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venerdì 19 luglio 2013

INTERVISTA A: Matteo Zapparelli

Buon venerdì a tutti, lettori e lettrici del blog. Oggi voglio lasciarvi l'intervista fatta a Matteo Zapparelli, autore del magnifico thriller Corner's Church. Guardiamo intanto un po' più da vicino il libro.

Schiacciate QUI se volete leggere la trama del libro o acquistarlo
Schiacciate QUI per sapere che cosa penso di questo libro

Innanzitutto benvenuto sul mio blog, Matteo. Ti va di raccontarci qualcosa di te?

Ciao Francesco, prima di tutto ti ringrazio per quest'intervista. Vorrei spendere solo alcune parole su di me, perché credo che siano più importanti le opere, dell'autore che le ha scritte. Sono il modo in cui noi scrittori parliamo al mondo, ed è tramite esse che il pubblico dovrebbe imparare a conoscerci.  Sono nato e cresciuto a Verona e sono da sempre appassionato di letteratura americana, pur apprezzando allo stesso tempo autori e generi letterari tra loro diversissimi, dal maistream letterario all'horror, dal mistery alla letteratura di viaggio. Prima che scrittore, mi definisco un appassionato lettore. Ho pubblicato racconti e poesie su antologie e riviste, e alcuni sono stati finalisti di premi letterari.  Nel 2012 ho pubblicato il mio romanzo d'esordio, un thriller ambientato nell'America dei giorni nostri, intitolato Corner’s Church, e il prossimo autunno uscirà il primo volume di una saga di genere urban fantasy ambientata a Verona.

Vorresti spiegarci com'è nato il tuo libro Corner's Church?

Come per tutti i miei romanzi, l'idea è venuta da sé. Capita che io non scriva per mesi o anni; poi, all'improvviso, nella mente balena un’idea trascinante, che prende forma e mi costringe a scrivere senza sosta. Da quel momento è la storia a trascinarmi e a guidarmi, a scivolare da sola fuori dalle dita, a prendere vita sulla carta. Una buona storia nasce da dentro, dall’inconscio, in qualche angolo dimenticato della nostra mente, e giorno dopo giorno si dipana come una matassa, acquisendo sostanza e credibilità. L’idea alla base di Corner’s Church è nata un pomeriggio di primavera del 2009, quando osservando dalla finestra il cielo cupo e il temporale in arrivo, mi apparve davanti agli occhi quest’uomo cinico, rassegnato fin quasi all'apatia ma al tempo stesso bruciante di vendetta, che lanciava una vecchia Dodge a folle velocità verso la prova più terribile della sua vita.


Tra i vari personaggi presenti, quello che più mi ha colpito è stato Serpe. Mentre, scrivendo, creavi questo personaggio, quali sensazioni hai provato?

In verità il personaggio a cui mi sono sentito legato fin da subito è Alex, il Biondo, il vero protagonista della storia, attorno al quale prendono forma i terribili eventi descritti nel romanzo. Serpe è una sorta di Messia Oscuro, un assassino psicopatico capace di incarnare le paure più irrazionali della popolazione di Corner's Church, ma al tempo stesso motivo della svolta a cui Alex andrà incontro durante l'evolversi della trama. Serpe è più che altro uno strumento: è il perché e il come di molti degli eventi del romanzo ed è la miccia capace di innescare l'esplosione di violenza che trascinerà i personaggi verso un finale che, alla luce dei fatti, può essere solo uno. Perché sia Alex che Serpe sanno bene che uno solo di loro potrà uscire vivo dall'epico scontro che li attende.

Sei un autore italiano, eppure lo sfondo è una cittadina che si trova in America. C'è qualche motivo che ti ha indotto a scartare l'Italia?

Non ho mai scartato l'Italia. Semplicemente l'idea di ambientarlo nel nostro Paese non mi ha mai nemmeno sfiorato. In molti mi hanno fatto questa domanda in passato, anche in riferimento ad altre mie opere, e per una volta posso spiegare ai lettori la motivazione di questa scelta. Per questo ti ringrazio, Francesco. Come ho accennato nella prima risposta, sono da sempre un appassionato di cultura americana: fin da piccolo sono stato affascinato dagli States, e crescendo quest'amore non si è mai indebolito. Leggo romanzi statunitensi, guardo film americani, mi interesso di cultura d'oltreoceano. Che si tratti di cowboys dai lunghi revolver o della moderna provincia degli stati del Sud, questo è il mondo che sogno, e tutto ciò si riflette inevitabilmente nelle mie scelte narrative.

