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martedì 3 dicembre 2013

L'ultimo battito del cuore - Valentina Cebeni


Ciao a tutti, care lettrici e lettori del blog! Oggi vi lascio la recensione di un libro che mi ha convinto solo in parte.
Ringrazio la casa editrice per avermelo presentato e per avermi fornito di una copia da recensire.


Titolo L'ultimo battito del cuore
Titolo originale L'ultimo battito del cuore
Autore Valentina Cebeni
Edito Giunti
Prezzo 12,00 €
Pagine 304
Genere Romanzo

Siete davvero convinti che si possa dare una scadenza al dolore?

TRAMA
Nell’incantevole campagna del Kent, Penelope non arriva per caso. Dopo la tragica scomparsa di Adam, il suo unico amore, in un incidente d’auto a cui lei è miracolosamente scampata, si lascia convincere a trascorrere un periodo di tempo nella magnifica tenuta di sua sorella Addison. Ma a casa dei Walker la situazione è tutt’altro che tranquilla. Il matrimonio tra Addison e Ryan, costretto su una sedia a rotelle, peggiora di giorno in giorno, così come l’umore della sorella, sempre più fredda, tagliente e scontrosa. L’unica consolazione per Penelope è prendersi cura del giardino da troppo tempo trascurato. Con l’appoggio di Ryan e l’aiuto di Tristan, l’affascinante giardiniere del paese, quel rettangolo di terra infestato da erbacce si arricchisce di una grande varietà di piante e fiori colorati. Tuttavia i violenti litigi con Addison, il tormento del ricordo di Adam e una serata fatale trascorsa con Ryan fanno sentire Penelope sempre più sola e in balìa delle onde del destino. L’unica voce a raggiungerla nel profondo è quella di Tristan, il primo uomo dopo Adam ad attrarla misteriosamente...

RECENSIONE DI EHRNAIDER

Inauguriamo il fantastico mese di Dicembre con un post-recensione! Oggi voglio parlare di un libro un po' particolare, di cui avevo alte aspettative, anche se non tutte sono state soddisfatte appieno.

Diciamo che la lettura di questo libro è partita con il passo sbagliato, perché mi ero immaginato un inizio completamente diverso.
Il libro inizia nell'autunno 2008, con il funerale di Adam. Io, in realtà, mi aspettavo (e speravo) che il libro mi facesse vivere il momento dell'incidente, la causa che ha portato alla morte dell'uomo, e non che mi venisse raccontata tramite un ricordo.
La nostra protagonista, colei che viene colpita da questo dolore, è PenelopeMi dispiace dirlo, ma non l'ho proprio apprezzata.
È un personaggio che ogni volta che giravo pagina odiavo sempre di più. È troppo banale e poco credibile; si ritrova a vivere dalla sorella, in una situazione molto difficile, ma a lei sembra non interessare! Compie azioni che lei stessa sa che le causeranno guai, ma imperterrito le fa, senza pensare alle possibili conseguenze. 
Ho trovato migliore, per quanto all'inizio non l'apprezzassi tanto, Addison, la sorella.
Addison l'ho trovata un personaggio maturo, che cresce per l'intero libro. Spesso si ritrova a urlare addosso alla sorella, a ferirla anche, però questo non dà particolare fastidio al lettore, secondo me, perché trova talmente banale il personaggio di Penelope che non fa quasi attenzione a quello che le succede.
Non ho apprezzato neanche il marito della sorella, Ryan.
Ryan sembra riuscire a instaurare un buon rapporto con Penelope, forse anche troppo buono. Sembrano andare molto in sintonia; partono da una passeggiata insieme la mattina e arrivano a occuparsi quotidianamente del giardino di casa, costruendo un rapporto molto profondo.
Viene, poi, introdotto l'ultimo personaggio veramente importante, quello che va a completare il triangolo d'amore, che ho trovato forzatissimo e poco credibile, ossia Tristan, l'unico uomo che riesce, in qualche modo, ad attrarre Penelope.
Tristan devo dire che non mi ha particolarmente colpito, anche se non l'ho trovato comunque banale.
Si comporta sempre bene con la nostra protagonista, e nonostante questo, lei spesso lo rifiuta, perché legata al passato. Una motivazione che reputavo valida, fino a quando non la smentisce Penelope stessa con Ryan.
Aspetto migliore è quello delle ambientazioni.
Un po' in tutte le descrizioni dei luoghi, siano essi all'aperto o al chiuso, sono caratterizzate dall'elemento della luce o dell'ombra, che giocano un ruolo fondamentale. Per esempio, in questa frase, si nota come il calore (luce) allontani la protagonista dagli aspetti negativi:

"Il calore che sentiva ogni volta che lui le era vicino, poi, l'aveva investita come una folata d'estate."

La stessa cosa succede anche qui (ma anche in molti altri casi):

"[...] non appena sentì il loro calore disperato, tutta la rabbia si disperse."

Quando, invece, entra in campo l'area semantica dell'ombra e del buio, le cose cambiano:

"Anche quella notte non avrebbe dormito."

Ecco che, in questo caso, tutto sembra ritornare alla normalità e la nostra protagonista si rende conto della situazione reale.
Dove nei primi esempi, Penelope, sembra esser tentata di dimenticare il passato e guardare soltanto il presente, nell'ultimo esempio le cose cambiamo radicalmente, ritornando alla situazione di partenza.
Un libro che si fa leggere, che avvolge il lettore nel suo mondo e non lo stacca più.
Mi è piaciuto molto lo stile dell'autrice, il modo in cui riesce a presentare e fornire i dettagli delle ambientazioni.
Non mi è piaciuto molto il modo in cui ha pensato e costruito i personaggi, e neanche il modo in cui ha gestito i rapporti tra di loro.
Ho apprezzato, invece, le tematiche trattate, come il lutto, ma in particolare la mancanza, la solitudine e il modo in cui l'uomo in generale è attaccato al suo passato.
Il finale devo dire che non mi è dispiaciuto affatto.
Mi è piaciuto il fatto che l'autrice non abbia concluso con l'happy-ending amoroso, ma abbia pensato a far crescere Penelope e anche la sorella Addison, arrivando quindi a una conclusione per niente scontata!
Una lettura scorrevole, che tratta tematiche importanti e che mi sento di consigliare, nonostante non mi sia completamente piaciuta.

Non puoi evitare di vivere e pretendere di non pagare il prezzo, ma se quel prezzo è troppo alto allora devi reagire.

VOTO FINALE