51xt71n-Tjz-L

Visualizzazione post con etichetta Review. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Review. Mostra tutti i post

sabato 22 aprile 2017

Una ragazza bugiarda - Ali Land

Ciao a tutti, ragazze e ragazzi.
Oggi vi lascio la recensione di un libro dal quale non sapevo cosa aspettarmi, un thriller molto particolare, che ha saputo sorprendermi.
Un saluto, tante buone letture e a presto.




Una ragazza bugiarda || Good me Bad me
Ali Land
Edito Newton Compton Editori - Prezzo 9,90 € - Pagine 350 - Genere Thriller
La mela non cade mai lontana dall'albero.

Denunciare la propria madre a soli quindici anni può essere straziante.
Dopo quella decisione, la vita di Annie è completamente cambiata. Ora ha un nuovo nome, Milly, e vive insieme alla sua nuova famiglia: Mike, la moglie Saskia e la figlia, Phoebe. Adattarsi ai loro ritmi e alle loro abitudini è molto più complicato di quanto avesse pensato.
E il pensiero del processo che si avvicina, nel quale sarà chiamata come testimone, non le dà tregua.
Mike, che inizialmente aveva richiesto l’affidamento di Milly sperando di poterla aiutare, è sopraffatto dai suoi impegni di psicoterapeuta.
Saskia riesce a malapena a gestire la figlia naturale, e non è in grado di occuparsi anche di quella adottiva.
Phoebe ha reagito malissimo all'arrivo di Milly: è sempre di malumore, vorrebbe che se ne andasse e, per rivalsa, comincia a maltrattarla, spalleggiata dalle amiche.
Milly si sente isolata e in cerca di sostegno. Avrebbe assoluto bisogno di qualcuno che le desse ascolto: ci sono segreti che riguardano i crimini di sua madre, di cui sa molto di più di quanto non abbia confessato.
Eppure nessuno sembra disposto a farlo…

Ricevuto inaspettatamente, "Una ragazza bugiarda" è un libro strano, interessante, peculiare.
Ringrazio la Newton Compton Editori per la copia che mi è stata gentilmente inviata.

Iniziamo, come di consueto, a parlare un po' dei personaggi, l'aspetto del libro più intrigante di tutti.
La nostra protagonista è Milly, una ragazzina che per anni ha vissuto in un contesto familiare orrendo, difficile, con una mamma che possiamo definire psicopatica.
Milly è un personaggio molto dinamico. Più scorriamo le pagine, più scopriamo segreti sempre più profondi, più inaspettati e, a volte, anche pericolosi.

«Le piaccio, credo. Ha visto solo le parti buone. Certe porte non dovrebbero essere aperte, me lo dicevi sempre. Mostra solo il lato che piacerà alla gente. Solo quello di cui sei sicura.»

La famiglia a cui viene data in affido sembra normale, almeno a vederla. Il padre, Mike, è molto protettivo e ha il compito di aiutarla; Saskia, che prova a fare la mamma brava, ma che spesso in realtà fallisce; infine, Phoebe, la possibile "nuova sorella" di Milly, con la quale instaura fin da subito in rapporto di puro odio.
Phoebe, insieme alla sua amica Izzy, non le dà tregua: a casa, a scuola, ovunque la incontri.
In questo mezzo incubo, la nostra protagonista viene aiutata da Morgan, una ragazzina che vive nel palazzo vicino.
Morgan e Milly creano subito un rapporto di amicizia, dove una può contare sull'altra.
Il sistema dei personaggi funziona molto bene ed è tutto molto chiaro nella testa dell'autrice.
Le loro relazioni si intrecciano, creando una rete molto fitta, dove tutto, a un certo punto, diventa inaspettato.
I temi trattati sono tanti: la solitudine, il rimorso, il dolore e l'amore sono solo alcuni degli argomenti a cui viene dato ampio spazio.

«Qualcosa la inseguiva, e lei poteva correre veloce e scappare lontano, non faceva alcuna differenza, la stava sempre alle calcagna.»
«Che cos'era?»
«Una serpe. [...]»
«Una serpe è come un serpente?»
«»
«Perché inseguiva la ragazza?»
«Non era veramente un serpente, faceva solo finta di esserlo.»
«E che cos'era?»
«Era una persona [...]»
«E come fa una persona a trasformarsi in serpente?»
«Certe volte le persone non sono quello che dicono di essere.»