A quale personaggio sei più affezionato e per quale motivo?

Ad Alex e a Claire, allo stesso modo. Perché senza uno non avrebbe senso l'altro. Serpe è una miccia, ma Claire è una miccia ancora più grande, capace non solo di sconvolgere il mondo, ma di cambiarlo. In meglio. Di illuminare un destino oscuro e già scritto, di donare speranza. È portatrice di cambiamento, strumento anch'essa indispensabile per giungere al finale tanto atteso. E, per quanto riguarda il buon vecchio Alex Snyder, penso che non servano parole: l'ho sempre amato, trovandolo io per primo unico, affascinante, per certi versi irresistibile. È un antieroe per eccellenza, fatto di toni grigio, cinico e apatico, desideroso di vendetta e mai di giustizia, irrispettoso verso tutto e tutti, strafottente, indomabile. Egoista, anche. Ma dietro a tutto questo grigiore caratteriale, si intravede già da subito il fascino che solo gli antieroi sanno avere.

Il finale è un aspetto davvero ben fatto e ben curato. Ti è venuto in mente fin da subito o hai dovuto rielaborarlo in seguito?

L'idea che sta alla base del finale è stata nella mia mente fin da subito, ed è stata la seconda idea forte dopo l'immagine del Biondo che guida la sua Dodge blu petrolio sotto la pioggia autunnale. Da essa è poi scaturita tutta la storia, che appare come un semplice thriller, ma invece nasconde un livello più profondo, da ricercare nella psicologia dei personaggi, specialmente di Alex e Serpe, nella loro estrema dualità fatta di similitudini e al tempo stesso di opposti. Perché Corner's Church è la storia della loro eterna battaglia, una battaglia che è più mentale che fisica, più emotiva che reale. Combattuta con le scelte, i sentimenti e le decisioni, più che con le pistole e i pugni.

Quali sensazioni hai provato vedendo il tuo libro finito e successivamente diffuso sul web?

Finire un romanzo è sempre un'esperienza unica, grandiosa e al tempo stesso triste. È la fine di un bellissimo viaggio, di una lunga apnea nel mare della fantasia: si tira finalmente il fiato, si rilassano le dita stanche, gli occhi arrossati. Un po' come sedersi a sorseggiare una bibita fresca osservando le onde dell'oceano, dopo un'estenuante nuotata. Ma è anche un momento triste, nel quale dobbiamo dire addio ─ o arrivederci ─, ai nostri personaggi, amici cari dei quali sentiamo a lungo la mancanza. È un ritorno improvviso alla realtà, una fuga dal sogno: se iniziare un nuovo romanzo è un puro atto di fede, mettervi la parola fine è come rinascere ogni volta, respirare l'aria del mondo a pieni polmoni dopo essere stati per tanto tempo nell'utero della nostra creatività.

Pubblicare il romanzo, invece, è stata un'esperienza bella e nuova, un vero e proprio "esperimento": si tratta di un'opera autopubblicata e disponibile sono in eBook, un mercato che in Italia è fiorente ma ancora assai lontano dai numeri della carta e dalla cultura di moltissimi lettori. Tutto ciò a reso difficile far conoscere e promuovere Corner's Church, ma è proprio quello che volevo: un banco di prova per me stesso e per sondare le nuove possibilità offerte dall'editoria. E, viste le recensioni che il romanzo ha raccolto fino a ora, posso dirmi davvero soddisfatto.

Stai già scrivendo un altro libro che non è focalizzato nel genere thriller. Ti va di spiegarci brevemente di che cosa si tratta e di come mai hai deciso di scostarti da questo genere?

Il mio nuovo romanzo, in uscita il prossimo autunno, si intitolerà Rebirth e come da te spiegato apparterrà a un genere del tutto differente (che brutta parola, poi, questo "genere": credo che etichettare un romanzo in questo modo lo limiti, invece che esaltarlo... ma del resto non si fa la stessa cosa nel cinema e nel mondo musicale?). Semplificando, diciamo che si tratterà di un urban fantasy con spunti thriller e romance, ambiantato a Verona e con protagonista un uomo di nome Etienne, che rispetto al Biondo è di certo meno assimilabile con lo stereotipo dell'antieroe. Quindi posso ammettere che siamo agli antipodi, rispetto a Corner's Church, o così potrebbe apparire a prima vista... Ho abbandonato il genere thriller per il semplice fatto che le mie storie nascono da sé, da un luogo profondo del quale nemmeno io ho il controllo. Come autore mi capita raramente di soffermarmi su un solo genere: ho scritto opere horror, di narrativa letteraria, thriller, fantasy, poesie. Mi piace davvero sperimentare di tutto.

