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venerdì 12 luglio 2013

INTERVISTA A: Robin Sloan

Ciao a tutti, ragazze e ragazzi! Ho avuto la possibilità di porre qualche domanda all'autore de "Il segreto della libreria sempre aperta", ossia Robin Sloan, che ha gentilmente accettato di rispondere. Innanzitutto vediamo più da vicino il suo romanzo di esordio.

Schiacciate QUI se volete leggere la trama del libro o acquistarlo
Schiacciate QUI per leggere la mia recensione
INTERVISTA IN INGLESE

First of all welcome to my blog, Robin. Would you like to tell us a little about yourself?


It's good to be here! I'm a writer in San Francisco, California; Il Segreto della Libreria Sempre Aperta is my first novel.

Would you like to introduce briefly your book to blog readers?


It's a mystery and an adventure that begins when a young man finds a job working the night shift at a 24-hour bookstore. Of course, the bookstore turns out to be much more than it appears… in fact, it holds a secret nearly 500 years old—almost as old as books themselves.

I've read your book and I've really liked it (HERE my review), in particular the mixture you've created of hi-tech elements and books, two completely  different worlds. So, how was this idea born?

The truth is, that's simply my world: I love technology, but I also love books—the real, printed kind. I'm not particularly convinced they're even "different worlds," though. The more I've studied the early history of publishing, the more familiar it seems; in fact, I think Italy circa 1500 was a lot like Silicon Valley today. Almost eerily so. And if you study that place and that time, you realize that books themselves are a form of technology. They always have been. So it's all one world, one story: one that's been unfolding for (at least) 500 years.

The main character is Clay, a determined guy who always tries to achieve his goals. So, how much of yourself did you put into him?

Clay and I aren't totally the same person, but his voice is definitely mine. I think if you go back and read old blog posts I wrote on the internet around 2007 or so, you'll find a way of saying things that's very similar to Clay's in this book.

There are a lot of characters in the book, all of whom are well-characterized. Which one do you prefer and why?

Oh, no question: I like Kat the best. Here in San Francisco, I have worked with so many super-impressive female designers and engineers, and yet somehow that archetype is almost entirely absent in fiction. I couldn't understand why… and eventually it started to make me pretty angry… so I decided to set things straight with Kat.

Since in the book there are plenty of technological references, I would like to know what you think about e-books. Are they better than paper? And, one day, will they be able to replace it?

I don't think e-books are better than paper; but I don't think paper books are better than e-books, either. They're both good for different things. For instance, I like the fact that the paper books on my shelf take up space; that they can "remind me" that they exist, and entice me to pick them up—even from across the room. E-books can't really do that; they disappear too easily. But on the other hand, when I travel, I never ever carry heavy books anymore. Instead, I take a tablet loaded with e-books. For me—and I suspect for many others as well—these two formats don't actually compete much. Instead, they're very complementary.

Have you ever thought that inserting hi-tech elements in the book, some readers couldn't appreciate it?


Oh definitely—and I know this book isn't for everyone. But I was writing the kind of book I wanted to read myself. I'm a huge fan of books that try to capture this moment right now, and I don't think you can do that without writing about technology. (For more examples of that kind of right-now book—the kind I love most—I recommend William Gibson's latest three novels.)

What are your future plans? Are you already writing a new book?

Yes, I'm working on a new book! I can't say too much about it yet, but here's one thing that might be interesting: it prominently features food and wine. I guess you could put it this way: what books are to Il Segreto della Libreria Sempre Aperta, food is to this new story.

Can you show us where we can follow you? For example Facebook, Twitter and so on.

I use Twitter most often, and there I'm @robinsloan. I look forwarding to meeting Italian readers there—I don't know much Italian, but I do know how to say "grazie per la lettura"!


INTERVISTA IN ITALIANO

Innanzitutto benvenuto sul mio blog, Robin. Vorresti raccontarci qualcosa di te?


È bello essere qui! Sono uno scrittore di San Francisco, California; Il segreto della libreria sempre aperta è il mio primo romanzo.

Vorresti introdurre brevemente il tuo libro ai lettori del blog?


Si tratta di un mistero e di un'avventura che inizia quando un giovane ragazzo trova un impiego facendo il turno di notte in una libreria aperta 24 ore. Naturalmente, la libreria si rivela molto di più di quello che sembra... infatti, detiene un segreto di circa 500 anni - pressoché vecchio quanto i libri stessi.

Ho letto il tuo libro e mi è piaciuto molto (QUI la mia recensione), in particolare il miscuglio che hai creato tra elementi tecnologici e libri, due mondi completamente diversi. Quindi, come è nata questa idea?

La verità è che è semplicemente il mio mondo: mi piace la tecnologia, ma mi piacciono anche i libri - quelli reali, quelli stampati. Non sono particolarmente convinto, tuttavia, che siano addirittura "mondi differenti". Tanto più studio l'antica storia dell'editoria, tanto più familiare mi sembra; difatti, penso che l'Italia del 1500 sia un po' come la Silicon Valley di oggi. Quasi inquietante quindi. E se studiate quel luogo e quel momento, capite che i libri stessi sono una forma di tecnologia. Lo sono sempre stato. Dunque, è tutto un unico mondo, un'unica storia che è stata dispiegata per (almeno) 500 anni.

Il protagonista è Clay, un ragazzo determinato che cerca sempre di raggiungere i suoi obiettivi. Quindi, quanto di te hai inserito in lui?


Io e Clay non siamo affatto la stessa persona, ma la sua voce è sicuramente la mia. Penso che se voi tornaste indietro a leggere vecchi post che ho scritto sul blog nel 2007 circa, troverete un modo di dire le cose molto simile a quello di Clay nel libro.


Ci sono molti personaggi nei libro, i quali sono tutti ben caratterizzati. Quale preferisci e perchè?

Oh, non ho alcun dubbio: Kat è quella che mi piace di più. Qui a San Francisco, ho lavorato con così tante donne designer e ingegnere molto impressionanti, e ancora adesso, in qualche modo, questo archetipo è pressoché inesistente nella narrativa. Non riuscivo a capire il perché... e alla fine ha iniziato a farmi diventare piuttosto arrabbiato... così ho deciso di mettere le cose a posto con Kat.

Dato che nel libro ci sono molti riferimenti tecnologici, mi piacerebbe sapere cose pensi degli ebook. Sono meglio della carta? E, un giorno, potranno sostituirla?

Non penso che gli ebook siano migliori della carta; però, non penso neanche che i libri di carta siano migliori  degli ebook. Sono entrambi buoni, ma per scopi differenti. Per esempio, mi piace il fatto che i libri di carta occupino spazio nella mia libreria; che possano "ricordarmi" quasi della loro esistenza, e mi invoglino a prenderli - anche se sono dall'altra parte della stanza. D'altra parte però, quando viaggio, non mi porto mai e poi mai libri pesanti. Invece, mi porto il tablet nel quale ho caricato gli ebook. Per me - e sospetto che anche per altri sia così - questi due modi di leggere non competono tra loro. Ma sono complementari.

Hai mai pensato che inserendo elementi tecnologici nel libro, alcuni lettori avrebbero potuto non apprezzarlo?

Oh, decisamente - e so che questo libro non è per tutti. Ma scrivevo il tipo di libro che io stesso volevo leggere. Sono un grandissimo fan dei libri che provano a catturare il momento istantaneamente, e non penso che si possa fare senza scrivere di tecnologia. ( Per ulteriori esempi di questo tipo di libri - che io adoro in assoluto - raccomando gli ultimi tre romanzi di William Gibson.)

Quali sono i tuoi piani futuri? Stai già scrivendo un nuovo libro?