Ben fatte anche le ambientazioni, seppur niente di troppo eccezionale.
Alcuni luoghi hanno una connotazione positiva, come la nuova casa in cui va a vivere Milly, che le dà spesso, tranne in alcuni casi, emozioni positive; altri, invece, fanno riaffiorare ricordi negativi, come la "stanza dei giochi" della mamma.
L'autrice fornisce spesso descrizioni abbastanza dettagliate, soprattutto se il luogo è importante, e lascia i pochi restanti dettagli alla fantasia del lettore.
L'ambientazione viene spesso influenzata e a volte invece influenza la protagonista stessa: in inglese il libro infatti si chiama "Good Me Bad Me" (una sorta di "La buona me, la cattiva me"), titolo molto più azzeccato a mio parere, che riassume proprio ciò che è Milly.

La trama è buona, il ritmo è sempre molto elevato e la lettura scorre via che è un piacere.
Si scoprono sempre più dettagli e il lettore comincia a sospettare di tutti: non ci si può fidare di nessuno, almeno così sembra, neanche della stessa Milly.
L'intreccio dei fatti è ben concepito dall'autrice, che crea un mix di adrenalina e colpi di scena niente male, seppure non del tutto imprevedibile.
Si alternano scene più tranquille a scene di tensione, e l'accoppiata è vincente.

Le pagine scorrono, i fatti accadano e, in poco tempo, si arriva al finale.
Una conclusione particolare, interessante e, per un lato, inaspettata.
Quando tutto si sembra assestato, con un equilibrio ormai ritrovato, ecco che l'autrice inserisce un colpo di scena finale, un'esplosione alle vite dei personaggi.
Un colpo di scena un po' forzato, forse, ma che permette di portare alla luce tutto, di capire davvero quanto contorta può essere la mente delle persone.

Un thriller meno tradizionale, molto psicologico, scritto con uno stile diverso, un alternarsi di discorsi diretti e indiretti, che fa sentire il lettore spesso spaesato e confuso.
Una lettura particolare, che consiglio soprattutto agli amanti del genere, ma anche a chi vuole approcciarsi a un romanzo diverso.

mercoledì 29 marzo 2017

All In Pieces - Suzanne Young

Ciao a tutti, ragazze e ragazzi.
Arriva finalmente una nuova recensione: oggi vi parlo di un libro di Suzanne Young, autrice dalla quale mi aspettavo molto e che è stata capace di confermarsi in un genere e in una storia completamente rinnovati.
Un saluto, buone letture e a presto!


All In Pieces
Suzanne Young
Edito Simon Pulse - Prezzo 17,99 $ - Pagine 259 - Genere Romanzo
"Problemi nella gestione della rabbia"
È così che è stata classificata Savannah Sutton dopo aver infilzato una matita nella mano del suo ex fidanzato dopo aver deriso il fratello minore di Savannah, Evan, perché disabile. Questo è il motivo per il quale è stata mandata alla Brooks Academy – una scuola superiore alternativa che viene usata come centro per punizioni temporanee.
I giorni alla Brooks sono orribili, ma a casa la situazione è ancora più squallida. Savvy fatica per prendersi cura del fratello da quando la madre li ha abbandonati anni prima, mentre il padre, ormai ubriacone, è meglio lasciarlo perdere. La vita con Evan è una sfida perenne, ma per Savvy è anche la persona più importante al mondo.
Ma poi arriva Cameron, un nuovo studente problematico della Brooks, un ragazzo che ha alle spalle una famiglia perfetta, una di quelle che Savvy ha sempre pensato esistessero solo in TV. Cameron sembra determinato a demolire tutte le pareti che Savvy ha costruito attorno a sé – ma se lei inizia a fidarsi, tutto ciò per cui ha lavorato duramente negli anni potrebbe sgretolarsi in un istante.
E con sua zia che cerca in tutti modi di prendersi in custodia Evan e il suo ex fidanzato che vuole vendetta, Savvy lotta per cercare di tenere tutti i vari frammenti della sua vita insieme. Ma non sa fino a quanto potrà resistere.

