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mercoledì 29 marzo 2017

All In Pieces - Suzanne Young

Ciao a tutti, ragazze e ragazzi.
Arriva finalmente una nuova recensione: oggi vi parlo di un libro di Suzanne Young, autrice dalla quale mi aspettavo molto e che è stata capace di confermarsi in un genere e in una storia completamente rinnovati.
Un saluto, buone letture e a presto!


All In Pieces
Suzanne Young
Edito Simon Pulse - Prezzo 17,99 $ - Pagine 259 - Genere Romanzo
"Problemi nella gestione della rabbia"
È così che è stata classificata Savannah Sutton dopo aver infilzato una matita nella mano del suo ex fidanzato dopo aver deriso il fratello minore di Savannah, Evan, perché disabile. Questo è il motivo per il quale è stata mandata alla Brooks Academy – una scuola superiore alternativa che viene usata come centro per punizioni temporanee.
I giorni alla Brooks sono orribili, ma a casa la situazione è ancora più squallida. Savvy fatica per prendersi cura del fratello da quando la madre li ha abbandonati anni prima, mentre il padre, ormai ubriacone, è meglio lasciarlo perdere. La vita con Evan è una sfida perenne, ma per Savvy è anche la persona più importante al mondo.
Ma poi arriva Cameron, un nuovo studente problematico della Brooks, un ragazzo che ha alle spalle una famiglia perfetta, una di quelle che Savvy ha sempre pensato esistessero solo in TV. Cameron sembra determinato a demolire tutte le pareti che Savvy ha costruito attorno a sé – ma se lei inizia a fidarsi, tutto ciò per cui ha lavorato duramente negli anni potrebbe sgretolarsi in un istante.
E con sua zia che cerca in tutti modi di prendersi in custodia Evan e il suo ex fidanzato che vuole vendetta, Savvy lotta per cercare di tenere tutti i vari frammenti della sua vita insieme. Ma non sa fino a quanto potrà resistere.

Dopo aver amato letteralmente The Program (QUI la recensione) e The Treatment (QUI la recensione), ero molto curioso di poter leggere altro di questa autrice.
Uscito pochi mesi fa, All in Pieces è entrato subito nella lista delle "prossime letture" e, appena avuta l’occasione, l’ho cominciato. Non sapevo bene cosa aspettarmi da questo libro: la paura di rimanere deluso era molto alta, ma invece la Young conferma la sua bravura e il suo stile, in un romanzo molto diverso dagli altri due.

Partiamo dall'analisi dei personaggi, ben fatti e ben gestiti.
Savannah "Savvy" Sutton, personaggio principale e voce narrante, è una ragazza molto particolare, caratterizzata da un passato per niente facile e una situazione familiare tutt'altro che semplice: da un lato, la madre, una figura inesistente; dall'altro, il padre, con un problema di dipendenza da alcol.
L’autrice riesce, con questa base, ad affrontare il rapporto genitori-figli e le relative problematiche.

"Il mio braccio fa male, ma non prendo nessun antidolorifico perché voglio il dolore. Voglio sentire il dolore perché è meglio sentirlo nel mio braccio che nel mio cuore"

Un ruolo molto importante ce l’hanno anche Retha e Trevis, i due amici di Savvy. Fidanzati tra loro, sono due personaggi ben caratterizzati, disponibili praticamente in ogni occasione per la nostra protagonista.
Il tema dell’amicizia viene dunque analizzato in maniera profonda e ci mostra come gli amici possono arrivare dove la famiglia, invece, non può.
Tematica che viene ulteriormente trattata grazie all'introduzione di un personaggio piuttosto misterioso che, improvvisamente, irrompe nella vita di Savvy: Cameron, ragazzo più che benestante, che sembra avere una certa simpatia e sintonia con la nostra protagonista.
Il più antipatico risulta essere Patrick, ex fidanzato di Savvy, che sembra avere qualche conto in sospeso con la nostra protagonista.
Ogni tanto l’autrice lo inserisce in qualche scena, con un evidente e drastico cambiamento delle emozioni e sensazioni provate durante la lettura. Suzanne Young ci dimostra come l’amore, a volte, si trasforma, diventa ossessione o, addirittura, vendetta.
Personaggi davvero tutti ben curati e ben gestiti dall'autrice nel corso dell’intero libro.
Ero rimasto piacevolmente colpito durante la lettura di The Program, perché avevo notato un'ottima caratterizzazione dei personaggi, ma devo dire che anche qui il tocco della Young si vede eccome!

"Se le persone fraintendono, beh, è colpa loro"

Buone, ma nulla di eccezionale, le ambientazioni del romanzo.
La Young fornisce i dettagli fondamentali di ogni luogo e lascia il resto alla fantasia del lettore.
Molto bella e interessante è la contrapposizione presente tra la casa della protagonista e la casa di Cameron: due luoghi praticamente opposti. La prima risulta essere piuttosto negativa e cupa, con emozioni e ricordi quasi ed esclusivamente negativi; la seconda, invece, è l’esatto opposto: tutto è bello e tutto sembra andare per il verso giusto; la vita migliora e con essa anche le sensazioni e le emozioni, che permettono di creare ricordi esclusivamente positivi.

La trama è gestita abbastanza bene: niente di davvero innovativo, buono l’intreccio, anche se a volte è piuttosto prevedibile.
Il romanzo comunque presenta un ritmo molto consistente, che permette di leggere e di scorrere le pagine velocemente, terminando la lettura piuttosto rapidamente e agevolmente
Momenti molto tranquilli si alternano a scene di tensione e adrenalina, regalando un mix davvero niente male.

"A volte è difficile. Puoi tenere tanto a una persona, puoi darle tanto... Ma ho imparato che l'amore non sempre è sufficiente"

Il libro è scritto bene, lo stile è semplice, ma mai banale, e diretto e questo agevola il raggiungimento del finale.
Una conclusione che definirei "Ni"; speravo in un colpo di scena, in un qualcosa di nuovo che rendesse diverso e unico il romanzo; invece è un finale che si prevede abbastanza facilmente, che non delude, ma che non sorprende neanche.

All In Pieces mi ha davvero sorpreso in positivo, così come anche Suzanne Young, che dimostra e conferma le sue abilità viste nei precedenti libri.
Un romanzo scritto con un inglese abbastanza semplice, pertanto consigliato a chi vuole mettersi alla prova con una lettura in lingua straniera!