Sì, sto lavorando a un nuovo libro. Non posso dire ancora molto, ma è una cosa che potrebbe essere interessante: sono messe in risalto le caratteristiche del cibo e del vino. Potreste metterla così: quello che i libri sono per Il segreto della libreria sempre aperta, il cibo lo è per questa nuova storia.

Puoi mostrarci dove possiamo seguirti? Ad esempio Facebook, Twitter e così via.

Uso molto spesso Twitter, nel quale potete trovarmi con il nome @robinsloan. Non vedo l'ora di incontrare lì dei lettori italiani - non conosco molto l'italiano, però so come dire "grazie per la lettura"!

Ed eccoci arrivati alla fine di questa intervista! Voi lo avete letto il suo libro? Cosa ne pensate?

domenica 7 luglio 2013

La casa in Wood Street - Matteo Zapparelli


Titolo La casa in Wood Street
Titolo originale La casa in Wood Street
Autore Matteo Zapparelli
Edito /
Prezzo 0,00€ (QUI download epub/mobi)
Pagine 18
Genere Racconto horror

TRAMA
Due fratelli, una sperduta cittadina nel cuore degli States, una vecchia casa abbandonata e un antico, terribile segreto. Ci sono cose che non dovrebbero mai essere destate...

RECENSIONE DI EHRNAIDER
Torno con una recensione veloce riguardante un racconto breve. Lo stesso autore me lo ha proposto, visto che il suo romanzo, Corner's Church (QUI la mia recensione), mi aveva davvero colpito.
Il racconto si può scaricare gratuitamente dal sito dell'autore; quindi se volete prima conoscere il suo stile, leggete questo e non ve ne pentirete!
Ci troviamo davanti a un testo diviso in tre parti: Fratelli, La vecchia casa e L'incubo. Tre parti brevi, ma fondamentali.
Nella prima, ci vengono presentati gli unici due personaggi della storia.
I protagonisti sono appunto due fratelli. Il più grande, Patrick, e il più piccolo, Mat. Tutto il racconto è vissuto dal punto di vista di Patrick, per il semplice fatto che è lui quello curioso, è lui quello che non ascolta il fratello ed è lui quello che vive l'incubo.
Mat è il minore dei due ed è quello meno ascoltato. Lui deve ascoltare Patrick perchè è il maggiore, ma non viceversa. Un ragazzo curioso, ma che si trattiene dalla tentazione.
Niente male l'ambientazione, vista nella seconda e terza parte del racconto. 
La principale ovviamente è la casa in Wood Street. Una dimora antica, enorme, vistosa e isolata da tutti. Una casa vuota, un luogo che all'apparenza sembra abbandonato. Ma quando la porta d'ingresso viene aperta, l'interno è qualcosa di inaspettato.
Come nel suo romanzo, l'atmosfera è tetra, ricca di paura e terrificante.
Il racconto è davvero breve, neanche venti pagine, e lo si legge in pochi minuti. Si vede lo stampo dell'autore: le idee ci sono, lo stile anche.
Peccato sia così corto: penso che, se sviluppato, potrebbe diventare un horror davvero affascinante.
Il finale spiazza il lettore, che rimane senza parole.
Una conclusione che si ferma sul più bello: quando si arriva ormai nel momento di spannung, il testo non prosegue e si legge la parola FINE. 
Un racconto breve, che richiede pochi minuti e che vi farà capire lo stile e la bravura di questo giovane autore.

VOTO FINALE

venerdì 5 luglio 2013

Novità Butterfly edizioni in libreria

Ciao a tutti, followers vecchi e nuovi del blog! Oggi volevo mostrarvi due novità in casa Butterfly che saranno presto disponibili! Partiamo subito!

Titolo Il gioco dei ricordi
Pagine 240
Prezzo 14,00 €
Genere Romanzo
In libreria da 
luglio 2013
TRAMA
Dopo il dolore causato dalla fine della sua storia con Gabriel, Ayleen ha finalmente ricominciato ad amare: si tratta di un ragazzo misterioso del quale non conosce neppure il nome, ma le è bastato sedere al suo fianco sulla riva del lago per capire che il suo posto è dov’è lui. Ma perché ha la sensazione di potersi fidare ciecamente di un uomo del quale non sa nulla mentre Tamara, la sua migliore amica, le intima di stare alla larga da lui? E se di giorno i dubbi la tormentano, la notte porta con sé incubi dai quali si risveglia immemore con un solo nome a fior di labbra: “Nathan”. Gabriel e Nathan, il Bene e il Male e, nel mezzo, una maledizione che attraversa i secoli.
Dalla Roma degli intrighi al naufragio del Titanic passando attraverso il Quattrocento di Caterina Sforza, Ayleen viaggerà nella Storia per compiere la scelta più dolorosa, e capirà che il segreto dell’amore riposa nel tempo che scorre sulle cose, travolgendole. Perché l’amore, esattamente come il tempo, non può essere misurato che da un metro soltanto: l’eterno.

QUI lo potete trovare in prevendita scontata con spese di spedizioni gratuite!

Titolo Sabbie mobili
Pagine 128
Prezzo 11,00 €
Genere Romanzo
In libreria da 
luglio 2013
TRAMA
Il primo ricordo che Chiara conserva di suo padre è un canotto verde e azzurro, una giornata al mare, la paura e l’emozione dell’imparare a nuotare; sullo sfondo, come in una fotografia, il volto austero di sua madre. Molti anni dopo, Chiara è su un treno per Trieste, adesso che la scoperta della sua sterilità, la depressione e i tradimenti hanno distrutto il matrimonio con Marco e che tutta la sua vita si è accartocciata come un foglio vecchio. E lì, sul treno, Chiara lascia scorrere i ricordi come un film dietro il finestrino per poi ritrovare, tra di essi, l’atroce verità che le ha cambiato la vita.
Sabbie mobili è la fotografia di un’assenza, il ritratto in chiaroscuro di due madri mancate e di un amore segreto. La scrittura vellutata di Rita Parisi sa accarezzare con delicatezza temi scottanti come la sterilità e la depressione ed è, al tempo stesso, il fil rouge che lega i destini dei protagonisti nel loro fatale rincontrarsi e perdersi nel tempo.

QUI lo potete trovare in prevendita scontata con spese di spedizione gratuite!

mercoledì 3 luglio 2013

Corner's Church - Matteo Zapparelli


Titolo Corner's Church
Titolo originale Corner's Church
Autore Matteo Zapparelli
Edito Narcissus Self-Publishing
Prezzo 2,49 € (ebook)
Pagine 184
Genere Thriller / Horror

TRAMA
Alex Snyder, detto il Biondo, è un agente federale la cui unica ossessione è quella di trovare e ammazzare con le proprie mani un pericoloso serial killer, soprannominato Serpe, che ha ucciso il suo più caro amico e collega Bob.
Il Biondo è un uomo malato, al quale un grave tumore al cervello ha concesso al massimo un paio d'anni. La sua vita non ha più alcun valore. Pur di trovare Serpe è disposto a tutto, scendendo a qualsiasi compromesso.
Seguendo le tracce dell'assassino il Biondo giunge a Corner's Church, una minuscola cittadina del Colorado, dove stringe un patto con il vicesceriffo Benson, un uomo arrivista e svogliato, il cui unico interesse è concludere la carriera in bellezza. Tenendo nascosto il caso all'FBI, Benson spera di prendersi tutti i meriti, lasciando al Biondo la sua personale vendetta.
E' un gioco perverso, quello di Serpe, ma è un gioco nel quale solo il Biondo è protagonista...