Dopo aver amato letteralmente The Program (QUI la recensione) e The Treatment (QUI la recensione), ero molto curioso di poter leggere altro di questa autrice.
Uscito pochi mesi fa, All in Pieces è entrato subito nella lista delle "prossime letture" e, appena avuta l’occasione, l’ho cominciato. Non sapevo bene cosa aspettarmi da questo libro: la paura di rimanere deluso era molto alta, ma invece la Young conferma la sua bravura e il suo stile, in un romanzo molto diverso dagli altri due.

Partiamo dall'analisi dei personaggi, ben fatti e ben gestiti.
Savannah "Savvy" Sutton, personaggio principale e voce narrante, è una ragazza molto particolare, caratterizzata da un passato per niente facile e una situazione familiare tutt'altro che semplice: da un lato, la madre, una figura inesistente; dall'altro, il padre, con un problema di dipendenza da alcol.
L’autrice riesce, con questa base, ad affrontare il rapporto genitori-figli e le relative problematiche.

"Il mio braccio fa male, ma non prendo nessun antidolorifico perché voglio il dolore. Voglio sentire il dolore perché è meglio sentirlo nel mio braccio che nel mio cuore"

Un ruolo molto importante ce l’hanno anche Retha e Trevis, i due amici di Savvy. Fidanzati tra loro, sono due personaggi ben caratterizzati, disponibili praticamente in ogni occasione per la nostra protagonista.
Il tema dell’amicizia viene dunque analizzato in maniera profonda e ci mostra come gli amici possono arrivare dove la famiglia, invece, non può.
Tematica che viene ulteriormente trattata grazie all'introduzione di un personaggio piuttosto misterioso che, improvvisamente, irrompe nella vita di Savvy: Cameron, ragazzo più che benestante, che sembra avere una certa simpatia e sintonia con la nostra protagonista.
Il più antipatico risulta essere Patrick, ex fidanzato di Savvy, che sembra avere qualche conto in sospeso con la nostra protagonista.
Ogni tanto l’autrice lo inserisce in qualche scena, con un evidente e drastico cambiamento delle emozioni e sensazioni provate durante la lettura. Suzanne Young ci dimostra come l’amore, a volte, si trasforma, diventa ossessione o, addirittura, vendetta.
Personaggi davvero tutti ben curati e ben gestiti dall'autrice nel corso dell’intero libro.
Ero rimasto piacevolmente colpito durante la lettura di The Program, perché avevo notato un'ottima caratterizzazione dei personaggi, ma devo dire che anche qui il tocco della Young si vede eccome!

"Se le persone fraintendono, beh, è colpa loro"

Buone, ma nulla di eccezionale, le ambientazioni del romanzo.
La Young fornisce i dettagli fondamentali di ogni luogo e lascia il resto alla fantasia del lettore.
Molto bella e interessante è la contrapposizione presente tra la casa della protagonista e la casa di Cameron: due luoghi praticamente opposti. La prima risulta essere piuttosto negativa e cupa, con emozioni e ricordi quasi ed esclusivamente negativi; la seconda, invece, è l’esatto opposto: tutto è bello e tutto sembra andare per il verso giusto; la vita migliora e con essa anche le sensazioni e le emozioni, che permettono di creare ricordi esclusivamente positivi.

La trama è gestita abbastanza bene: niente di davvero innovativo, buono l’intreccio, anche se a volte è piuttosto prevedibile.
Il romanzo comunque presenta un ritmo molto consistente, che permette di leggere e di scorrere le pagine velocemente, terminando la lettura piuttosto rapidamente e agevolmente
Momenti molto tranquilli si alternano a scene di tensione e adrenalina, regalando un mix davvero niente male.

"A volte è difficile. Puoi tenere tanto a una persona, puoi darle tanto... Ma ho imparato che l'amore non sempre è sufficiente"

Il libro è scritto bene, lo stile è semplice, ma mai banale, e diretto e questo agevola il raggiungimento del finale.
Una conclusione che definirei "Ni"; speravo in un colpo di scena, in un qualcosa di nuovo che rendesse diverso e unico il romanzo; invece è un finale che si prevede abbastanza facilmente, che non delude, ma che non sorprende neanche.

