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giovedì 5 settembre 2013

Gregor: la profezia del Flagello - Suzanne Collins

Eccomi di nuovo qui, con una nuova recensione. Oggi voglio parlarvi del secondo libro della saga "Gregor the Overlander" scritta dall'autrice di The Hunger Games, Suzanne Collins.
Prendendolo per quello che è, quindi un libro per ragazzi(ni), devo dire che l'ho trovato leggermente inferiore al primo, anche se comunque è stata una lettura piacevole e continuerò sicuramente la lettura di questa saga.


Titolo Gregor: la profezia del Flagello
Titolo originale Gregor: the prophecy of Bane
Autore Suzanne Collins
Edito Mondadori
Prezzo 17,00
Pagine 284
Genere Fantasy

Muoia il piccolo e morirà il suo cuore, morirà la sua parte MIGLIORE.
Morirà la pace di questi momenti.
La chiave del potere è in mano ai Rodenti.

TRAMA
Sopramondo, New York: il padre di Gregor e Boots soffre di una misteriosa malattia che gli impedisce di lavorare, e con il solo stipendio della madre e le medicine da pagare, la famiglia è in gravi difficoltà economiche. Non c'è un centesimo per festeggiare il Natale, e spesso perfino la cena è un problema. La situazione potrebbe precipitare da un momento all'altro. Sottomondo, Regalia: nella capitale del mondo sotterraneo, nelle viscere di New York, i problemi sono ancora più impellenti. Il momento è giunto. La profezia del Flagello parla chiaro. Se non sarà compiuta, il Sottomondo sarà distrutto. Ares e Luxa sanno che la salvezza può venire solo da Gregor di Sopramondo. Che ha giurato di non tornare mai più. Ma un modo per costringerlo c'è. E quando il ragazzo porta la sorellina a Central Park, a giocare con la neve, di colpo la piccola Boots scompare...

RECENSIONE DI EHRNAIDER
Finalmente sono tornato nel sottomondo insieme al nostro protagonista Gregor.
Avevo aspettative molto alte e devo dire che tutto sommato sono state soddisfatte.
Ringrazio nuovamente l'editore per la copia che mi è stata inviata.

L'inizio di questo secondo capitolo è migliore del primo: ormai il mondo in cui è ambientata la saga lo conosciamo, quindi bastano poche righe per ritrovarci a Regalia, di fronte a una nuova profezia da affrontare.
Facciamo comunque un passo alla volta e analizziamo i personaggi.
Il nostro protagonista è sempre Gregor, rimasto lo stesso, tranne per i suoi pochi mesi in più di vita.
Grazie a questa avventura però, la crescita di questo personaggio diventa più radicale ed evidente: inizia a scoprire molte cose su se stesso, oltre che sul sottomondo.
Un posto decisamente migliore è stato riservato ad Ares, il "suo" pipistrello.
Occupa un ruolo decisamente più importante, diventa quasi personaggio principale: non si può fare a meno di lui.
Restano invariati gli altri: alcuni assumono più importanza, come Luxa, altri un po' meno. Tutti comunque restano unici, grazie a caratteristiche particolari, che differenziano l'uno dall'altro.
Bisogna dire che la Collins esagera un po' con i nomi, che risultano complessi, diventando quindi difficili da ricordare.
Continuano a piacermi le ambientazioni.
Il mondo creato dall'autrice è davvero affascinante e ricco di particolari: le descrizioni sono colme di dettagli che permettono al lettore di avere un immagine nitida dei vari luoghi che vengono visitati.
A dir poco stupende le grotte.
Oltre al fatto che ci sembra di averle attorno, veniamo completamente colpiti dall'atmosfera che creano. Spesso siamo inondati da sensazioni molto negative, fino ad arrivare ad avere paura.
La lettura in genera, devo dire di averla trovata un po' altalenante.
Dopo un inizio coinvolgente, il libro diventa un po' lento, in alcune parti troppo, forse. Arrivati circa a metà, questa situazione comincia a migliorare, ma solo l'ultimo quarto del libro viene divorato dal lettore.
Altra cosa, che ho già detto nell'introduzione, è che il libro deve essere preso per quello che è: un romanzo fantasy per ragazzi(ni) di 11/12 anni. Letto da una persona di età superiore, potrebbe risultare molto prevedibile, anche nei colpi di scena, però se si pensa che il libro è destinato a un pubblico giovanissimo, si iniziano ad apprezzare.
Il finale è il nostro ultimo step.
Una conclusione abbastanza scontata, anche se non completamente: nelle ultime due pagine la Collins inserisce un colpo di scena, che invoglia a leggere il terzo libro della saga.
Un libro semplice, leggero, destinato ai ragazzi: se si ha il bisogno di staccare un attimo, questo è consigliato, come del resto il precedente.