RECENSIONE DI EHRNAIDER
Torno nuovamente con il mio genere, il thriller. Questa volta però, a differenza del precedente libro recensito, il romanzo mi ha davvero sorpreso e l'ho divorato in meno di 24 ore. Grazie alla collaborazione con il gruppo Il libro del Martedì, nata da pochissimo, ho avuto la possibilità di leggerlo e voglio quindi ringraziarli.

Avevo già visto in giro per i blog questo libro, la prima volta su Il libro che pulsa, quello della mia amica Lucrezia. Visto che mi fido sempre del suo parere, letta la sua recensione positiva ho subito aggiunto il romanzo alla wishlist.
Le mie aspettative erano quindi salite alle stelle. Ma con immenso piacere, posso dire che non sono state deluse.
Corner's Church parte con un inizio davvero interessante, che fa entrare subito il lettore all'interno del libro e lo inserisce nella sua atmosfera macabra.

"Notte da lupi, questa.
La pioggia scende gelida e impietosa da un cielo più nero della pece. Non c'è luna a rischiarare l'infinita striscia d'asfalto dell'interstatale 25, sui cui lati svettano alti pini, stretti gli uni agli altri come bambini spaventati dal baluginare dei lampi e dal rombo feroce dei tuoni."

Fin da subito quindi, veniamo catturati dal libro.
Il problema principale è che non vi è via d'uscita: una volta iniziata la lettura, il lettore non può più tirarsi indietro e sente il bisogno di finirla. Vuole leggere la parola FINE.
Analizziamo per primo l'aspetto personaggi.
Alex Snyder, detto il Biondo, è il nostro protagonista. Alex è un agente federale, malato di un cancro celebrale incurabile, che si occupa da tempo di un pericoloso serial killer, Serpe, che ha ucciso ben 9 vittime innocenti, tutte donne, tranne una: Bob.
Bob era il suo fidato collega, era l'unico vero amico che aveva ed era colui che stava per scoprire l'identità di Serpe. Sembra che proprio per questo motivo, quest'ultimo lo uccide.
Serpe è il personaggio migliore in assoluto. Chiamato così perché "come un serpente riusciva sempre a sfuggire".  Da Claire, una ragazza che cambierà per sempre il nostro protagonista, viene definito come "Uno a cui piace intrufolarsi in casa, rapire una donna e poi ammazzarla per puro divertimento". Questo è Serpe: uno psyco-killer, una specie di ghostface, una persona che uccide senza motivo.
Davvero ben fatto è l'aspetto dell'ambientazione.
Essendo soltanto una, l'autore ha avuto la possibilità di concentrarsi solo su di questa, riempirla di dettagli e riuscendo a creare un vero e proprio quartiere immerso nel terrore. 
Corner's Church si presenta come una piccola cittadina americana, quella tipica dei film horror, circondata da un quiete strana che sta per terminare.
Dopo il primo omicidio, l'atmosfera cambia radicalmente: la gente impazzisce e il terrore prende il sopravvento. Anche il clima sembra essere partecipe: quasi sempre il cielo è ricoperto di nuvole che, ogni tanto, causano delle vere e proprie tempeste. Che dire, se non PERFETTO!
Una lettura piacevole e scorrevole, che risucchia completamente il lettore, lo avvolge in un vortice di eventi e non lo libera più. Purtroppo però, non tutti gli aspetti sono perfetti.
Non mi è piaciuta la scelta della storia d'amore perché in un horror penso che non sia utile. Verso la fine acquista anche più importanza e questa è una cosa che non ho completamente apprezzato.
Poi, ogni tanto, alcuni fatti erano abbastanza prevedibili, ma questo credo sia perché ormai ho letto tantissimi thriller.
Si arriva poi, con il cuore martellante, alla parte che il lettore desidera leggere più di ogni altra cosa, ossia il finale.
Una conclusione a sorpresa, che può essere intuita soltanto se si presta molta attenzione a tutti i dettagli che vengono forniti nel corso delle indagini. Intuita o no, non ha importanza perché in ogni caso sorprenderà in modo positivo il lettore, lasciandolo a bocca aperta e impartendogli una bellissima morale.
Corner's Church quindi è un thriller particolare, diverso dal solito, simile a un film horror. È un libro che si attaccherà a voi e non vi lascerà più. Se non amate delle scene un po' forti, allora forse non fa per voi, ma se, come me, amate l'horror, allora leggetelo e lasciate che vi porti all'interno di un vero e proprio incubo.

«[...] Chi è quell'uomo? Per cosa lo state cercando?»
Brutta domanda. Brutta risposta.
«Non conosco il suo nome.» risponde il Biondo. «Nessuno all'FBI lo sa. A dire il vero, non sappiamo nemmeno che faccia abbia.»
[...]
«E, per quanto riguarda cos'ha fatto...», aggiunge il Biondo, «semplice. Ha ucciso e fatto a pezzi nove donne. E un federale.»

VOTO FINALE

lunedì 1 luglio 2013

Shift - Em Bailey


Titolo Shift
Titolo originale Shift
Autore Em Bailey
Edito Electric Monkey
Prezzo 6,99 £
Pagine 320
Genere Thriller

TRAMA (tradotta da me)
Olive non è pazza - sebbene abbia avuto un incidente l'anno scorso e abbia passato quel periodo nel reparto psichiatrico, lei adesso sta prendendo le sue medicine e sta alla larga dalla massa coinvolta in prodotti tossici. Ma quando salta fuori la nuova ragazza Miranda, Olive sa che c'è qualcosa di molto pericoloso in lei, anche se nessun altro sembra accorgersene. Ma chi crederà a lei, quando chiunque probabilmente pensa che sia pazza? Così è, tutti lo pensano tranne la sua migliore amica, Ami, la quale è disapprovata dalla madre di Olive per qualche strano motivo. Ma niente è quello che sembra in questo thriller di pagine che girano e ci sono colpi di scena e risvolti che non potete prevedere.

RECENSIONE DI EHRNAIDER
Ritorno finalmente su uno dei miei generi, il thriller, anche se non posso dire che questo libro mi abbia entusiasmato.
Ho visto per la prima volta Shift su internet e appena letta la trama le mie aspettative sono salite fino al cielo. Letto poi l'incipit, ho deciso che avrei letto questo libro.
Shift parte con un inizio mozzafiato.

"There were two things everyone knew about Miranda Vaile before she'd even started at our school. The first was that she had no parents - they were dead. And the second? They were dead because Miranda had killed them."

Già dalle prime righe il lettore entra all'interno del libro e si immagina di trovarsi davanti a una storia che presenta, tra tutti i personaggi, una ragazza particolare, pazza forse, una psycho-killer. Questo purtroppo non c'è, ma è solo un illusione che ci si crea.
Facciamo comunque un passo alla volta e partiamo quindi analizzando l'aspetto personaggi, che, devo dire, non mi ha particolarmente colpito.