All In Pieces mi ha davvero sorpreso in positivo, così come anche Suzanne Young, che dimostra e conferma le sue abilità viste nei precedenti libri.
Un romanzo scritto con un inglese abbastanza semplice, pertanto consigliato a chi vuole mettersi alla prova con una lettura in lingua straniera!

domenica 2 novembre 2014

Looking for Alaska - John Green

Ciao a tutti, ragazzi e ragazze. Dopo giorni di assenza per vari problemi tecnici, torno finalmente con una nuova recensione! Oggi vi parlo di un libro davvero bello, di un autore che mi sorprende sempre di più, del quale sto già leggendo un altro suo libro.
Un saluto e a presto.


Titolo Looking for Alaska
Titolo originale -
Autore John Green
Edito HarperCollins Children's Books
Prezzo 8,99 $ / 14,00 € (edizione italiana)
Pagine 268
Genere Romanzo

Passi la vita inchiodato nel labirinto, pensando al modo in cui un giorno ne uscirai, e a come sarà fantastico, e immagini che il futuro ti trascinerà pian piano fuori di lì, ma non succede. È solo usare il futuro per sfuggire al presente.

TRAMA
Miles Halter, solitario collezionista di Ultime Parole Famose, lascia la tranquilla vita di casa per cercare il suo Grande Forse a Culver Creek, una prestigiosa scuola in Alabama. È qui che conosce Alaska. Brillante, buffa, svitata, imprevedibile e molto sexy, per Miles diventa un'enigma, un pensiero fisso, una magnifica ossessione.

"Looking for Alaska" è il romanzo d'esordio di questo fantastico autore: tutti me ne parlavano benissimo e io, ovviamente, mi ero creato aspettative altissime. Devo dire che mi aspettavo qualcosa di diverso, specialmente dalla trama. Tuttavia, John Green è riuscito lo stesso a colpirmi, a sorprendermi e farmi amare questo libro.

Direi di partire con i personaggi, che come sempre mi lasciano a bocca aperta. Green riesce a creare persone vere, uniche, ma soprattutto reali.
Il protagonista è Miles Halter, ragazzo ormai diplomato e pronto a entrare nel mondo del college. È il suo primo anno e fa fatica ad orientarsi. Incontra, qui, il suo compagno di stanza, Chip Martin, soprannominato "Colonnello", che darà anche il soprannome al nostro protagonista:

«Senti, non chiamarmi Chip. Chiamami Colonnello
Soffocai una risata. «Colonnello?»
«Sì, Colonnello. A te ti chiameremo... Ciccio
«Eh?»
«Ciccio» disse il Colonnello. «Perché sei magro come un chiodo. Si chiama ironia, Ciccio, mai sentito parlare? Adesso andiamo a prenderci un po' di sigarette e inauguriamo l'anno come si deve.»

Sarà proprio il pretesto delle sigarette a permetterci di entrare in contatto con il personaggio, a mio parere, migliore del romanzo, che dà anche titolo: Alaska. Ragazza misteriosa, affascinante, un'accanita femminista e, spesso e volentieri, assai lunatica. È anche una grande lettrice, fattore che avvicina ancora di più lei al lettore, oltre ad essere incredibilmente bella.

«Voialtri fumate per il gusto. Io fumo per morire»
Interessanti e significative, come sempre, le ambientazioni.
Green conferma la sua maestria nel creare scenari sorprendenti, ricchi di dettagli, unici e reali, proprio come i personaggi.
Il college ricorda molto quelli che noi vediamo solo in TV, che ci immaginiamo, dei quali leggiamo informazioni su Internet: i tipici college americani.
Arriva un momento del libro nel quale, proprio come succedeva in Paper Towns e The Fault in Our Stars, avviene una forte scossa, un cambio radicale, che influisce anche sugli scenari stessi: cambia l'atmosfera e cambia anche la maniera di vederli e di presentarli a chi legge.
Il romanzo cattura completamente il lettore, lo immerge nella storia, e lo fa ridere, e poi piangere, e poi ancora ridere. John Green "gioca" con le sensazioni del lettore, lo fa soffrire, lo fa star male, e lo porta a pensare e riflettere.
Interessante la struttura che assume il libro stesso: due grandi parti, il "prima" e il "dopo", divise a loro volta in capitoli numerati come in un conto alla rovescia (Centotrentasei giorni prima, così inizia), che portano il lettore a divorare il libro, poiché sa che una volta arrivati a zero qualcosa cambierà.
Parlare in questo caso di finale sarebbe un po' restrittivo, perciò mi limito a spendere due parole sulla seconda parte del libro, il "dopo".
Dalla metà in poi, il romanzo cambia completamente faccia: tutto ciò che ci circonda è diverso. Da questo punto, il testo sembra quasi diventare un giallo, un mistery: bisogna cercare qualcosa e bisogna assolutamente trovare quel qualcosa.
Una lettura incredibile, un libro stupendo, un autore che riesce a sorprendermi sempre di più. "Looking for Alaska" è assolutamente un romanzo da leggere.