VOTO FINALE

lunedì 10 giugno 2013

MockingJay - Suzanne Collins


Titolo MockingJay
Titolo originale MockingJay
Autore Suzanne Collins
Edito Scholastic
Prezzo £ 7,99
Pagine 455
Genere Romanzo distopico

TRAMA (leggi solo se hai già letto The Hunger Games e Catching Fire)
Against all odds, Katniss Everdeen has survived the Hunger Games twice. But now that she's made it out of the bloody arena alive, she's still not safe. The Capitol is angry. The Capitol wants revenge... The thrilling final instalment of this ground-breaking trilogy promises to be one of the most talked-about books of the year.


RECENSIONE DI EHRNAIDER
Finalmente ho letto anch'io il finale della saga di The Hunger Games. Purtroppo però, le aspettative erano altissime (dopo aver letto Catching Fire, che mi era piaciuto anche di più del primo) e molte sono state deluse. Di solito, quando leggo i capitoli finali delle trilogie, parto con meno aspettative perché spesso sono inferiori ai predecessori. Con MockingJay ho voluto fare un'eccezione, in quanto Catching Fire mi aveva davvero colpito.

Facciamo comunque un passo alla volta e analizziamo quindi i personaggi di questo terzo capitolo. La nostra protagonista è sempre Katniss Everdeen. Purtroppo però, non è la ragazza che abbiamo conosciuto nei precedenti libri. La Katniss di prima era una ragazza forte, intelligente e che andava incontro a tutto, senza timori e paure. La Katniss di MockingJay, invece, è una ragazza diversa: non usa più la sua intelligenza e si fa condizionare dai suoi sentimenti. Spesso si ritrova a fare delle scelte, alcune molto importanti, ma la sua decisione finale è quasi sempre differente da quella del lettore, cosa che invece nei precedenti volumi non accadeva. Insomma, la nostra Katniss in questo libro cala molto e diventa quasi un'altra persona. Personaggio che invece resta simile ai precedenti episodi e che continua a non piacermi è Peeta. Peeta è il solito ragazzo, che ci troviamo ad apprezzare un po' di più nella prima parte del libro (quando scopriamo che cosa gli sta succedendo), ma che, appena rincontriamo, torniamo a disprezzare. Continuo a pensare che il suo ruolo nella saga non ci sia, è un personaggio inutile. Gale invece, devo dire che l'ho apprezzato di più perché è più coraggioso e deciso in quello che fa. Ci saranno anche molti colpi di scena riguardanti questo personaggio, che a un certo punto ci porteranno anche a odiarlo. In generale però, a mio parere ricopre un ruolo positivo. Come nel precedente volume, ho apprezzato molto Johanna e Finnick. Entrambi cresciuti molto e disposti a tutto pur di aiutare la nostra protagonista. Haymitch, anche qui mi è piaciuto molto, soprattutto nel finale, dove si fa "perdonare" l'odio che il lettore prova nella parte iniziale.
Come al solito, sorprendente l'aspetto dell'ambientazione. La Collins ricrea delle ambientazioni uniche, descritte con minuziosi particolari. Nell'ultima parte del libro (The Assassin), l'autrice supera se stessa creando delle località e delle atmosfere spettacolari: innocenti morti che vengono calpestati, i fiocchi di neve che cadono e coprono le strade, gli spari e le urla della gente. Tutti questi aspetti, unititi alla tensione che Katniss fa provare al lettore, creano un mix perfetto.
Parlando della lettura in generale, bisogna dire che spesso ci si ritrova in descrizioni troppo lunghe e inutili, che portano il lettore ad annoiarsi. Tranne nell'ultima parte, che ho trovato troppo affrettata, la Collins sembra avere poche idee e cerca di ampliarle attraverso dei lunghi (quasi infiniti) giri di parole, cosa che invece non avevo mai visto negli altri due libri. Nella terza parte invece, i giri di parole scompaiono, ma si portano dietro anche qualche dettaglio che l'autrice avrebbe dovuto chiarire. Per esempio, in questo punto del libro, ci ritroviamo davanti a morti di personaggi importanti del libro, ma la Collins le "liquida" in pochissime parole. Mi aspettavo una descrizione più lunga, che fermasse quasi il tempo e che "registrasse" ogni minimo dettaglio, ma questo invece non accade. 
Durante la lettura, ci troviamo a volte in situazioni in cui la nostra protagonista perde i sensi e sviene. Questi svenimenti io non li ho proprio digeriti perché con questa tecnica la Collins si libera di molti problemi: difatti, quando Katniss sviene, non ci vengono descritti gli avvenimenti che succedono mentre lei  è incosciente, ma anzi ci troviamo davanti a dei veri e propri salti temporali. Invece, nel primo libro per esempio, Katniss non perde mai i sensi, neanche quando viene attaccata dalle api.
Aspetto interessante, ma curato soltanto in parte dall'autrice, è il finale, di cui voglio parlare in modo specifico. Quindi, se non avete ancora letto questo terzo libro, vi sconsiglio di leggere il mio pensiero. /*INIZIO SPOILER*/ Dopo aver assistito alle diverse morti, il lettore capisce che l'happy ending non potrà mai esserci e cerca quindi di immaginarsi un finale tutto suo. Purtroppo però, l'autrice, attraverso alcuni avvenimenti, riesce a creare una conclusione sdolcinata almeno all'apparenza, facendola poi sfociare in un epilogo. Dalla morte della sorella Prim, si nota un radicale cambiamento di Katniss. Quest'ultima è psicologicamente distrutta e sembra quasi non provare più sentimenti. Con questo, viene messo in evidenza il fatto che tutto l'amore che Katniss ha nel suo corpo è rivolto a sua sorella, e non a Peeta o a Gale. Di conseguenza, il finale del capitolo 27 ("So after, when he whispers, «You love me. Real or not real?» I tell him «Real»") l'ho trovato molto forzato (come del resto la storia d'amore presente) e così anche l'epilogo, dove ormai troviamo i due sposati. Un dettaglio che si può notare è che Katniss non utilizza i nomi dei suoi figli e non li chiama neanche figli, ma li presenta dicendo "The boy" e "The dancing girl"./*FINE SPOILER*/
Conclusioni? Il libro così da solo, posso dire che è il peggiore della saga, quello che mi è piaciuto di meno. La trilogia in sé invece, la consiglio perché è davvero intrigante e ricca di colpi di scena. Se cercate anche dei libri da leggere in lingua, ma che non siano particolarmente difficili, questi sono perfetti! Anzi, il mio consiglio è quello di leggere la saga proprio in lingua originale perché con la traduzione molti aspetti del linguaggio si perdono. Ho letto la parte finale di questo libro sia in italiano che in inglese, e devo dire che, seppur la traduzione non sia fatta male, il tono di Katniss si perde molto: per esempio, l'epilogo in inglese l'ho trovato molto più freddo e agghiacciante; in italiano invece, sembra un tono più "caldo" e sdolcinato. 

