe piaciuto. Purtroppo così è stato, o meglio, il libro in sé mi è piaciuto, anche se, per colpa della trama, mi aspettavo una storia un po' diversa.

Direi di andare con ordine e di partire dai personaggi, aspetto ben curato dall'autrice.
Briana, la protagonista, è delusa e distrutta, poiché non è riuscita a ottenere il ruolo di Ophelia nell'Amleto, come invece sperava. Riesce tuttavia a ottenere il compito di mostrare i progressi delle prove della recita, utilizzando il suo account twitter.
Questo, però, provoca l'apparizione di un personaggio misterioso (che mi ha ricordato spesso Ghostface della serie Scream) che si nasconde dietro all'account twitter de "Il fantasma di Amleto" (Hamlet's Ghost in inglese). Il fantasma inizia a ri-twittare gli aggiornamenti di Briana e inizia a commentarli con frasi strane, inquietanti, che spaventano non solo la protagonista, ma anche il lettore stesso.

Il fantasma di Amleto @fantasmadiamleto
Come dice Shakespeare, la morte è una cosa paurosa. Almeno per quelli che sono ancora in vita... nessuna idea di chi possa essere il prossimo a non avere più paura?

Viene inserita anche una sorta di mezza storia d'amore, (con un personaggio che non cito per non fare spoiler) che ho reputato inutile per l'intreccio e anche un po' forzata. Fortunatamente rimane in secondo piano, e non dà molto fastidio.
Il resto dei personaggi presenti, seppur secondari, sono ben caratterizzati: ognuno ha i suoi pregi e i suoi difetti. Davvero ben fatti, e soprattutto molto brava l'autrice, perché porta in uno stato di allerta anche il lettore, il quale non sa più di che personaggi può fidarsi e chi no, arrivando quasi a dubitare della protagonista stessa.
Molto interessante anche l'aspetto delle ambientazioni.
L'autrice non si risparmia e spesso e volentieri fornisce buone descrizioni, dettagliate quanto bastano. Il lettore si crea così una buona immagine nella sua testa, nitida, degli scenari presenti nella storia.
Il teatro è una di quelle che mi ha colpito di più. Niente di particolare, un teatro normalissimo, che però ha un'atmosfera strana, particolare. Fin dal primo momento in cui 'entriamo' in quel luogo, notiamo che qualcosa non va, che c'è qualcosa di strano, anche se non capiamo cosa.
Una lettura scorrevole, non troppo lunga, che si riesce a leggere in un giorno solo. Un libro che cattura, che si vuole far leggere, che intrappola in qualche modo il lettore e lo obbliga a vivere questa sorta di incubo.
Qual è, allora, il problema con questo libro, che non solo io ho riscontrato? La risposta è molto semplice: la trama.
Difatti, questa ci fornisce un certo tipo di informazioni, ma non tutte sono vere e presenti all'interno del romanzo.
Innanzitutto, la parte che ci dice: "qualcuno viola il suo account twitter" NON è assolutamente vera (dato che il 'fantasma' ha il suo account), così come: "Dopotutto, tweet come “Qualcosa è putrefatto in Danimarca” e “Un corpo nel teatro è in decomposizione” sono ovviamente uno scherzo." non esiste: questi sono due tweet non presenti nel libro.
La trama continua dicendoci: "Ma poi un corpo viene scoperto nel teatro: la rivale di Briana. Improvvisamente, quello che sembrava essere una burla si tramuta in qualcosa di letale.". Il corpo della sua 'rivale' (che poi tanto rivale non è) viene sì trovato nel teatro, ma NON come primo: ne hanno già trovato un altro! Inoltre, i personaggi non hanno MAI PENSATO che fosse uno scherzo.
Infine, anche questa parte: "Con la scuola nel caos e la polizia incapace di scoprire il colpevole" non è del tutto vera, dato che la polizia si vede arrivare solo nell'ultima parte del romanzo e la scuola non è nel caos, tralasciando l'ultima parte.
Insomma, molte informazioni non sono vere, altre sono storpiate e solo poche sono presenti davvero. Questo credo sia il motivo principale per il quale molti non hanno apprezzato questo libro.
Buono il finale, anche se per un lettore di thriller non è poi così difficile da indovinare.
Una conclusione comunque ben curata, che pone la parola fine a una lettura davvero interessante.
Sicuramente 'Followers' è un buon thriller, ben fatto, con un atmosfera adatta a questo genere. Peccato, però, che ciò che il libro promette di contenere è soltanto in parte vero, deludendo il lettore. L'inglese è abbastanza semplice, e se state cercando un libro non tanto lungo con un livello della lingua basso, beh, questo potrebbe fare per voi!

Il teatro per me era un'opportunità per non essere silenziosa, per non essere nella media, per non essere me stessa.

VOTO FINALE