VOTO FINALE

martedì 23 settembre 2014

The truth about Alice - Jennifer Mathieu

Ciao a tutti, ragazze e ragazzi! Dopo una breve sosta, riprendo le recensioni arretrate. Oggi vi parlo di un libro strano, diverso, che per qualche strano motivo riesce lo stesso a piacere al lettore.
Un saluto e a presto.


Titolo The truth about Alice
Titolo originale -
Autore Jennifer Mathieu
Edito Roaring Brook Press
Prezzo 16,99 $
Pagine 208
Genere Romanzo

Ci sono alcune cose, come il tuo fidanzato della scuola media che bacia un'altra ragazza al ballo, che sono facili da perdonare. E ci sono alcune cose che sono semplicemente imperdonabili.

TRAMA (tradotta da me)
Tutti sanno che Alice è andata a letto con due ragazzi a una festa.
Ma sapevate che Alice stava ‘sessaggiando’ con Brandon quando lui ha avuto l’incidente in macchina.
È vero. Chiedetelo a CHIUNQUE.
Si dice che Alice Franklin sia una sgualdrina. È scritto su tutte le porte dei bagni della Healy High in modo che tutti possano leggere. E dopo che Brandon Fitzsimmons, miglior quarterback della scuola, muore in un incidente stradale, le varie voci iniziano a diventare impossibili da gestire.
In questo straordinario romanzo d’esordio, quattro studenti della Healy High – Elaine, la ragazza dell’ignobile festa; Josh, il ragazzo sopravvissuto all’incidente in macchina; Kelsey, la ex-migliore amica di Alice, e Kurt, il vicino di casa – diranno tutto ciò che sanno.
Ma esattamente qual è la verità su Alice? Alla fine, c’è solo una persona alla quale chiederlo: Alice stessa.

"The truth about Alice" (La verità su Alice) era un libro che, principalmente per la trama, mi attirava parecchio. Il libro in sé è molto strano, un po' come anche la trama lascia intendere, ma, nonostante ciò, il romanzo si fa apprezzare.

L'introduzione è subito molto diretta e fornisce immediatamente le informazioni principali di cui il lettore ha bisogno.

Io, Elaine O'Dea, sto per dirvi due verità indiscutibili, assolute e certe.
1. Alice Franklin, questa estate, è andata a letto con due ragazzi nella stessa notte NELLA MIA CASA, prima dell'inizio del penultimo anno di liceo. È andata a letto con uno e poi, circa cinque minuti dopo, ci è andata con l'altro. Sul serio. E tutti lo sanno.
2. Due settimane fa - appena prima del rientro a scuola - uno dei due ragazzi, Brandon Fitzsimmons (che era super popolare e bello, e che aveva avuto più di una scappatella) è morto in un incidente d'auto. Ed è stata tutta colpa di Alice.

Direi di partire dall'aspetto dei personaggi.
La protagonista, che dà anche titolo al romanzo, è Alice. Ci sono molte voci riguardanti il suo conto, quasi tutte negative, che la mettono in cattiva luce, eppure lei sembra non darci troppo peso. Pur essendo il personaggio principale, Alice diventa voce narrante soltanto nell'ultimo capitolo, dove scopriremo moltissime informazioni che ancora ci mancavano.

Alice Franklin non era soltanto una sgualdrina che era andata a letto con Tommy Cray e Brandon Fitzsimmons a una festa. Lei era la sgualdrina che aveva causato la morte di Brandon Fitzsimmons.

