Titolo: Città di carta
Titolo originale: Paper towns
Autore: John Green
Edito: Rizzoli
Prezzo: 16,50 €
Pagine: 377
Genere: Romanzo
TRAMA
Quentin Jacobsen è sempre stato innamorato di Margo Roth Spiegelman, fin da quando, da bambini, hanno condiviso un'inquietante scoperta. Con il passare degli anni il loro legame speciale sembrava essersi spezzato, ma alla vigilia del diploma Margo appare all'improvviso alla finestra di Quentin e lo trascina in piena notte in un'avventura indimenticabile. Forse le cose possono cambiare, forse tra di loro tutto ricomincerà. E invece no. La mattina dopo Margo scompare misteriosamente. Tutti credono che si tratti di un altro dei suoi colpi di testa, di uno dei suoi viaggi on the road che l'hanno resa leggendaria a scuola. Ma questa volta è diverso. Questa fuga da Orlando, la sua città di carta, dopo che tutti i fili dentro di lei si sono spezzati, potrebbe essere l'ultima.
RECENSIONE DI EHRNAIDER
Finalmente anch'io riesco a leggere qualcosa di questo autore. Mi sarebbe piaciuto partire con "Looking for Alaska" (Cercando Alaska in italiano), ovvero il suo primo libro ma mi è capitato questo sotto mano e non ho potuto dire di no. Ringrazio coloro che me l'hanno consigliato, soprattutto la mia amica Deborah del blog Smell of Books (QUI per leggere la sua recensione su questo libro). Detto questo parto subito con la recensione!
Inizio analizzando uno dei punti di forza di questo libro, ovvero i personaggi della storia. Il protagonista è Quentin, chiamato Q dagli amici. È un personaggio incredibilmente reale: più la storia va avanti e più lo vediamo crescere e ci ricorda sempre di più qualcuno che è o che è stato presente nella nostra vita. L'altro personaggio fondamentale del libro è Margo. Anch'essa è un personaggio reale e caratterizzato al meglio. La si vede crescere moltissimo nel corso della storia: all'inizio sembra una ragazza "forte" di carattere e che le piace il brivido e il rischio; arrivati al finale invece capiamo che in realtà è una ragazza sensibile e che, come tutte le altre, ha un cuore. Anche gli altri personaggi secondari, come Ben, Radar e Lacey, sono ben fatti e simili ad adolescenti reali: semplicemente MAGNIFICO!
Altro punto di forza del libro è l'ambientazione: vi sono tantissimi luoghi descritti dall'autore e sono tutti ben fatti. Ho amato tantissimo la camera di Margo: descritta da Green come un luogo "sublime" in un certo senso in quanto è inizialmente accessibile solo a lei. In più viene descritta con minuziosi particolari che la rendono un'ambientazione fantastica. Bellissime le descrizioni delle varie "città di carta" (una in particolare che non dico per non fare spoiler): Green ce le fa immaginare come luoghi abbandonati dove non vorremmo mai ritrovarci, specie da soli! L'ambientazione che più mi ha colpito è stata l'auto di Quentin (chiamata nel libro "la nave"). In questa descrizione, secondo me, l'autore ha dato il meglio di sé: mi è piaciuto veramente tanto vedere come un'auto diventi una "casa" che presenta delle stanze tutte arredate e ben architettate. Una sola parola: STRAORDINARIO!
La storia in generale scorre molto velocemente e non presenta punti noiosi o comunque lenti per il lettore. È un libro che vorresti divorare perché vuoi sapere come va a finire ma allo stesso tempo pensi "non posso leggerlo così velocemente, altrimenti questo magnifico mondo sparirà". In più devo dire che Green scrive utilizzando un linguaggio semplice ma che comunque riesce a catturare il lettore e a fargli vivere la storia scritta sulle pagine.
Il finale non poteva essere fatto in un altro modo: è assolutamente perfetto ma è soprattutto realistico. Appena finito il lettore ha dentro il suo corpo un mix di emozioni e sensazioni che lo lasciano stranito e distrutto. Non posso far altro che consigliare questo fantastico libro: è perfetto in tutti i suoi punti, dall'inizio alla fine. Una lettura che bisogna fare.
"E se la ragazza dei tuoi sogni piomba in camera tua nel cuore della notte?
*La segui, ovvio.*
E quando scappa, la rincorri."
"Un miracolo capita a tutti. Io la vedo così. Tipo, non sarò mai colpito da un fulmine, non vincerò un premio Nobel, non diventerò dittatore di un piccolo Stato delle Isole del Pacifico, non mi verà un tumore maligno a un orecchio, non morirò di combustione spontanea. Se però proviamo a vederle tutte insieme, queste cose altamente improbabili, salta fuori che a ognuno di noi prima o poi ne capita almeno una. Questo è sicuro."
VOTO FINALE