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giovedì 29 agosto 2013

The Fault in our Stars - John Green

Ciao a tutti, followers del blog. Le vacanze sono finite e posso dirvi di aver letto ben 7 libri e ho un ottavo in lettura! Quindi, ogni giorno, da oggi, pubblicherò una recensione. Parto con il primo romanzo letto in vacanza, che mi è piaciuto tantissimo, che mi ha colpito e che mi ha completamento conquistato.


Titolo The Fault in our Stars
Titolo originale The Fault in our Stars
Autore John Green
Edito Penguin
Prezzo 7,99 £
Pagine 336
Genere Romanzo

TRAMA
Hazel ha sedici anni, ma ha già alle spalle un vero miracolo: grazie a un farmaco sperimentale, la malattia che anni prima le hanno diagnosticato è ora in regressione. Ha però anche imparato che i miracoli si pagano: mentre lei rimbalzava tra corse in ospedale e lunghe degenze, il mondo correva veloce, lasciandola indietro, sola e fuori sincrono rispetto alle sue coetanee, con una vita in frantumi in cui i pezzi non si incastrano più. Un giorno però il destino le fa incontrare Augustus, affascinante compagno di sventure che la travolge con la sua fame di vita, di passioni, di risate, e le dimostra che il mondo non si è fermato, insieme possono riacciuffarlo. Ma come un peccato originale, come una colpa scritta nelle stelle avverse sotto cui Hazel e Augustus sono nati, il tempo che hanno a disposizione è un miracolo, e in quanto tale andrà pagato.

RECENSIONE DI EHRNAIDER
Dopo aver letto e amato Città di Carta (QUI la mia recensione), ho deciso di leggere tutto di quest'autore.
Volevo "assaporare" lo stile reale di Green e proprio per questo ho voluto leggere Colpa delle Stelle in lingua originale.

Già la trama si rivela interessante e ricca di idee.
È un romanzo che fin dall'inizio risulta avvolto da un'aura di malinconia e il lettore di questo se ne accorge, ma non ci presta particolare attenzione perché viene catturato dallo stile di scrittura dello scrittore: semplice, senza giri di parole, ma che risulta allo stesso tempo persuasivo.
Partiamo analizzando i personaggi.
La nostra protagonista, sedicenne, è Hazel Grace Lancanster. Hazel è una ragazza che se vista esternamente, è completamente normale. In realtà, già dall'inizio capiamo qualcosa: Hazel è malata di cancro. È una ragazza molto chiusa, ma grazie al farmaco sperimentale che le ha permesso di sopravvivere anni prima, inizia ad avere anche pensieri positivi, e non solo negativi.
Co-protagonista, presentatoci già dal primo capitolo, è Agustus Waters, chiamato Gus dagli amici. Si incontrano la prima volta a un appuntamento del gruppo di supporto per ragazzi malati di cancro e subito scatta la scintilla.
Anche Gus non è tanto fortunato: per una grave malattia, gli è stata amputata una gamba e ha visto quindi svanire il suo sogno più grande, il basket.
Entrambi caratterizzati molto bene e realistici: come in Città di Carta, si nota una crescita dei due personaggi, che ho apprezzato molto.
Stessa cosa vale per i personaggi secondari: Green non li dimentica mai e dà molto spazio anche a loro.
Non deludono neanche le ambientazioni.
Green dimostra di saper creare scenari sorprendenti, ricchi di dettagli e nitidi nella testa del lettore.
Come in Città di Carta, si arriva a un punto in cui c'è bisogno di cambiare località: questo cambio è radicale e il lettore si ritrova ad Amsterdam.
La lettura in generale è scorrevole e il libro lo si potrebbe leggere tutto d'un fiato, senza mai annoiarsi.
Il romanzo è ricco di avvenimenti e colpi di scena che non permettono di rifiatare, perché nel momento in cui ci si sta riprendendo da un fatto, ne accade un altro.
Impressionante il modo in cui i personaggi si evolvono, come già detto prima. Sia Hazel che Augustus crescono parecchio dall'inizio del libro, entrambi in meglio, e diventano più maturi, più intelligenti e più responsabili.
Si arriva poi al finale, parte molto attesa dal lettore.
Una conclusione ben fatta e curata dall'autore e che termina così:

"I like my choices. I hope she likes hers.
I do, Augustus.
I do."

Il lettore è pieno di aspettative che non vengono per niente deluse.
Un libro che già dalla trama è molto interessante, che viene ben sviluppata e che permette di trattare temi molto importanti e delicati come il cancro.
Un romanzo da leggere.

VOTO FINALE

2 commenti:

  1. E' piaciuto moltissimo anche a me e hai fatto benissimo a leggerlo in lingua originale perché in italiano, dal poco che ho letto, perde gran parte della sua carica emotiva e dei "giochi di parole" se vogliamo.
    Il prossimo che leggerò sarà Looking for Alaska che pare si contenda il titolo di miglior libro di John Green con TFiOS.

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    Risposte
    1. SI, è fantastico!
      Mi dispiace molto che in italiano perda perchè è davvero un bel libro. Cercando Alaska mi è stato regalato in italiano, anche se penso che mi procurerò una copia in inglese e rileggerò sicuramente Città di carta in lingua!
      Vedremo quale tra TFiOS e Looking for Alaska sarà il migliore! ;)
      A presto ^_^

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