Le quattro voci narranti, dunque, che si alternano capitolo per capitolo, sono le quattro persone che più erano vicine a Brandon: Elaine, Josh, Kelsey e Kurt. Due ragazzi e due ragazze molto diversi tra di loro, ognuno con la sua personalità e il suo carattere; tuttavia, tutti hanno in comune il fatto di essere (o essere stati) amici sia di Brandon che di Alice.
Ottima la caratterizzazione, sia dei protagonisti che dei personaggi secondari; l'autrice riesce a creare ragazzi e ragazze così simili tra loro solo all'apparenza, perché poi si scoprono essere molto diversi.
Anche di Brandon, con lo sfogliare delle pagine, si scopre molto: attraverso ricordi, flashback e dialoghi otterremo diverse informazioni, alcune interessanti e altre meno, che ci aiuteranno a tracciare un profilo anche su questo ragazzo.

Tutti conoscevano Brandon Fitzsimmons.

Interessanti, ma non sorprendenti, anche le ambientazioni.
Aspetto abbastanza curato dall'autrice, però manca di quel tocco in più, di quel qualcosa di diverso.
L'High School l'ho immaginata proprio come quella che si vede nei film: i corridoi con gli armadietti, la palestra, la mensa e le classi.
Il fattore comunque principale del libro è quello mentale e psicologico, quindi penso sia normale che non sia stata data troppa importanza agli scenari.
"The truth about Alice" è un libro non troppo lungo, che si legge in poche ore.
Lo stile semplice, ma mai banale, e diretto dell'autrice riesce a catturare il lettore, che non può più staccarsi dalle pagine: vuole sempre di più sapere, conoscere e scoprire ciò che davvero nasconde quella strana ragazza.
Si arriva quindi al capitolo più atteso, il finale, quello di Alice.
Qui, per la prima volta in tutto il libro, è la voce di Alice a parlare. Non dirò molto (per non fare spoiler), però finalmente si entra nella testa di questa ragazza, si vede com'è veramente all'interno e che cosa pensa di tutta la storia ormai successa.
Una lettura interessante, diversa, strana per certi versi, ma che ho apprezzato molto. Utile anche per chi vuole provare a leggere in inglese, dato che non è particolarmente difficile.

VOTO FINALE

lunedì 1 settembre 2014

This Song Will Save Your Life - Leila Sales

Ciao a tutti, ragazzi e ragazze! Settembre è ormai arrivato e le vacanze sfortunatamente sono quasi finite. I miei piani di lettura sono completamente saltati: dei tre libri in cartaceo che mi sono portato dietro, non ne ho letto neanche uno, e ho preferito dedicarmi ad alcuni titoli che avevo sul mio Kobo.
Vi lascio la recensione del primo libro che ho letto in vacanza che, seppur breve, mi è davvero piaciuto.
Un saluto e a presto.


Titolo This song will save your life
Titolo originale -
Autore Leila Sales
Edito Macmillan Children's Books
Prezzo 6,99 £
Pagine 288
Genere Romanzo

A volte si hanno quei giorni nei quali tutta va nel verso sbagliato. Ma a volte, e in maniera del tutto inaspettata, qualcosa può andare nel verso giusto.

TRAMA (tradotta da me)
Fare amicizia non è mai stata la migliore capacità di Elise Dembowski. Per tutta la sua vita, è sempre stata il bersaglio di ogni scherzo e l’esclusa ad ogni conversazione. Quando il suo ultimo tentativo di ottenere popolarità fallisce, Elise quasi si arrende. Ma poi per caso scopre un magazzino dove incontra Vicky, una ragazza che suona in una band e che l’accetta; Char, un carino, ma misterioso DJ; Pippa, una ragazza dell’Inghilterra dallo spirito spensierato; e maggiormente importante, una grande passione nel fare la DJ. 
Raccontata in maniera del tutto rinfrescante da una voce divertente, “This song will save your life” è un romanzo esuberante sull'identità, l’amicizia, e il potere che la musica ha di unire le persone.

Tutti vogliamo cose che non sono adatte a noi.

"This song will save your life" ("Questa canzone ti salverà la vita") era un titolo che volevo leggere da tanto tempo, anche perché sia la trama che il titolo risultano fin da subito molto accattivanti.

