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sabato 22 giugno 2013

Indio - Lucilla Leone


Titolo Indio
Titolo originale Indio
Autore Lucilla Leone
Edito Edizioni R.E.I.
Prezzo 13,00 €
Pagine 180
Genere Romanzo fantasy

TRAMA
2010, Baia di Hudson.
Allyson Gordon è una giovane ragazza di diciannove anni che vive a Churchill, un freddo e misterioso paesino di appena tremila abitanti nel Nord del Canada. Quando, in circostanze del tutto misteriose, conoscerà un giovane ragazzo indiano di nome Adahy e il suo amico Sewati, la sua vita cambierà inesorabilmente. Ben presto Allyson capirà il legame antico che unisce Adahy alla sua famiglia, scoprendo la verità sulle morti premature dei suoi antenati e di suo padre.
Con l’aiuto dell’amico indiano Sewati dovrà cercare di salvare se stessa dalla medesima fine….

RECENSIONE DI EHRNAIDER
Appena letta la trama, il libro mi ha incuriosito parecchio e ho deciso quindi di aggiungerlo alla wishlist. Poi, sono stato contattato dall'autrice stessa, che mi ha chiesto di leggerlo e non potevo dire di no. 
Avevo alte aspettative per questo libro, in quanto ho sempre letto recensioni positive. Diciamo che mi è piaciuto, anche se non completamente.

Comincerei, come d'abitudine, a parlare dei personaggi. La nostra protagonista è Allyson, Ally per gli amici. Ally è una ragazza normale, con i suoi pregi e i suoi difetti, che un bel giorno si ritrova davanti a una bruttissima situazione. Ci sono momenti in cui il lettore si trova d'accordo con lei, in quanto fa giuste scelte e si comporta in modo adeguato, ma ci sono punti in cui la sua intelligenza sembra svanire, e inizia a compiere scelte completamente sbagliate. Personaggio non protagonista, ma che ricopre un ruolo fondamentale nel libro è Adahy. Adahy è uno di quegli indiani che non trova posto in città, e che si deve accontentare di un lavoro umile. Un ragazzo molto dolce all'apparenza, che sembra conoscere la nostra protagonista per caso, ma che in realtà nasconde moltissimi segreti. Amico di quest'ultimo, e anch'esso molto importante nella storia,  è Sewati. Anche lui, come il suo amico, fa parte della popolazione più umile, anche se si trova in condizioni migliori di Adahy. Si presenta all'inizio come un ragazzo violento, duro e che non accetta contatti con le persone bianche, o meglio, quelli che lo evitano; si mostrerà poi, una persona totalmente diversa.
Utilissimi questi due personaggi, Adahy e Sewaty, perchè, oltre a ricoprire un ruolo importante, permettono all'autrice di analizzare e approfondire il tema della discriminazione, molto marcato nel romanzo.
Infine, altro personaggio davvero ben fatto è la strega Pauwau. Una donna ormai anziana, innocua all'apparenza, ma che in realtà è circondata da un'aura malefica e terrificante. 
In generale comunque, sono tutti personaggi ben caratterizzati: ognuno presenta pregi e difetti e un carattere unico, che lo differenzia dagli altri. Purtroppo il numero è un po' ristretto: l'aggiunta di qualche personaggio in più, avrebbe reso il tutto migliore e molto più intrigante.
Interessante l'aspetto dell'ambientazione. Già dalla copertina è possibile notare come gli scenari principali siano fondamentalmente due: il villaggio degli indiani e una moderna città, New York. Due mondi completamente diversi: da una parte la povertà e dall'altra la ricchezza; da una parte gli indiani e dall'altra i bianchi; da una parte i cavalli e dall'altra le macchine. Ho apprezzato molto il villaggio: l'autrice fornisce una serie di dettagli che permettono al lettore di visualizzare nella propria testa una figura nitida. Anche la città moderna è ben fatta, anche se diventa un luogo meno interessante, visto che ci viviamo ogni giorno.
Un libro leggero, che si legge in pochissimo tempo e che non presenta punti statici che potrebbero annoiare il lettore. Devo dire che la trama presentava delle ottime idee, però a mio parere non sono state rese al meglio: secondo me, la scrittrice doveva concentrarsi molto di più sugli avvenimenti, articolando ancora di più la storia; invece, a un certo punto il libro è concentrato sui sentimenti della protagonista e su delle eventuali storie d'amore. Il lato romance ci poteva anche stare, però avrebbe dovuto ricoprire un ruolo marginale, cosa che invece qui non succede.
Il finale, aspetto che, a mio parere, è fondamentale di un libro, mi ha convinto solo in parte. Parto col dire che gli happy ending, se forzati, non li apprezzo. Quando ci si avvia verso la fine del libro, scopriamo tantissime cose e siamo vittime di moltissimi colpi di scena. Al lettore sembra di trovarsi davanti a un thriller: la tensione lo avvolge e la voglia di arrivare alla fine accresce sempre di più. Si entra quindi nel capitolo finale, l'epilogo. Le pagine restanti sono poche e i fatti che devono ancora accadere sono tanti: sembra che l'autrice abbia voluto finire il libro di fretta, inserendo una conclusione molto forzata, che non ho digerito.
È comunque un libro che consiglio: una lettura semplice e leggera, che accontenta sia gli amanti del fantasy sia quelli del genere sentimentale. Se il tratto romance fosse stato messo in secondo piano, la valutazione sarebbe stata sicuramente più alta. Detto questo, lo consiglio.

"Uscii dalla tenda per vedere cosa stava accadendo: era il dolore. Il dolore che non ce la faceva più, e aveva impugnato coltelli, asce e lance per scacciare il male che lo aveva provocato."

"La sua voce iniziava a essere furiosa, e Ally ne era quasi intimorita. Chiudendo gli occhi fece profondi respiri per auto-controllarsi, poi continuò con grande sforzo, perché parlare di quei ricordi che lo tormentavano era come riviverli. E riviverli voleva dire soffrirne, da morire."

VOTO FINALE