"Fire is catching! And if we burn, you burn with us!"

"All those months of taking it for granted that Peeta thought I was wonderful are over. Finally, he can see me for who I really am. Violent. Distrustful. Manipulative. Deadly. And I hate him for it."

VOTO FINALE

giovedì 7 febbraio 2013

Gregor: la prima profezia - Suzanne Collins


Titolo: Gregor: la prima profezia
Titolo originale: Gregor the Overlander
Autore: Suzanne Collins
Edito: Mondadori
Prezzo: 17,00 €
Pagine: 287
Genere: Fantasy

TRAMA
Invece di passare l'estate a giocare con gli amici, Gregor si ritrova a gestire Boots, la sorellina di due anni, che parla come un alieno in miniatura. Un giorno, la piccola pestifera si tuffa oltre una grata e sparisce. Gregor si lancia all'inseguimento e finisce nel Sottomondo, un luogo straordinario e terribile, abitato da umani dalla pelle bianchissima e dagli occhi viola, che si sono anticamente rifugiati sottoterra per sfuggire a una persecuzione, e lì hanno creato un mondo parallelo, dove si vola in sella a pipistrelli giganti, ci si allea con gli scarafaggi e si combatte contro ragni e ratti bianchi... Gregor scopre che anche suo padre, scomparso qualche tempo prima, è disperso nel Sottomondo. Toccherà a lui cercarlo, sulle tracce di un'antica profezia...

RECENSIONE DI EHRNAIDER
E dopo la trilogia di "The Hunger Games" l'autrice Suzanne Collins torna in Italia con Gregor: la prima profezia. Se Hunger Games non avesse avuto tutto quel successo, penso che da noi non sarebbe mai arrivato questo libro (e l'intera saga): infatti questo romanzo risale al 2003. Detto questo parto subito con la recensione!