La nostra protagonista è Olive. Olive si mostra come una ragazza intelligente, diffidente e che sembra notare qualcosa di strano in Miranda. Purtroppo però, da circa metà libro, Olive sembra diventare un'altra persona: non usa più la sua testa ma agisce di istinto e sembra essere attirata dalla strana ragazza.
Personaggio invece un po' più interessante è la migliore amica di Olive, Ami. Ami è una ragazza molto simile a Olive, sia di aspetto sia di carattere. Si scopriranno poi alcune cose davvero interessanti riguardanti questa ragazza, delle cose che la rendono un personaggio davvero particolare.
C'è poi Lachlan, uno dei ragazzi della classe di Olive. Buona l'idea di base dell'autrice, ma non l'ha saputa rendere bene: poteva ricoprire un ruolo molto più importante questo ragazzo, invece è stato molto tralasciato e a volte ci dimentichiamo di lui.
Miglior personaggio è sicuramente Miranda Vaile. Miranda è una ragazza semplice e carina. Sembra però essere circondata da un'aura malvagia, che però nessuno sembra notare. Quando qualcosa di strano succede, lei è nei paraggi.
"Ma è davvero lei la causa di tutto questo?" questa è la domanda che il lettore spesso si chiede mentre legge il libro e che trova risposta solo alla fine di quest'ultimo.
Aspetto interessante è quello riguardante l'ambientazione.
Possiamo dividerle in due grandi gruppi: fatte bene e fatte male. In alcune l'autrice dedica delle vere e proprie descrizioni, mentre in altre troviamo pochissimi dettagli e sta a noi comporle.
Quella sicuramente più affascinante è la casa di Miranda. Già dal giardino, notiamo come l'ambiente sia tetro, scuro e circondato da un'aura negativa, malvagia. L'interno invece sembra l'esatto opposto: c'è molta luce e tutte le cose sembrano essere in perfetto ordine. L'abitazione è molto grande e scopriremo presto parti particolari.
Una lettura semplice e scorrevole, sempre intrigante e che di conseguenza non annoia il lettore.
Devo dire che io l'ho trovato un semplice thriller con veri e propri momenti di suspense, ma non vi è affatto il tratto psicologico.
La scelta dell'introduzione era molto interessante, ma l'autrice si è fatta del male da sola perché smentisce tutto nella riga successiva, dicendo: "When these rumors started spreading [...]". Infatti l'autrice le definisce "voci di corridoio" (rumors) e questo rende il tutto non più verità, ma dubbio. Una scelta che non ho apprezzato.
Si arriva poi al finaleUna conclusione interessante, che presenta alcuni colpi di scena e alcune rivelazioni: potrebbe essere definito un finale a sorpresa, anche se in realtà il lettore può intuirlo (almeno in parte) già verso la metà del libro.
Le ultime pagine mi hanno lasciato un po' l'amaro in bocca, in quanto sembra che l'autrice si sia lasciata le porte aperte per un eventuale seguito.
Lo consiglio? Sì, se non si hanno troppe pretese. Un libro carino, ma nulla di eccezionale: una lettura semplice, anche l'inglese lo è: non ci sono termini difficili, non c'è slang e la trama non presenta un intreccio difficile da seguire. Se siete alle prime armi con i libri in inglese, questo potrebbe essere una scelta!

"Miranda was frowning at me. 'I asked you a question. Are you jealous of me?' I laughed. 'Of course I am! Who wouldn't be?' Miranda smiled, satisfied."

"It was the voice we'd all heard coming from outside the door. Miss Falippi's voice. But now it was coming from Miranda's mouth. The nausea rose up through me."

VOTO FINALE

sabato 29 giugno 2013

SEGNALAZIONE: La discendente di Tiepole

Ciao a tutti, followers del blog. In questo sabato invernale vi voglio mostrare un libro di un'autrice emergente ed edito da Butterfly edizioni. Sto ovviamente parlando de "La discendente di Tiepole" della scrittrice Alessandra Paoloni

Titolo La discendente di Tiepole
Autore Alessandra Paoloni
Pagine 343
Prezzo 16,00 €
Genere Romanzo
Un’eroina indimenticabile in un romanzo in cui il bene e il male si confondono e niente, assolutamente niente, è davvero quello che sembra.

TRAMA
Un paese fantasma dimenticato dalle carte geografiche, circondato da montagne, abitato da una popolazione inospitale. E’ il ritratto di Tiepole, paese d’origine di Emma, ed è lì che la ragazza è costretta a tornare in occasione del funerale di suo nonno. Il suo soggiorno, però, si trasforma in incubo quando Emma legge la lettera che sua nonna aveva scritto per lei prima di morire e che il nonno non le aveva mai consegnato. Essa le svelerà un mondo di tenebra colmo di stregoneria e maledizioni, di faide tra famiglie e di lotte per il potere. Emma non sa ancora nulla, ma tutti i Tiepolesi sanno chi è lei, poiché la stavano aspettando. 
Lei è l’erede della Strega. 
Lei è la Discendente. 
Lei deve morire.

L'AUTRICE
Alessandra Paoloni nasce l’11 marzo 1983 a Tivoli. Esordisce con la raccolta poetica “Brevi monologhi in una sala da ballo di fine Ottocento” ( Il Filo 2008), cui seguono i due romanzi fantasy “Un solo destino” e “Heliaca la pietra di luce” (0111 Edizioni). Del 2012 è il romanzo “La Stirpe di Agortos” (Edizioni Rei). E’ presente nelle antologie: “On the road: diari di viaggio” (Libro Aperto Edizioni). “365 Storie d’amore” (Writers Magazine) “La Stirpe Chimerica” del blog Club Urban fantasy. “La discendente di Tiepole”, il suo primo paranormal fantasy, è il suo quinto romanzo.

Un libro che è lì appoggiato sul mio scaffale: aspetta solo di esser letto! Vi lascio intanto un piccolo estratto che mi è stato gentilmente fornito da Alessandra! (Schiaccia QUI per leggerlo online)

Spero che il post vi abbia incuriositi.
Un saluto a tutti e a presto!

giovedì 27 giugno 2013

Il segreto della libreria sempre aperta - Robin Sloan


Titolo Il segreto della libreria sempre aperta
Titolo originale Mr. Penumbra's 24-Hour Bookstore
Autore Robin Sloan
Edito Corbaccio
Prezzo 16,40 €
Pagine 304
Genere Romanzo / Thriller

TRAMA
La crisi ha centrifugato Clay Jannon fuori dalla sua vita di rampante web designer di San Francisco, e la sua innata curiosità, la sua abilità ad arrampicarsi come una scimmia su per le scale, nonché una fortuita coincidenza l'hanno fatto atterrare sulla soglia di una strana libreria, dove viene immediatamente assunto per il turno... di notte. Ma dopo pochi giorni di lavoro, Clay si rende conto che la libreria è assai più bizzarra di quanto non gli fosse sembrato all'inizio. I clienti sono pochi, ma tornano in continuazione e soprattutto non comprano mai nulla: si limitano a consultare e prendere in prestito antichi volumi collocati su scaffali quasi irraggiungibili. È evidente che il negozio è solo una copertura per qualche attività misteriosa... Clay si butta a capofitto nell'analisi degli strani comportamenti degli avventori e coinvolge in questa ricerca tutti i suoi amici più o meno nerd, più o meno di successo, fra cui una bellissima ragazza, geniaccio di Google... E quando alla fine si decide a confidarsi con il proprietario della libreria, il signor Penumbra, scoprirà che il mistero va ben oltre i confini angusti del negozio in cui lavora... Fra codici misteriosi, società segrete, pergamene antiche e motori di ricerca, Robin Sloan ha cesellato un romanzo d'amore e d'avventura sui libri che lancia una sfida alla nostra curiosità, al nostro desiderio di un'esperienza nuova ed elettrizzante. Un viaggio in quell'universo magico che è una libreria.

RECENSIONE DI EHRNAIDER
Ed eccomi tornato con una recensione di un libro che in questo periodo è molto discusso e criticato: parlo ovviamente del romanzo di esordio di Robin Sloan, autore di cui ho potuto vedere la video-intervista fatta dal gruppo Il libro del martedì (QUI il loro canale YouTube e QUI la video-intervista). Letta la trama, davvero intrigante e piena di idee, il libro è finito immediatamente in wishlist. Voglio quindi ringraziare, prima di cominciare, la casa editrice Corbaccio per la copia che mi ha gentilmente inviato.

