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mercoledì 31 dicembre 2014

Bilancio letture 2014: le migliori 5

Ciao a tutti, ragazze e ragazzi!
Il fatidico giorno è arrivato, 31 dicembre 2014; significa quindi che questo sarà l'ultimo post di quest'anno. Non ho voluto contare il numero di libri letti quest'anno, ma sono sicuro che siano meno dell'anno scorso. Spero quindi di poter fare di meglio nel 2015.
Detto questo, vi lascio quelle che sono state le migliori 5 letture del 2014, quei libri che mi hanno saputo "lasciare" qualcosa in più. 

Recensione "Nessuno sa di noi" QUI
Recensione "Legend" QUI
Recensione "Dopo" QUI
Nessuno sa di noi di Simona Sparaco
Questo titolo assolutamente non poteva di certo mancare. Simona Sparaco è stata una grandissima scoperta e il suo libro l'ho apprezzato moltissimo. Una tematica forte e attuale, quella dell'aborto terapeutico, affrontata nella maniera giusta da parte dell'autrice.
È sicuramente un romanzo che porta a riflettere, che "sbatte" davanti al lettore i fatti cosi come sono, crudi, veri, senza nessun tipo di filtro. 

Legend di Marie Lu
Per chi mi segue da diverso tempo sa che uno dei miei generi preferiti è il distopico. Da "Legend" mi aspettavo moltissimo e avevo paura di ricevere una grandissima delusione una volta termnata la lettura. In realtà, il libro mi ha conquistato letteralmente; l'ho amato praticamente in tutto e non vedo l'ora di leggere "Prodigy", il sequel. Sicuramente una delle letture del 2015.

Dopo di Koethi Zan
Una delle prime letture di questo 2014 e anche una delle migliori. "Dopo" è un thriller magnifico, con un ottimo intreccio e un buono sviluppo della trama da parte della Zan. Una storia piena di tensione e angustia, che conquista pienamente il lettore.
Pur non essendo un romanzo perfetto (ha i suoi piccoli difetti), "Dopo" è comunque perfetto per chi ama il genere.

Recensione "Me and Earl and the Dying Girl" QUI
Recensione "Looking for Alaska" QUI
Me and Earl and the Dying Girl di Jesse Andrews
Vero e proprio amore verso questo libro. MAGNIFICO. Dalla trama il romanzo sembra tutt'altro che allegro, ma in realtà, se lo leggerete, vi farete diverse risate! L'ironia presente praticamente in tutto il testo non è altro che il fattore chiave: così il tema della morte viene affrontato in maniera "leggera", diversa, fuori dal normale.
È un vero peccato che nessun editore l'abbia pubblicato qui in Italia, perché è un libro che merita assolutamente di essere letto.

Looking for Alaska di John Green
Ho letto finora tre libri di John Green e tutti e tre li ho amati alla follia (tutti e tre presenti nei bilanci di fine anno. È ormai uno dei miei autori preferiti!).
"Looking for Alaska" è il suo romanzo d'esordio, e io avevo un grande desiderio di leggerlo. Devo dire che mi ha sorpreso completamente: mi aspettavo, dalla trama, qualcosa di totalmente diverso. Forse è stato proprio questa fattore a farmi apprezzare ancora di più la lettura.
Un libro straordinario, un autore incredibile: se amate John Green, questa lettura è un must.

Ed ecco qui i miei 5 migliori libri del 2014. Direi che è stato un anno ricco di letture, alcune interessanti e altre un po' meno; ad ogni modo, sono più che soddisfatto.
Voi continuate a crescere e quindi voglio ringraziarvi di cuore, ognuno di voi, poiché rendete tutto questo possibile.
Siamo giunti alla fine di questo post. Non mi resta altro che augurarvi un Buon Anno nuovo a tutti voi, sperando possiate divertirvi in questo ultimo giorno del 2014!
Un saluto e a presto: ci vediamo nel 2015!

domenica 2 novembre 2014

Looking for Alaska - John Green

Ciao a tutti, ragazzi e ragazze. Dopo giorni di assenza per vari problemi tecnici, torno finalmente con una nuova recensione! Oggi vi parlo di un libro davvero bello, di un autore che mi sorprende sempre di più, del quale sto già leggendo un altro suo libro.
Un saluto e a presto.