L'inizio del libro immerge immediatamente e completamente il lettore, e fornisce alcune informazioni interessanti sulla nostra protagonista Elise.

"Pensi che sia così facile cambiare se stessi.
Pensi che sia così facile, ma non lo è.
Quanto pensi ci voglia a reinventare te stesso, una persona tutta nuova, una persona che abbia senso, che si senta bene? Cambi i tuoi vestiti, i tuoi capelli, la tua faccia? Vai avanti. Fallo. Fatti i buchi alle orecchie, accorciati la frangia, comprati una nuova borsetta. Vedranno sempre oltre tutto ciò, vedranno te, la ragazza che è ancora troppo terrorizzata, ancora troppo intelligente per il suo bene, ancora con un passo indietro rispetto agli altri, ancora, sempre, impropria. Cambia ciò che vuoi; ma non puoi cambiare tutto questo.
Lo so perché c’ho provato.
Sono nata per essere impopolare. Non c’erano altri modi in cui potesse andare."

Elise, dunque, è una ragazza infelice, che prova in diversi modi a farsi degli amici, a diventare qualcuno. Quando, però, il suo ultimo tentativo di fare amicizia con Amelia Kindl fallisce, Elise non sa più cosa fare e vede soltanto una via di uscita: il suicidio.

"Pensi che sia così facile cambiare se stessi, ma è impossibile. Così ho optato per il successivo passo logico: suicidarmi."

Le forze per questo gesto estremo, tuttavia, le mancano e la sua vita prosegue; ciò che non sa è che presto tutto prenderà una svolta decisiva.
Proprio questa svolta viene data da due ragazze, Vicky e Pippa. Elise le incontra per caso di notte, in una delle sue passeggiate, davanti a un magazzino. Le due dimostrano subito sincerità, lealtà, fiducia, e sono davvero decise a voler inserire Elise nel loro gruppo.
In questo magazzino incontrerà diversi personaggi, tra i quali Char, il DJ, colui che le farà nascere una grande passione per la musica.
Ottima la caratterizzazione dei personaggi, l'autrice li gestisce bene, li fa amare e li fa odiare al lettore, ma in qualche modo fa si che ci si affezioni a tutti loro.
Buone anche le ambientazioni, anche se poche.
Le vicende si svolgono in una piccola cittadina, tra la casa della madre e del padre di Elise, oltre che al Magazzino, lo scenario sicuramente più importante di tutti.

"La porta si aprì per rivelare una pista da ballo piena zeppa di corpi sudati e agitati, illuminati occasionalmente da alcuni fari in un altrimenti stanza buia a soffitti alti.
Le note di “Dancing in the Dark” fuoriuscivano dagli altoparlanti alti due volte me, e la maggior parte della folla cantava come se la loro vita dipendesse da ciò, ad eccezione di un ragazzo che stava facendo delle foto con una fotocamera, almeno all'apparenza, molto costosa, di alcune ragazze in fila per andare in bagno e di due ragazzi che si stavano limonando, con le loro mani sul sedere, in un bacio alla francese immerso nella loro stessa saliva."

L'ingresso in scena impressiona subito Elise, che presto si innamorerà completamente di questo posto.
Una lettura scorrevole, intrigante, che invoglia il lettore a sfogliare le pagine fino a leggere la parola Fine.
Lo stile di scrittura della Sales è abbastanza semplice, ma mai banale, non cerca paroloni o giri di parole, va dritta al punto, sfruttando in modo particolare la voce e il tono divertente della nostra protagonista.
La storiella d'amore (o triangolo amoroso) anche qui c'è, ed è anche abbastanza prevedibile. Tuttavia, l'autrice la tiene in secondo piano, le dà poco spazio e, addirittura, le dà una piega un po' insolita. Non dà alcun fastidio e, anzi, aggiunge un qualcosa in più all'intreccio.
Piacevole e interessante anche il finale.
L'autrice non ha fretta, e conclude il libro nei migliori dei modi, dando spazio a tutti i personaggi, facendo sì che tutti i nodi vengano al pettine.
Una lettura davvero interessante, che mi ha colpito, che mi è assolutamente piaciuta e che la consiglio a tutti, soprattutto se volete leggere qualcosa in inglese che non sia difficile!

Non sempre le persone ottengono ciò che si meritano.

VOTO FINALE