Parto analizzando l'aspetto dei personaggi, davvero ben fatti e ben curati.
Il nostro protagonista è il giovane Clay Jannon. Clay è un ragazzo semplice, in cerca di lavoro. È una persona speciale quasi, perché ama sia i libri sia la tecnologia, due mondi completamente distinti. Si troverà davanti a situazioni strane, a volte bizzarre e a volte difficili, e cercherà in tutti i modi di uscirne sano e salvo.
In un incontro casuale, veniamo a conoscenza di Kat, una giovane ragazza che ama il mondo dell'informatica e della programmazione. Sarà proprio lei, che aiuterà il nostro protagonista e che lo accompagnerà per tutta la sua avventura.
Il trio si conclude con la presenza di Neel, amico di Clay. Neel è un ragazzo davvero strano, ma che riesce sempre a far sorridere tutti. Sarà anche lui fondamentale per Clay, in quanto gli fornirà degli aiuti di notevole importanza.
Il mio personaggio preferito in assoluto però è Penumbra, il proprietario della Libreria Sempre Aperta. Penumbra è un anziano molto vivace, che mostra una vera e propria crescita durante il libro. Cresce anche il rapporto che si crea tra lui e il suo dipendente Clay, fino a diventare un rapporto di amicizia. Lui stesso si definisce curioso, una qualità che lo porterà molto lontano, ma allo stesso tempo incerto.
Incredibile è l'aspetto dell'ambientazione. Perché? Perché Robin Sloan ha uno stile molto particolare, con il quale riesce a fornire delle descrizione dettagliatissime che permettono al lettore di crearsi nella testa un'immagine nitida e precisa, e allo scrittore di creare un'atmosfera unica.
A un certo punto mi sembrava di poter sentire l'odore della vecchia carta e della polvere, e di poter toccare quello che mi circondava.

"Possenti travi di legnosi incrociano sul soffitto. Sopra e in mezzo, si intravede uno strato di roccia screziata, spigolosa e irregolare, brillante di cristalli. Le assi continuano lungo l'intera stanza, dividendo lo spazio come in una griglia cartesiana. Dove si incontrano, sono appese lampade potenti che illuminano l'ambiente sottostante.Anche il pavimento è di pietra, levigata e lucida più del vetro. File ordinate di tavolo quadrati in legno, uno davanti all'altro, si snodano fino in fondo. Semplici, dall'aria robusta, con sopra un solo enorme tomo. Tutti i volumi sono neri, alcuni fissati alle scrivanie con spesse catene dello stesso colore."

Una lettura semplice e piacevole, che scorre velocemente, tranne in qualche punto. Interessante la scelta di inserire dei tocchi di suspense, che rendono il libro simile a un thriller.
Ho apprezzato tantissimo la scelta di unire il mondo della tecnologia con quello dei libri, per far risaltare gli aspetti positivi di entrambi. Sembra quasi che la lettura non possa esistere senza la tecnologia e viceversa. Purtroppo però, l'autore ha esagerato; difatti ci sono troppi riferimenti tecnologici specifici, che non vengono compresi da tutti coloro che non lavorano nell'ambito informatico e della programmazione, e che di conseguenza potrebbero portare il lettore ad annoiarsi.
A me, come ho già detto prima, è piaciuta molto questa scelta, ma questo perché io sono a contatto sia con la lettura che con la programmazione.
Interessante l'aspetto del finale. Ben escogitato e per nulla banale: durante le varie spiegazioni, il lettore è molto interessato ed è invogliato a proseguire e finire la lettura.
Anche l'epilogo devo dire che non mi è dispiaciuto. Mostra una situazione diversa, una situazione ristabilita. Non è un vero e proprio happy-ending ed è proprio per questo che mi ha sorpreso.
Un libro davvero interessante: non è proprio quel genere di storia che mi aspettavo da un caso letterario, ma comunque devo dire che mi ha sorpreso in positivo. Una lettura consigliata, magari da fare sotto l'ombrellone.

"Lo è davvero. Provo una leggera pena per il registro, derubato di tutti i suoi segreti in una manciata di minuti da quel turbine di luce e metallo. Una volta i libri erano considerati un esempio di alta tecnologia. Non più, ormai."

VOTO FINALE

sabato 22 giugno 2013

Indio - Lucilla Leone


Titolo Indio
Titolo originale Indio
Autore Lucilla Leone
Edito Edizioni R.E.I.
Prezzo 13,00 €
Pagine 180
Genere Romanzo fantasy

TRAMA
2010, Baia di Hudson.
Allyson Gordon è una giovane ragazza di diciannove anni che vive a Churchill, un freddo e misterioso paesino di appena tremila abitanti nel Nord del Canada. Quando, in circostanze del tutto misteriose, conoscerà un giovane ragazzo indiano di nome Adahy e il suo amico Sewati, la sua vita cambierà inesorabilmente. Ben presto Allyson capirà il legame antico che unisce Adahy alla sua famiglia, scoprendo la verità sulle morti premature dei suoi antenati e di suo padre.
Con l’aiuto dell’amico indiano Sewati dovrà cercare di salvare se stessa dalla medesima fine….

RECENSIONE DI EHRNAIDER
Appena letta la trama, il libro mi ha incuriosito parecchio e ho deciso quindi di aggiungerlo alla wishlist. Poi, sono stato contattato dall'autrice stessa, che mi ha chiesto di leggerlo e non potevo dire di no. 
Avevo alte aspettative per questo libro, in quanto ho sempre letto recensioni positive. Diciamo che mi è piaciuto, anche se non completamente.

Comincerei, come d'abitudine, a parlare dei personaggi. La nostra protagonista è Allyson, Ally per gli amici. Ally è una ragazza normale, con i suoi pregi e i suoi difetti, che un bel giorno si ritrova davanti a una bruttissima situazione. Ci sono momenti in cui il lettore si trova d'accordo con lei, in quanto fa giuste scelte e si comporta in modo adeguato, ma ci sono punti in cui la sua intelligenza sembra svanire, e inizia a compiere scelte completamente sbagliate. Personaggio non protagonista, ma che ricopre un ruolo fondamentale nel libro è Adahy. Adahy è uno di quegli indiani che non trova posto in città, e che si deve accontentare di un lavoro umile. Un ragazzo molto dolce all'apparenza, che sembra conoscere la nostra protagonista per caso, ma che in realtà nasconde moltissimi segreti. Amico di quest'ultimo, e anch'esso molto importante nella storia,  è Sewati. Anche lui, come il suo amico, fa parte della popolazione più umile, anche se si trova in condizioni migliori di Adahy. Si presenta all'inizio come un ragazzo violento, duro e che non accetta contatti con le persone bianche, o meglio, quelli che lo evitano; si mostrerà poi, una persona totalmente diversa.
Utilissimi questi due personaggi, Adahy e Sewaty, perchè, oltre a ricoprire un ruolo importante, permettono all'autrice di analizzare e approfondire il tema della discriminazione, molto marcato nel romanzo.
Infine, altro personaggio davvero ben fatto è la strega Pauwau. Una donna ormai anziana, innocua all'apparenza, ma che in realtà è circondata da un'aura malefica e terrificante. 
In generale comunque, sono tutti personaggi ben caratterizzati: ognuno presenta pregi e difetti e un carattere unico, che lo differenzia dagli altri. Purtroppo il numero è un po' ristretto: l'aggiunta di qualche personaggio in più, avrebbe reso il tutto migliore e molto più intrigante.
Interessante l'aspetto dell'ambientazione. Già dalla copertina è possibile notare come gli scenari principali siano fondamentalmente due: il villaggio degli indiani e una moderna città, New York. Due mondi completamente diversi: da una parte la povertà e dall'altra la ricchezza; da una parte gli indiani e dall'altra i bianchi; da una parte i cavalli e dall'altra le macchine. Ho apprezzato molto il villaggio: l'autrice fornisce una serie di dettagli che permettono al lettore di visualizzare nella propria testa una figura nitida. Anche la città moderna è ben fatta, anche se diventa un luogo meno interessante, visto che ci viviamo ogni giorno.
Un libro leggero, che si legge in pochissimo tempo e che non presenta punti statici che potrebbero annoiare il lettore. Devo dire che la trama presentava delle ottime idee, però a mio parere non sono state rese al meglio: secondo me, la scrittrice doveva concentrarsi molto di più sugli avvenimenti, articolando ancora di più la storia; invece, a un certo punto il libro è concentrato sui sentimenti della protagonista e su delle eventuali storie d'amore. Il lato romance ci poteva anche stare, però avrebbe dovuto ricoprire un ruolo marginale, cosa che invece qui non succede.
Il finale, aspetto che, a mio parere, è fondamentale di un libro, mi ha convinto solo in parte. Parto col dire che gli happy ending, se forzati, non li apprezzo. Quando ci si avvia verso la fine del libro, scopriamo tantissime cose e siamo vittime di moltissimi colpi di scena. Al lettore sembra di trovarsi davanti a un thriller: la tensione lo avvolge e la voglia di arrivare alla fine accresce sempre di più. Si entra quindi nel capitolo finale, l'epilogo. Le pagine restanti sono poche e i fatti che devono ancora accadere sono tanti: sembra che l'autrice abbia voluto finire il libro di fretta, inserendo una conclusione molto forzata, che non ho digerito.
È comunque un libro che consiglio: una lettura semplice e leggera, che accontenta sia gli amanti del fantasy sia quelli del genere sentimentale. Se il tratto romance fosse stato messo in secondo piano, la valutazione sarebbe stata sicuramente più alta. Detto questo, lo consiglio.

