Titolo Across the Universe
Titolo originale Across the Universe
Autore Beth Revis
Edito Piemme Freeway
Prezzo 17,00 €
Pagine 412
Genere Distopico
TRAMA
Amy è una passeggera congelata in una bara di vetro a bordo della navicella spaziale Godspeed. Ha lasciato il suo ragazzo e gli amici sulla Terra ed è partita con i genitori, per risvegliarsi dopo trecento anni sul pianeta Centauri. Niente, però, va come previsto: qualcuno vuole ucciderla, così la risveglia dal suo sonno di ghiaccio, cinquant’anni prima del previsto. Amy si ritrova, quindi, a vivere secondo regole completamente mutate, su un’enorme nave in viaggio tra le stelle, in balia di sconosciuti tra cui si nasconde un assassino. L’unico che sembra aiutarla è Elder, il futuro capitano della Godspeed. Elder è potentemente attratto dalla singolare bellezza di Amy e cerca di proteggerla in ogni modo dal resto della comunità e dallo strapotere di Eldest, il capo in carica. Ma Amy può davvero fi darsi di lui? Quello che prova per lui la aiuterà a capire cosa sta succedendo davvero o rischia di metterla ancora più in pericolo?
Già da quando uscì in lingua originale, "Across the Universe" attirò la mia attenzione. Avevo quindi altissime aspettative che non sono state per niente deluse. Prima di cominciare però, voglio ringraziare la casa editrice Piemme Freeway per avermi inviato una copia del libro, dandomi quindi la possibilità di leggere questoa meravigliosa storia!
Parto analizzando i personaggi principali del libro. Inizio con la protagonista Amy. È un personaggio che mi è piaciuto fin da subito: ben realizzato e perfetto in tutti i suoi punti. L'ho trovata una ragazza che non molla e che non si fa intimorire: in qualsiasi situazione cerca di non perdere mai il controllo e cerca di rimanere sempre tranquilla; in questo modo riesce sempre a visualizzare la situazione in cui si trova e capire quindi cosa fare. L'altro protagonista del libro, di cui vediamo il punto di vista alternato a quello di Amy, è Elder. Anche questo personaggio è ben caratterizzato ed è stato ben pensato dall'autrice. L'ho trovato un personaggio con un carattere forte e deciso in quello che fa: non gli piace tanto essere comandato dagli altri. Mi sono piaciuti molto anche i personaggi secondari della storia, come Orion (un personaggio che mi ha colpito tantissimo e che resta avvolto nell'oscurità per tutta la durata del libro), Harley (un personaggio che ha sofferto per gran parte della sua vita e che solo dopo tanti anni trova la felicità) e Steela. Ho odiato fin da subito invece Eldest (l'ho trovato arrogante, violento e incapace di guidare la nave) e Doc.
Passiamo ora ad un punto davvero ben fatto del libro, ossia le ambientazioni. L'ambientazione principale del romanzo è la navicella spaziale Godspeed. Descritta inizialmente come una semplice navicella, è in realtà un luogo ricco di misteri, ma -soprattutto- ben studiata dall'autrice. È un mezzo che al suo interno presenta tantissimi luoghi segreti (che verranno pian piano scoperti dai nostri protagonisti) che sono così nascosti che neanche chi abita sulla navicella ne conosce l'esistenza. Altra località ben fatta è l'Ospedale di questa "città". Anche questo viene descritto come un posto protetto e senza segreti, ma che in realtà nasconde stanze che si possono definire soltanto con una parola: orribili.
La trama generale del libro è davvero ben fatta e scorre molto velocemente, senza mai arrivare in punti che potrebbero essere noiosi. Mi è piaciuta molto l'idea di inserire un mistero all'interno della storia: già da quando Amy si sveglia, cresce la suspance all'interno del lettore che non se ne libererà più a causa del finale. A mio parere è una conclusione davvero ben fatta e ben pensata, che lascia il lettore con la curiosità di sapere come la storia andrà a finire. "Across the Universe" è un libro che consiglio di leggere, soprattutto a chi ama il genere distopico. È il primo di una trilogia; per adesso, in italiano è stato tradotto solo il primo, mentre in inglese la saga si è già conclusa da circa un mese, quindi penso che a breve arriveranno anche in Italia i due volumi rimanenti.
"È questo il segreto delle stelle: siamo tutti soli, alla fine. Possiamo sembrare vicini, ma in realtà nessuno può toccarci."
"Il succo del discorso comunque era che per venire ibernati bisognava essere nudi e nessuno dei due voleva farsi vedere nudo da me (non che io facessi i salti di gioia all'idea di vederli in tutta la loro gloria, che schifo!) ma, potendo scegliere, era meglio che andasse mamma per prima, dato che abbiamo le stesse parti del corpo eccetera eccetera."
VOTO FINALE