Titolo Looking for Alaska
Titolo originale -
Autore John Green
Edito HarperCollins Children's Books
Prezzo 8,99 $ / 14,00 € (edizione italiana)
Pagine 268
Genere Romanzo

Passi la vita inchiodato nel labirinto, pensando al modo in cui un giorno ne uscirai, e a come sarà fantastico, e immagini che il futuro ti trascinerà pian piano fuori di lì, ma non succede. È solo usare il futuro per sfuggire al presente.

TRAMA
Miles Halter, solitario collezionista di Ultime Parole Famose, lascia la tranquilla vita di casa per cercare il suo Grande Forse a Culver Creek, una prestigiosa scuola in Alabama. È qui che conosce Alaska. Brillante, buffa, svitata, imprevedibile e molto sexy, per Miles diventa un'enigma, un pensiero fisso, una magnifica ossessione.

"Looking for Alaska" è il romanzo d'esordio di questo fantastico autore: tutti me ne parlavano benissimo e io, ovviamente, mi ero creato aspettative altissime. Devo dire che mi aspettavo qualcosa di diverso, specialmente dalla trama. Tuttavia, John Green è riuscito lo stesso a colpirmi, a sorprendermi e farmi amare questo libro.

Direi di partire con i personaggi, che come sempre mi lasciano a bocca aperta. Green riesce a creare persone vere, uniche, ma soprattutto reali.
Il protagonista è Miles Halter, ragazzo ormai diplomato e pronto a entrare nel mondo del college. È il suo primo anno e fa fatica ad orientarsi. Incontra, qui, il suo compagno di stanza, Chip Martin, soprannominato "Colonnello", che darà anche il soprannome al nostro protagonista:

«Senti, non chiamarmi Chip. Chiamami Colonnello
Soffocai una risata. «Colonnello?»
«Sì, Colonnello. A te ti chiameremo... Ciccio
«Eh?»
«Ciccio» disse il Colonnello. «Perché sei magro come un chiodo. Si chiama ironia, Ciccio, mai sentito parlare? Adesso andiamo a prenderci un po' di sigarette e inauguriamo l'anno come si deve.»

Sarà proprio il pretesto delle sigarette a permetterci di entrare in contatto con il personaggio, a mio parere, migliore del romanzo, che dà anche titolo: Alaska. Ragazza misteriosa, affascinante, un'accanita femminista e, spesso e volentieri, assai lunatica. È anche una grande lettrice, fattore che avvicina ancora di più lei al lettore, oltre ad essere incredibilmente bella.

«Voialtri fumate per il gusto. Io fumo per morire»
Interessanti e significative, come sempre, le ambientazioni.
Green conferma la sua maestria nel creare scenari sorprendenti, ricchi di dettagli, unici e reali, proprio come i personaggi.
Il college ricorda molto quelli che noi vediamo solo in TV, che ci immaginiamo, dei quali leggiamo informazioni su Internet: i tipici college americani.
Arriva un momento del libro nel quale, proprio come succedeva in Paper Towns e The Fault in Our Stars, avviene una forte scossa, un cambio radicale, che influisce anche sugli scenari stessi: cambia l'atmosfera e cambia anche la maniera di vederli e di presentarli a chi legge.
Il romanzo cattura completamente il lettore, lo immerge nella storia, e lo fa ridere, e poi piangere, e poi ancora ridere. John Green "gioca" con le sensazioni del lettore, lo fa soffrire, lo fa star male, e lo porta a pensare e riflettere.
Interessante la struttura che assume il libro stesso: due grandi parti, il "prima" e il "dopo", divise a loro volta in capitoli numerati come in un conto alla rovescia (Centotrentasei giorni prima, così inizia), che portano il lettore a divorare il libro, poiché sa che una volta arrivati a zero qualcosa cambierà.
Parlare in questo caso di finale sarebbe un po' restrittivo, perciò mi limito a spendere due parole sulla seconda parte del libro, il "dopo".
Dalla metà in poi, il romanzo cambia completamente faccia: tutto ciò che ci circonda è diverso. Da questo punto, il testo sembra quasi diventare un giallo, un mistery: bisogna cercare qualcosa e bisogna assolutamente trovare quel qualcosa.
Una lettura incredibile, un libro stupendo, un autore che riesce a sorprendermi sempre di più. "Looking for Alaska" è assolutamente un romanzo da leggere.

VOTO FINALE