"Uscii dalla tenda per vedere cosa stava accadendo: era il dolore. Il dolore che non ce la faceva più, e aveva impugnato coltelli, asce e lance per scacciare il male che lo aveva provocato."

"La sua voce iniziava a essere furiosa, e Ally ne era quasi intimorita. Chiudendo gli occhi fece profondi respiri per auto-controllarsi, poi continuò con grande sforzo, perché parlare di quei ricordi che lo tormentavano era come riviverli. E riviverli voleva dire soffrirne, da morire."

VOTO FINALE

INTERVISTA A: Linda Bertasi

Ciao a tutti, lettrici e lettori del blog. Oggi, andiamo a scoprire qualcosa di più sul libro Il profumo del Sud e dell'autrice Linda Bertasi, che ha gentilmente accettato di rispondere a qualche mia domanda. 

Schiaccia QUI se vuoi leggere la trama del libro o acquistarlo

Innanzitutto benvenuta sul mio blog, Linda. Vorresti parlarci un po’ di te?

Ciao e grazie per avermi ospitata. Sono moglie e mamma, gestisco una piccola realtà commerciale nella provincia di Ferrara. Sono una lettrice instancabile, amo viaggiare, scrivere  e mi diletto in video-maker. Dal febbraio 2013 gestisco personalmente il blog Linda Bertasi Blog dove do spazio agli emergenti tutti i lunedì con un’intervista gratuita.

Vorresti presentarci il tuo nuovo romanzo "Il profumo del Sud" e di com'è nata l'idea di questo libro?

“Il profumo del sud” è fondamentalmente una storia d’amore ambientata durante la guerra di secessione americana. E’ una storia di ideali, di eroi, coraggio e speranza. Anita, venuta a conoscenza di uno scomodo passato, decide di lasciarsi la penisola alle spalle e di tentare la fortuna nel Nuovo Mondo. Siamo nel 1858, pochi anni ci separano dall’inizio della guerra civile che investì l’America e la macchiò di sangue innocente. Anita corre incontro al suo fututo, a una terra rigogliosa e fertile e a una passione indomabile, ignara di ciò che la sorte le riserverà. L’idea per questo romanzo è più che altro un sogno nel cassetto. Da appassionata di storia ho sempre desiderato utilizzare l’ambientazione della guerra di secessione per un mio libro e finalmente sono riuscita nell’impresa.

Dei personaggi, qual'è il tuo preferito? E quello più simile a te?

Sono affezionata a tutti quanti, ma se dovessi sceglierne uno non posso non citare Justin Henderson, l’industriale di Richmond, il libertino, nordista e arrogante Justin. Protagonista dei miei sogni persino la notte e sfido le lettrici a non innamorarsene. Personaggi che mi somiglino non ce ne sono, per lo meno nel senso stretto del termine. Possiedono dei tratti caratteriali similari, forse, come il disgusto di Anita per  politica e schiavismo o la passione per la lettura, niente di più.

Per quale motivo hai deciso di ambientarlo nell'800?

Sono una grande appassionata di storia e il 1800 è il mio secolo. Chi mi conosce, mi definisce ‘una donna nata nel secolo sbagliato’. Sono cresciuta con Jane Austen e Tolstoj, amo il diciannovesimo secolo. Per scrivere questo romanzo ho compiuto una lunga e faticosa ricerca storica: usi, costumi, rotte marittime, diari di sopravvissuti. Tutto ciò che troverete nel romanzo è documentato e attinente fatta eccezione per i protagonisti.

Da cosa nasce la tua passione per la scrittura? Hai scritto fin da piccola oppure un particolare evento ti ha fatto scattare la scintilla?

Scrivo da che mi ricordo, per me è linfa vitale, è il mio modo di essere, il mio rifugio, il mio sostentamento. Non posso immaginare la mia vita senza. Ho sempre scritto: corrispondenza , diari, poesie, racconti sino ad approdare al romanzo. Il mio primo, che ancora custodisco nel cassetto, un tomo di 400 pagine, vide la luce dopo la lettura di “Ragione e Sentimento” della Austen che da sempre considero mia “Musa”.

Cosa pensi degli ebook?

Non riesco ad apprezzarli, amo il profumo dei libri, odorare le pagine, carezzarne i caratteri in rilievo della copertina, lasciare che l’odore di pagine, parole e storia entri nelle narici e mi trasporti in quei mondi lontani. Sono altrettanto consapevole che la tecnologia è il futuro, anzi il presente, e ho dovuto stare al passo. Per questo motivo troverete i miei primi romanzi anche in formato ebook sul sito di Amazon.
Per chi fosse interessato vi riporto i link dove è possibile acquistarli alla cifra irrisoria di € 0,89.
Il rifugio

Hai qualche consiglio da dare a chi vuole diventare scrittore?

Credere in se stessi, non darsi per vinti, mai. Fare tesoro dei consigli e delle critiche costruttive. Tenere gli occhi bene aperti, i piedi ben ancorati al terreno ed essere umili, consapevoli delle proprie capacità ma anche dell’ambiente in cui ci stiamo muovendo. E scrivere, scrivere soprattutto, sempre e comunque.

Puoi indicare dove i lettori possono seguirti? Hai degli account sui vari social network?

Per chi volesse seguirmi, gestisco un blog dove do spazio agli esordienti e dove ho raccolto le mie pubblicazioni, recensioni, interviste e gli articoli per la rubrica che curo su Io come Autore dedicata al Romanzo classico e non solo. (schiaccia QUI

Recentemente ho aperto un secondo blog in collaborazione con l’amica e collega Laura Bellini, è uno spazio in cui condivideremo molte esperienze con i lettori che vorranno seguirci, una sorta di diario di bordo per un progetto che avvieremo quest’estate. (schiaccia QUI)

Per chi fosse interessato ai miei romanzi può seguirli anche sulle pagine Facebook:

Per chi volesse contattarmi:
Indirizzo mail: bertasilinda@gmail.com
Twitter: @lindabertasi
Sito ufficiale: http://nuke.lindabertasi.it/
Canale Youtube: QUI

Questa era l'ultima domanda. Grazie per aver accettato di rispondere!

