Ciao a tutti, ragazze e ragazzi. Primo post di febbraio, con il quale voglio parlarvi di un autore emergente e del suo primo libro di una trilogia che sembra essere molto interessante.
Un saluto e a presto.
Titolo Kage Queen: L'eredità
Titolo originale Kage Queen: L'eredità
Autore Simone Lari
Edito Self-Published
Prezzo 9,90 € (2,99 ebook)
Pagine 230
Genere Fantasy
Credo che il destino lasci in giro per noi dei piccoli segni. Talvolta ci sfuggono, altre ancora possiamo catalogarli come semplici coincidenze, come hai fatto tu adesso. Io credo invece che siano degli indicatori, che possano farci capire meglio quale sia la strada migliore da percorrere.
TRAMA
Avete presente quando una gatta fissa insistentemente un punto nel vuoto? Se vedesse qualcosa che l’occhio umano non può scorgere, qualcosa che non è ancora accaduto… e se voi poteste vedere ciò che vede lei?
Cosa fareste sapendo che il vostro ricco padre, un essere spregevole, arrogante e dispotico, che non incontrate da dieci anni, morirà di sicuro tra pochi giorni, nominandovi eredi universali?
Lette le poche righe della trama, ho pensato che fosse giusto provare a dare una chance a questo libro. Man mano che il tempo passava, le aspettative crescevano sempre di più. Devo però dire che la maggior parte di queste sono state soddisfatte.
Direi di partire con l'aspetto personaggi.
Il nostro protagonista è Kage Queen, un ragazzo all'apparenza normale e che vive in un appartamento di modeste dimensioni. L'autore lo fa crescere molto durante la narrazione, in particolare nel finale, dove mostra freddezza e coraggio.
La coinquilina di Kage è una gatta di nome Lilù. Fondamentale e indispensabile per la storia, dato che presenta un particolare potere che le permette di scorgere quelli che sono gli avvenimenti dei prossimi giorni.
Quando il nostro protagonista incrocia lo sguardo della gatta ha come delle visioni sul suo futuro e su quello dei suoi cari.
Tutta la vicenda nasce dalla morte del padre, Kennet Queen, un miliardario. A prima vista, sembra essere stato un normale incidente stradale ad aver provocato la morte di Kennet, eppure Kage sembra non esserne convinto.
Pur non essendo personaggi principali, sono lo stesso ben caratterizzati July e Kevin, rispettivamente la moglie e il figlio. Se vuole ereditare le ricchezze del padre, Kage deve trovarsi una donna che abbia un figlio maschio.
Abbastanza buone anche le ambientazioni.
Diciamo che non mi hanno particolarmente colpito, perché di fatte veramente bene ce ne sono poche.
Mi è piaciuta molto la villa del padre, poiché è ricca di descrizioni dettagliate, che ci portano momentaneamente a vivere nel lusso. Tuttavia, questi dettagli non li troviamo sempre, e spesso ci troviamo davanti a luoghi di cui sappiamo pochissimo e di cui abbiamo, di conseguenza, un'immagine troppo sfocata.
Essendoci nel libro un pizzico di thriller e mistero, avrei preferito ulteriori dettagli, anche specifici, che permettessero di immaginarsi con una certa precisione determinati luoghi.
Una lettura scorrevole, leggera, che non presenta particolari punti lenti.
Non mi è piaciuta tanto la crescita della love story. In poche pagine, Kage e July passano da 'essere dei completi sconosciuti' a 'essere la famiglia perfetta', nella quale ci si aiuta a vicenda. Anche se l'idea era di non darle tanto spazio, come appunto succede, non mi è piaciuto il fatto di renderla troppo frettolosa e di farla diventare quasi irreale.
Altra cosa che non mi ha particolarmente convinto è stata l'uso della punteggiatura, in particolare del punto esclamativo. Eccone un esempio:
Ce n'erano altri, ma questo in particolare non mi ha proprio convinto poiché l'autore, dopo aver utilizzato il punto esclamativo, lo contraddice con il verbo 'bisbigliò', facendo compiere al personaggio un'azione completamente diversa rispetto alla battuta pronunciata.
Molto interessante, invece, il finale.
Una conclusione ben fatta e curata dall'autore, dove viene ben evidenziato il tratto thriller del libro.
Ricche di suspense, le ultime pagine volano via e il lettore rimane scioccato, ma soprattutto curioso di leggere il seguito.
Un libro piacevole che, nonostante i suoi difetti, si legge velocemente e dona al lettore qualche ora di piacevole lettura.
Direi di partire con l'aspetto personaggi.
Il nostro protagonista è Kage Queen, un ragazzo all'apparenza normale e che vive in un appartamento di modeste dimensioni. L'autore lo fa crescere molto durante la narrazione, in particolare nel finale, dove mostra freddezza e coraggio.
La coinquilina di Kage è una gatta di nome Lilù. Fondamentale e indispensabile per la storia, dato che presenta un particolare potere che le permette di scorgere quelli che sono gli avvenimenti dei prossimi giorni.
Quando il nostro protagonista incrocia lo sguardo della gatta ha come delle visioni sul suo futuro e su quello dei suoi cari.
Tutta la vicenda nasce dalla morte del padre, Kennet Queen, un miliardario. A prima vista, sembra essere stato un normale incidente stradale ad aver provocato la morte di Kennet, eppure Kage sembra non esserne convinto.
Pur non essendo personaggi principali, sono lo stesso ben caratterizzati July e Kevin, rispettivamente la moglie e il figlio. Se vuole ereditare le ricchezze del padre, Kage deve trovarsi una donna che abbia un figlio maschio.
Abbastanza buone anche le ambientazioni.
Diciamo che non mi hanno particolarmente colpito, perché di fatte veramente bene ce ne sono poche.
Mi è piaciuta molto la villa del padre, poiché è ricca di descrizioni dettagliate, che ci portano momentaneamente a vivere nel lusso. Tuttavia, questi dettagli non li troviamo sempre, e spesso ci troviamo davanti a luoghi di cui sappiamo pochissimo e di cui abbiamo, di conseguenza, un'immagine troppo sfocata.
Essendoci nel libro un pizzico di thriller e mistero, avrei preferito ulteriori dettagli, anche specifici, che permettessero di immaginarsi con una certa precisione determinati luoghi.
Una lettura scorrevole, leggera, che non presenta particolari punti lenti.
Non mi è piaciuta tanto la crescita della love story. In poche pagine, Kage e July passano da 'essere dei completi sconosciuti' a 'essere la famiglia perfetta', nella quale ci si aiuta a vicenda. Anche se l'idea era di non darle tanto spazio, come appunto succede, non mi è piaciuto il fatto di renderla troppo frettolosa e di farla diventare quasi irreale.
Altra cosa che non mi ha particolarmente convinto è stata l'uso della punteggiatura, in particolare del punto esclamativo. Eccone un esempio:
«Sei stato bravo!» gli bisbigliò all'orecchio
Ce n'erano altri, ma questo in particolare non mi ha proprio convinto poiché l'autore, dopo aver utilizzato il punto esclamativo, lo contraddice con il verbo 'bisbigliò', facendo compiere al personaggio un'azione completamente diversa rispetto alla battuta pronunciata.
Molto interessante, invece, il finale.
Una conclusione ben fatta e curata dall'autore, dove viene ben evidenziato il tratto thriller del libro.
Ricche di suspense, le ultime pagine volano via e il lettore rimane scioccato, ma soprattutto curioso di leggere il seguito.
Un libro piacevole che, nonostante i suoi difetti, si legge velocemente e dona al lettore qualche ora di piacevole lettura.
VOTO FINALE