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lunedì 23 febbraio 2015

Se chiudo gli occhi - Simona Sparaco

Ciao a tutti, ragazze e ragazzi.
Mi scuso per la lunghissima assenza, ma tra connessione ancora instabile, impegni scolastici e sportivi, il tempo per leggere è davvero pochissimo.
Arriva quindi, con un po' di ritardo (molto direi), il mio pensiero su un libro che mi incuriosiva molto, scritto da un'autrice che continua a sorprendermi.



Titolo Se chiudo gli occhi
Titolo originale -
Autore Simona Sparaco
Edito Giunti
Prezzo 16,00 €
Pagine 268
Genere Romanzo

«Credi solo in quello che vedi.
Il fatto che tu sia l'unico a vederlo non vuol dire che non esista»

TRAMA
Viola nella vita ha imparato molto bene una cosa: a nascondersi. I vestiti di una taglia troppo grande, un impiego ben lontano dalle sue passioni di bambina, quando inventava storie e le appuntava su fogli di carta, un bravo ragazzo come marito, con cui però, forse, l’amore non c’è mai stato. Poi un giorno, mentre sta sviluppando alcune fotografie nel negozio in cui lavora, si fa largo tra la folla del centro commerciale un uomo alto e dinoccolato, ancora bello nonostante l’età: è suo padre, l’artista famoso, l’irregolare, l’eterno bambino. È tornato, è venuto a cercarla per proporle un viaggio nella loro terra d’origine e per dirle qualcosa di molto importante. Ma come fidarsi un’altra volta dell’uomo che l’ha abbandonata? Come credere di nuovo a una delle sue funamboliche storie? La tentazione però è troppo forte e Viola accetta. Mentre un paesaggio innevato scorre oltre il finestrino, l’inaspettata sincerità di quell'uomo disarmato inizia a far breccia nelle difese di Viola e quando insieme arrivano alle pendici dei Sibillini, dove è custodito un antico segreto, una nuova forza la travolgerà: la forza dell’amore, che Viola non ha mai conosciuto, della verità, del perdono, di un luogo che la chiama a sé con la sua luce misteriosa e avvolgente. È un viaggio davvero magico se il prezzo della felicità è abbandonarsi con gli occhi chiusi al potere della vita che è pronto ad accoglierci.

Dopo aver letto "Nessuno sa di noi" (QUI la mia recensione), non vedevo l'ora di poter leggere qualcosa d'altro di questa autrice, che con il suo stile molto diretto mi aveva completamente sorpreso nel suo romanzo d'esordio.
Ringrazio anche la casa editrice Giunti per la copia che mi è stata gentilmente inviata.

L'intreccio mi è piaciuto abbastanza: non risulta mai banale e l'autrice riesce a gestirlo molto bene. La tematica principale è sicuramente quella del rapporto padre-figlia, che appare molto problematico all'inizio e pieno di segreti. Nel corso della storia resta sempre in primo piano e viene ben sviluppato dalla scrittrice.

I personaggi sono davvero ben caratterizzati, verosimili, profondi.
La protagonista è Viola, una ragazza che per anni ha vissuto senza il padre, che l'aveva abbandonata per non tornare mai più.
L'uomo, inaspettatamente, ritorna, perché vuole provare a risanare il passato: sembra cambiato, diverso, pronto finalmente a sistemare il rapporto con la figlia. È anche pronto a mostrare (finalmente) un lato di sé che per anni aveva tenuto nascosto, pur di riottenere la fiducia di Viola.
Tra i vari 'attori', sicuramente colpisce la nonna Antina, guaritrice, ma in maniera particolare Nora, una donna che riesce a entrare in contatto e fare delle 'diagnosi' a coloro che sono in uno stato di incoscienza, ma ancora in vita. Con il proseguire della storia, Nora riuscirà a sorprendere tutti: Viola, il padre e anche il lettore stesso.
Le ambientazioni sono uno degli aspetti migliori del libro.
Durante il lungo viaggio in macchina, gli scenari presentati sono molteplici: Simona Sparaco mostra tutte le sue abilità e descrive in maniera chiara e dettagliata qualsiasi luogo venga visitato.
Il luogo in cui vive Nora è sicuramente quello che più mi ha sorpreso: un'atmosfera molto strana, a volte quasi inquietante, in un luogo in cui è impossibile farne parte: l'elemento mistico prevale sulla realtà, diventando spesso angosciante.
Una lettura sicuramente avvincente, stimolante, che, seppur piuttosto breve, riesce a regalare diverse emozioni.
Così come nel suo libro d'esordio, Simona Sparaco risulta molto diretta: evita i lunghi giri di parole, e utilizza periodi piuttosto brevi, utilizzando un linguaggio sempre piuttosto semplice. Sbatte in faccia ai personaggi (e al lettore) la realtà per quello che è, senza filtri o maschere.
Il finale, forse un po' scontato, è comunque apprezzabile.
È un momento nel quale troviamo i nostri due protagonisti sicuramente cambiati, dal mio punto di vista, in meglio. Il viaggio è stato per entrambi un vero e proprio sfogo, oltre che una ricerca, nei luoghi più significativi per il padre, della verità.

A volte i sogni sono come segnali che ci chiedono di risintonizzare la nostra frequenza

Un romanzo che mi sento di consigliare, a mio parere inferiore rispetto a "Nessuno sa di noi", ma comunque molto interessante. Un'autrice che mi è riuscita a sorprendermi nuovamente, che oltre a saper regalare ore di lettura piacevoli, è in grado di trattare argomenti impegnativi, attuali, senza prendere nessun tipo di posizione.

«Il denaro è una gabbia di cui non vedi le sbarre, giusto?»

VOTO FINALE