Grazie a te per avermi ospitata e complimenti per il blog!


Ed eccoci arrivati alla fine dell'intervista. Ringrazio nuovamente l'autrice per la sua disponibilità e spero che vi abbia incuriosito a leggere i suoi romanzi!
A presto e buone letture!

giovedì 20 giugno 2013

Segnalazione: Laila Volpe e Evindi Mott - I trafficanti dell'ombra

Ciao a tutti, followers del blog! Oggi volevo segnalarvi un libro di un autore emergente, che il 25 giugno 2013 farà una sorpresa a tutti i lettori che vogliono acquistare il suo romanzo.

Titolo Laila Volpe e Evindi Mott - I trafficanti dell'ombra
Autore Man Ekang
Pagine 262
Prezzo 18,30 € / 3,03 € in ebook
Genere Romanzo
TRAMA
La giovane torinese Laila Volpe incontra Evindi Mott, alla lezione di antropologia culturale del professore Debrossac. L’incontro in apparenza casuale era in realtà voluto dal ragazzo africano nel quadro di una sua prova di iniziazione, nella società dei suonatori di Mvett. Ma dopo averlo sorpreso in flagrante, il professore Debrossac lo convincerà ad aiutarlo per ritrovare sua figlia scomparsa misteriosamente in Torino. Evindi Mott accantonerà successivamente i suoi primi progetti per Laila e, insieme al professore,aiuterà la ragazza a dare un taglio ai suoi incubi ricorrenti. In questo contesto, Laila conoscerà l’esistenza delle “monete del fato” e imparerà che la sfortuna non è nient’altro che il risultato di un’attenta manipolazione di certe entità, da parte di coloro che hanno la conoscenza di alcune leggi della natura. L'acquisizione di questo sapere da parte di Laila, scatenerà l’ira di coloro che tenevano un cospicuo traffico delle sue capacità intellettuali e delle sue chance. Come mai ci si riduce a vivere un’esistenza poco gratificante quando in realtà, sembravamo promessi ad un grande destino? Come mai un progetto che sembrava ben partito fallisce improvvisamente? Ecco il tipo di domande alle quali Laila riceverà una risposta non necessariamente razionale, ma sicuramente convincente.

L'AUTORE
Appassionato di antropologia culturale, Man Ekang si dedica allo studio dei costumi di alcune popolazioni native del Camerun. Dal suo interesse per la città di Torino e i suoi monumenti archeologici, nasce il suo romanzo “Laila Volpe e Evindi Mott - I trafficanti dell’ombra” che mette in rilievo gli aspetti mistici e fantastici di due popoli.

Per FESTEGGIARE IL RAGGIUNGIMENTO DELLA QUOTA DI VENDITE DEL LIBRO CARTACEO CHE MI L'AUTORE SI ERA PREFISSATO per gli ultimi tre mesi, ha deciso di dare la possibilità a tutti di SCARICARE il suo romanzo GRATIS il giorno 25 giugno!

QUI il link dal quale si potrà scaricare gratuitamente
QUI il link per prelevare il banner dell'iniziativa

mercoledì 19 giugno 2013

Hybrid: Quel che resta di me - Kat Zhang


Titolo Hybrid: Quel che resta di me
Titolo originale Hybrid: What's left of me
Autore Kat Zhang
Edito Giunti Y
Prezzo 14,50 €
Pagine 426
Genere Romanzo distopico

TRAMA
In un futuro distopico, ogni persona nasce con due diverse personalità, due anime. Con il passare del tempo, in modo naturale, l'anima dominante prende il sopravvento e quella recessiva viene dimenticata, scompare come un amico immaginario che ci ha tenuto compagnia solo nell'infanzia. Il sopravvivere delle due anime dopo la pubertà è illegale e visto dalla società come un'aberrazione da correggere. Ma in Addie, nonostante i suoi sedici anni, è ancora presente Eva, la sua seconda anima ancora attiva. È proprio Eva la voce narrante che ci fa vivere le emozioni dal suo punto di vista. Rannicchiata nella mente di Addie, Eva interagisce con l'altra parte di sé: come due vere sorelle si amano, si proteggono, ma possono diventare anche gelose l'una dell'altra. Nonostante tutti i tentativi per difendere e nascondere l'esistenza della debole Eva, il segreto di Addie viene scoperto e le due vengono rinchiuse in un agghiacciante centro per ibridi non resettati. L'unico modo per sopravvivere entrambe è una fuga impossibile.

RECENSIONE DI EHRNAIDER
E finalmente, dopo tanto tempo, ho letto anch'io Hybrid: Quel che resta di me. Letta la trama, il libro mi aveva colpito fin da subito e dovevo assolutamente leggerlo. Ringrazio la casa editrice Giunti Y per avermi inviato una copia del libro. Detto questo, iniziamo la recensione!

Partiamo analizzando l'aspetto dei personaggi, davvero ben riuscito e che colpisce molto il lettore. Le nostre due anime protagoniste sono Eddie ed Eva, anche se tutta la narrazione avviene sotto il punto di vista di quest'ultima. Eddie ed Eva: due anime completamente diverse, racchiuse nello stesso corpo e unite da un profondo legame. Tra le due, quella destinata a scomparire è proprio Eva; io però, la penso esattamente al contrario. Eva è una ragazza dolce, intelligente, disponibile e comprensiva: per avere di nuovo il controllo del suo corpo, e restare quindi in vita, è disposta a fare qualsiasi cosa, anche la più folle. Eddie invece è molto più timida, insicura e paurosa; nonostante questo però, è lei quell'anima destinata a vivere, quella definita Dominante, quella che avrà il pieno controllo del corpo in cui risiede. Seppure secondari, molto importanti sono le anime Hally/Lissa, la compagna di scuola e il fratello di quest'ultima, Devon/Ryan. Due persone completamente diverse, pur facendo parte della stessa famiglia. Entrambe però, si comportano in modo strano, a scuola vengono ignorate e sembrano nascondere qualche segreto. Grazie a questi personaggi (e ad altri) che presentano la doppia anima, l'autrice è riuscita a trattare il tema della discriminazione presente nella società e di come queste persone devono essere modificate per essere portate a diventare come tutti nel caso in cui la stabilizzazione non dovesse avvenire.
Viene inoltre trattato il tema del tradimento grazie alla figura dei genitori. All'inizio, sembrano essere dalla parte delle protagoniste e sembrano volerle aiutare in tutti i modi; nel reale momento di bisogno però, ingannano quasi le loro figlie, fanno credere loro che tutto stia andando bene e le tradiscono.
Interessante è anche il mondo creato dalla Zhang, ossia le ambientazioni. Qualsiasi posto visitiamo, l'autrice non si tira indietro e lascia la sua impronta: descrizioni specifiche e ricche di particolari che ci permettono di entrare all'interno del libro. Non ci sembra di sfogliare le pagine, ma ci sembra di essere al cinema a vedere un film. Affascinante è l'ospedale. Un luogo simile a un labirinto, tetro e scuro: perfetto per un libro horror. Stanze tutte bianche, di notte senza luce e chiuse a chiave dall'esterno: un posto dal quale non si può fuggire.
Una lettura che presenta un intoppo iniziale, ma che, una volta superato, scorre via che è un piacere. Purtroppo, la prima parte del libro (circa 1/3) funge da introduzione e, di conseguenza, presenta pochissimi avvenimenti importanti: questo rende comunque la lettura piacevole, ma un po' lenta e a tratti noiosa. Superato questo punto però, il lettore prende il treno e nessuno lo ferma più.
Interessante anche il finale. Già il fatto che non sia aperto è molto positivo secondo me, perché significa che chi ha letto questo libro, non è obbligato a leggere i successivi o comunque può aspettare con tranquillità il prodotto tradotto. Ovviamente dei dubbi nel lettore restano, ma non sono così opprimenti da far venir voglia di leggere il secondo volume. Quest'ultimo, non si sa ancora quando verrà pubblicato, si sa però il titolo originale, "Once we were" (tradotto letteralmente: Una volta eravamo/Eravamo una volta). Ritornando al primo libro, lo consiglio. Una trama originale, resa molto bene dall'autrice. Un romanzo particolare, che vi terrà incollato alle pagine, che entrerà a far parte di voi e non se ne andrà più.

