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giovedì 10 gennaio 2013

Il precario equilibrio della vita - Giorgio Marconi


Titolo: Il precario equilibrio della vita
Titolo originale: Il precario equilibrio della vita
Autore: Giorgio Marconi
Edito: Montag
Prezzo: 18,00 €
Pagine: 240 (in formato ebook)
Genere: Romanzo

TRAMA
Giulio Matreschi, pittore, ricoverato in una casa di riposo, racconta la sua vita a Goffredo, impiegato delle poste che va a trovarlo per consegnargli una lettera giunta a destinazione con un ritardo di cinquant'anni. È la lettera di Clara, l'unica donna che il pittore abbia mai amato e che, se ricevuta nel 1939, avrebbe potuto cambiare la sua vita. Alla vicenda si intreccia la simpatia che nasce tra Goffredo e Yvonne, infermiera della casa di riposo. Le storie dei tre protagonisti si legano nella cognizione che l'Amore non è mai sprecato, ma trova il modo di esprimersi anche a distanza di decenni. Amore che riesce finalmente ad abbracciare le loro esistenze, in bilico e sempre alla ricerca di un equilibrio pur nella consapevolezza della sua inconfutabile precarietà.


RECENSIONE DI EHRNAIDER
Prima di cominciare la "recensione" su questo libro voglio ringraziare di nuovo l'autore, Giorgio Marconi,che mi ha gentilmente inviato il libro in formato pdf, dandomi così la possibilità di leggere un romanzo che per me è stato una rivelazione!!

Partiamo subito parlando dei personaggi: il primo che conosciamo è "Goffredo": un personaggio che all'inizio ci appare "normale" con un carattere un po' "fragile" ma che, soltanto alla fine, si scopre essere una persona "forte" e "matura". Vi è poi "Yvonne", l'infermiera della casa di riposo, che ho amato fin da subito. L'ho trovata un personaggio veramente ben caratterizzato e molto simile a una persona "reale": dai suoi pensieri si capisce che è una donna che non ha avuto un passato facile e felice e questo la rende ancora di più un personaggio fantastico, ma soprattutto da ammirare, perché, nonostante ciò, cerca di vivere la sua vita al meglio. Infine troviamo il pittore "Giulio Matreschi", il vero e proprio protagonista. Anche questo, come Yvonne, è un personaggio che si ama fin da subito: mi ha fatto riflettere moltissimo e da quando inizia a raccontare la sua storia, si capisce che anche lui ha avuto un passato molto duro, portandomi spesso a chiedere: "Come fa a vivere così serenamente adesso?".
Mi sono piaciute molto anche le ambientazioni presenti: ne troviamo alcune "secondarie", come per esempio il treno su cui viaggia Goffredo (dove ci sono soltanto le giuste informazioni che permettono di catapultare il lettore all'interno dello scompartimento dove si trova Goffredo), e poi troviamo quella "primaria", ovvero la casa di riposo dove risiede Giulio e, più precisamente, la sua camera. Mi è piaciuta molto la descrizione fatta dall'autore: l'ho trovata "semplice" ma allo stesso tempo "completa" e dona al locale un'atmosfera di "familiarità" e "protezione".
Parlando del romanzo in generale devo dire che scorre molto velocemente e non annoia mai il lettore; la storia è stata ben organizzata e sviluppata; è stato inserito anche un intreccio tra le varie storie che rende il libro ancora più emozionante.
Ho trovato perfetto il finale: triste inizialmente a causa di un fatto che purtroppo succede (non lo dico per non fare spoiler) ma positivo verso l'ultima parte dove finalmente vediamo sorridere anche Yvonne e le auguriamo un felice futuro. Un libro che consiglio a chiunque: anche se breve, è ricco di emozioni e fa riflettere tanto il lettore, specialmente sul senso della vita.

"Aveva preparato quella “missione” nei minimi dettagli. Teneva il plico nella sacca di pelle marrone, quella con la cinghia per poterla portare a tracolla. La sacca era poggiata sul sedile accanto. Fortunatamente nello scompartimento c'erano solo altri due passeggeri: un prelato immerso nella lettura della rivista Famiglia Cristiana e una donna “in carriera”, disinvoltamente fasciata in un tailleur grigio, intenta a scrivere una relazione di lavoro sul suo notebook."

"Insomma erano quasi le undici quando Jerome mi è venuto a chiamare nella chiesetta. «C’è un signore che chiede di te» mi ha detto. Così sono andata nella consierge e ho trovato quest’uomo. Davvero distinto, sui sessanta sessantacinque anni. Elegante e molto cortese nei modi. Capelli brizzolati e voce profonda. Insomma un bel tipo."

Link al blog del libro (dove potete leggere gratuitamente i primi 4 capitoli): http://ilprecarioequilibriodellavita.blogspot.com/

VOTO FINALE