Come al solito parto analizzando i personaggi del libro. Il nostro protagonista è Gregor, un ragazzo di 11 anni che vive con le sue sorelline più piccole, la nonna e la mamma. Suo padre è sparito da più di due anni ormai e lui è diventato quindi "l'uomo di casa". Questo è un dettaglio molto importante perchè pur avendo soltanto 11 anni, Gregor si presenta come un ragazzino molto più maturo per la sua età e anche molto più intelligente. Mi è piaciuta molto la scelta della Collins di inserire nell'avventura la sorellina Boots di 2 anni appena. Riesce a rendere il libro in alcuni punti più divertente e funge spesso da "pausa": infatti in quelle righe incentrate su di lei il lettore si rilassa un attimo ed esce momentaneamente dalla storia. Ho amato tantissimo i personaggi del sottomondo, specie Luxa e Vikus: entrambi ben caratterizzati.
Sorprendenti sono le ambientazioni del libro. Mi ha sorpreso in positivo il modo in cui viene descritta la città Regalia. Essendo sotterranea, il lettore si immagina una cittadina piccola e antica, composta da casette fatte di mattoni; invece l'autrice sorprende completamente il lettore creando una città totalmente diversa da quella immaginata. Questa è, a mio parere, un'ottima idea che lascia il lettore sorpreso.
L'intreccio presente nel libro è fluido e non annoia mai. Se si paragona questo libro a "The Hunger Games" si può notare subito uno stile diverso da parte dell'autrice. Infatti in questo libro troviamo una storia che prende fin dal primo capitolo e che non lascia un momento di pausa al lettore; invece in "The Hunger Games" le prime ottanta pagine circa erano molto descrittive e a volte risultavano lente, cosa che invece qui non succede.
Come ci si poteva aspettare da questa autrice, il finale è veramente ben fatto. All'apparenza appare come un finale chiuso, che mette fine alla storia, ma che in realtà è aperto, e che lascia un dubbio nel lettore portandolo a voler cominciare subito il secondo libro di questa saga.
Un libro che mi è piaciuto tanto, diverso da Hunger Games ma comunque ben fatto e per niente deludente. Ne consiglio la lettura!

"LA PROFEZIA DEL GRIGIO
Due sopra, due sotto,
di stirpe reale e nobili intenti
d'accordo con due alati,
due tessitori e due brulicanti.
Un rodente accanto,
uno perso più avanti.
E alla conta dei morti,
otto saranno i restanti"

VOTO FINALE

lunedì 3 settembre 2012

The Hunger Games - Suzanne Collins


Titolo: The Hunger Games
Titolo originale: The Hunger Games
Autore: Suzanne Collins
Edito: Scholastic
Prezzo: 7,99 £ / 6,89 €
Pagine: 454
Genere: Romanzo distopico


TRAMA
Katniss is a 16-year-old girl living with her mother and younger sister in the poorest district of Panem, the remains of what used be the United States. Long ago the districts waged war on the Capitol and were defeated. As part of the surrender terms, each district agreed to send one boy and one girl to appear in an annual televised event called, "The Hunger Games." The terrain, rules, and level of audience participation may change but one thing is constant: kill or be killed. When Kat's sister is chosen by lottery, Kat steps up to go in her place.  

RECENSIONE DI EHRNAIDER
Finalmente anch'io l'ho letto! Avevo delle aspettative altissime (quasi alle stelle!!) per questo libro e devo dire che la maggior parte di esse sono state soddisfatte! Premetto subito che il libro a me è piaciuto veramente tanto, forse meno in alcuni punti che analizzeremo dopo.

Secondo me il romanzo può essere diviso in due parti: fino al capitolo nove il libro è molto descrittivo, infatti la Collins spiega dove siamo, come siamo arrivati  ad avere 12 distretti, come sono nati gli Hunger Games e come funzionano; invece dal capitolo dieci in poi, ovvero da quando cominciano i giochi, il libro inizia a prendere, in un certo senso, il "treno" e non si stacca più dal lettore. Io, invece, l'ho voluto leggere lentamente, per "assaporarlo" meglio! Mi è piaciuto molto il personaggio di Katniss: infatti l'ho trovata un personaggio perfetto per il ruolo di protagonista, mi è piaciuto meno invece Peeta. Consiglio la lettura di questo libro, veramente bello! Consiglio la lettura del libro anche in inglese in quanto il livello di questa lingua è medio-basso!

*SPOILER* (Leggi solo se hai GIÀ LETTO Hunger Games!!) Ho dato quattro stelle al libro per due "difetti "che, secondo me, potevano essere benissimo evitati: infatti la Collins stava facendo tutto cosi bene e si è andata a perdere in due "sciocchezze": il primo è la storia d'amore che nasce tra Katniss e Peeta che è, secondo me, inutile, forzata e senza senso visto che la trama cambia minimamente.
L'altro difetto è il personaggio di Peeta: poteva essere fatto meglio, sembra essere stato aggiunto alla fine! Poco caratterizzato e in alcuni punti inutile: fa poco e niente! Comunque il libro è veramente bello e ne consiglio la lettura!! 

"When I wake up, the other side of the bed is cold. My fingers stretch out, seeking Prim's warmth but finding the rough canvas cover of the mattress. She must have had bad dreams and climbed in with our mother. Of course, she did. This is the day of the reaping."

"Winning means fame and fortune.
Losing means certain death.
The Hunger Games have begun..."

VOTO FINALE