"Era normale che Addie si sentisse nervosa. Come lo ero io, del resto, anche se stavo imparando di nuovo a sorridere. Non mi stupii, quindi, quando Addie colse al volo l'opportunità di dire a Lissa che dopo la scuola saremmo andati in città con nostro fratello. Mi sorpresi, invece, quando Lissa chiese, con quel sorrisetto obliquo che lei e Ryan avevano in comune, se potevamo incontrarci lì. Ancora più quando Addie acconsentì alla sua proposta."

VOTO FINALE

lunedì 17 giugno 2013

Il club degli Incompresi - Francisco de Paula


Titolo Il club degli Incompresi
Titolo originale ¡Buenos días, princesa!
Autore Francisco de Paula
Edito Corbaccio
Prezzo 14,90 €
Pagine 182
Genere Romanzo

TRAMA (leggi la sinossi solo se hai già letto BUONGIORNO PRINCIPESSA!)
Basta una settimana per cambiare la vita? Sì, se si hanno sedici anni e tanta voglia di crescere. Anche se a volte il prezzo da pagare è alto e le decisioni da prendere difficili. I ragazzi del Club degli Incompresi lo stanno scoprendo a loro spese: Valeria e Raúl si sono messi insieme ma devono nascondersi per non dare un dispiacere all’amica Elísabet, l’amica del cuore di Valeria e pure lei innamorata di Raúl; María si confronta con il compito di aiutare suo padre rimasto solo dopo il divorzio e decide di lasciare Madrid per trasferirsi a Barcellona da lui; Ester ha preso una cotta per l’allenatore di pallavolo, ma non sa se si sente pronta per fare quel che lui le chiede e Bruno, legatissimo agli amici della sua infanzia che lo hanno tanto aiutato a superare la sua timidezza e le sue insicurezze, assiste infelice allo sgretolamento de Club degli Incompresi. Anche se gli amici, se l’amicizia è vera, sono per sempre…

RECENSIONE DI EHRNAIDER

Bruno, Elìsabet, Ester, Marìa, Raùl, Valeria:
martedì hanno appuntamento al solito locale. Ma non è la solita riunione del Club degli Incompresi.
È una festa d'addio...

Non potevo più aspettare, dovevo assolutamente sapere come la storia sarebbe andata avanti. Ringrazio la casa editrice Corbaccio che mi ha gentilmente inviato una copia del libro. Come si può notare dalla scheda del libro, il titolo originale è uguale al precedente capitolo (Buongiorno Principessa!, QUI la mia recensione), in quanto questo secondo libro non è altro che la seconda e ultima parte del primo libro originale. 

Iniziamo questa nuova recensione parlando dei personaggi della storia. Non voglio soffermarmi tanto su di loro, perché, rispetto al primo libro, non ci sono stati dei cambiamenti importanti. Diciamo che non mi è piaciuta tanto Ester, la sportiva del gruppo, perché l'ho trovata poco decisa e molto più fragile rispetto al "primo" libro. Inoltre, avrei arricchito di più la trama reinserendo in queste ultime vicende il personaggio César. Pur non essendo un personaggio principale, in Buongiorno Principessa! aveva creato molti eventi sfavorevoli per i nostri sei protagonisti, che avevo molto apprezzato e che davano un tocco di mistero al libro. Interessante è, invece, il cambiamento che tutti i nostri sei amici subiscono verso la fine di questo romanzo, soprattutto nell'epilogo. Succedono varie cose, che portano ognuno di loro a mostrare la loro parte peggiore, la loro parte "cattiva".
Come nel precedente, fantastica è l'ambientazione. Continuo a pensare che il mondo creato dall'autore sia davvero magnifico: mi sembrava di entrare all'interno del libro, di far addirittura parte di questo gruppo di adolescenti, in quanto simili a quelli reali. Le descrizioni dei luoghi sono quasi nulle, ma questo perché vengono presentati nella prima parte, ossia Buongiorno Principessa!. Essendo nato come libro unico e diviso soltanto dopo, qui in Italia, l'ho trovato più che normale. Come nel precedente capitolo, il locale fondamentale è il bar della madre di Valeria. Qui si svolgevano le varie riunioni del gruppo, ed è qui che tutto cambierà.
Anche questo, come il precedente, scorre via in modo fluido e non annoia mai il lettore. È un libro molto breve, 165 pagine effettive, ma, nonostante questo, è pieno di colpi di scena, che obbligano il lettore a terminare la lettura. Ho trovato però che, il tempo della storia sia troppo "breve". Infatti si trovano spesso dei ricordi, ma i protagonisti ne parlano come se fossero passati anni, quando invece è passato un semplice giorno. Difatti non ho apprezzato la scelta dell'autore di ambientare questo romanzo in soli quattro giorni: avrei scelto un tempo più lungo.
Non ho apprezzato neanche tanto il modo in cui l'autore risolve delle situazioni difficili, ossia intreccia degli eventi in un modo molto geniale per riuscire a creare dei problemi tra i nostri protagonisti, però in pochissime righe vengono risolti. Secondo me potevano essere gestite molto meglio, bastava aggiungere poco più di 50 pagine. In Buongiorno Principessa!, i problemi persistono per molte pagine, e questo grazie alla sua lunghezza nettamente superiore.
Trascinati dalle vicende, si arriva poi al finale. Una conclusione concentrata nell'ultimo capitolo (il 28) e nell'epilogo. Quando tutto ormai sembra esser stato scoperto e tutto dovrebbe chiarirsi nell'epilogo, ecco che ci si trova davanti a un colpo di scena finale, che stravolge tutto e che lascia il lettore senza parole e quasi senza fiato. Questo effetto mi ha impressionato molto perché spiazza completamente il lettore. Ora spero soltanto che questa non sia una conclusione definitiva, in quanto mi lascia troppi dubbi che dovrebbero essere chiariti in un prossimo libro.
Come il "primo", lo consiglio: una lettura semplice, fresca e leggera. Se si vuole passare qualche ora tranquilla, questo libro è perfetto. Ovviamente bisogna cominciare dal primo!

"«[...] spero che la distanza non uccida quello che affetto e amicizia hanno fatto nascere. Vi voglio bene. [...]»"

"Seduta sul divano del salotto, con il portatile sulle gambe, Valeria guarda le foto. In tutte, compare con i suoi amici, gli amici del Club degli Incompresi. Le fa scorrere una alla volta, lentamente. Sorride. Si ferma e ricorda il momento in cui è stata scattata ogni immagine. Ogni foto è come una piccola storia e possiede un significato speciale."

VOTO FINALE