Hai qualche consiglio da dare a chi vuole diventare scrittore?

Se ne potrebbero dare un milione o nessuno, tanto è vario il mondo editoriale e tanto è unico il mestiere di scrittore. Ma alcuni consigli essenziali noi editor ci sentiamo sempre in dovere di darli: leggere molto, sempre, di tutto. Sia libri buoni che libri pessimi, perché dai brutti si impara spesso di più che da quelli belli. Non avere fretta di essere pubblicati: scrivete perché amate farlo, perché non ne potete fare a meno, non per diventare famosi. Però diffidate da quelli che vi dicono di farlo solo per voi stessi, perché si scrive per gli altri, sempre. Scrivere è comunicazione, empatia, rapporto con il mondo. E, soprattutto, scrivere è un lavoro. Difficile, poco redditizio, spesso poco apprezzato, ma è pur sempre un lavoro come gli altri. Quindi sì, si scrive anche per vendere, se si ha la fortuna di riuscirci. E, cosa più importante, se proprio non vi vuole nessun editore, non cascate mai nella trappola degli editori a pagamento. Sono la morte dell'editoria e della qualità. Piuttosto autopubblicatevi, che oggi grazie agli eBook non costa più nulla (ma fatelo sempre con un po' di testa, evitando di mettere in circolazione certe cose che purtroppo si vedono troppo spesso).

Puoi indicarci dove i lettori possono seguirti? Hai degli account sui vari social network?

Certamente.
Il mio sito è: www.matteozapparelli.com
Per chi invece volesse aggiungermi su FB, il mio contatto è: Matteo Zapparelli

Ringrazio Francesco e tutti i lettori del suo blog, e colgo l'occasione per augurare un grande in bocca al lupo a tutti, lettori e scrittori!


Ed eccoci arrivati alla fine di quest'intervista. Spero che l'intervista vi abbia incuriosito e che abbiate quindi voglia di leggere il suo thriller, perché merita davvero!
Un saluto e buon weekend a tutti!

lunedì 15 luglio 2013

Scricchiolii - Reda Wahbi


Titolo Scricchiolii
Titolo originale Scricchiolii
Autore Reda Wahbi
Edito Auto-pubblicato
Prezzo 0,89€
Pagine 47
Genere Racconto

TRAMA
Una sera come altre, Lorenzo Damiani si sveglia nella sua camera d'albergo con il corpo completamente ricoperto di denti: Incisivi, molari e premolari fusi alla carne e alle ossa che tremano e scricchiolano a ogni movimento, a ogni respiro.
Mentre cerca di convivere con la sua nuova condizione, un inquilino dell'albergo gli lascia inquietanti indizi legati a un ricordo doloroso e ormai dimenticato. Lorenzo si troverà costretto a ricomporre i pezzi del proprio passato, intanto che il suo corpo cercherà di adattarsi alle sue nuove "componenti" che, giorno dopo giorno, si fanno sempre più inquietanti e minacciose.

RECENSIONE DI EHRNAIDER
Eccomi tornato con una recensione di questo racconto lungo. Voglio ringraziare Reda per avermi inviato il libro.
Una trama davvero interessante, inquietante e piena di idee.
Il libro parte con un inizio semplice, ma efficace.

"1. Dopo la fine del mondo

Il giorno dopo 'la fine del mondo', Lorenzo Damiani si ritrovò il corpo completamente ricoperto di denti."

Fin da subito quindi, ci ritroviamo con una domanda che ci gira per la testa: "Perché mai questo ragazzo è ricoperto da denti?". Un'idea interessante, forse non resa benissimo.
Partiamo analizzando i personaggi, aspetto che mi ha convinto solo in parte.
Il nostro protagonista è Lorenzo. All'inizio sappiamo poco di lui, ma scorrendo in avanti le pagine, capiremo molto di più. Nonostante questo, il personaggio non è ben caratterizzato e resterà pochissimo di lui a lettura terminata.
Conosciamo poi Tartaruga, un dottore che presenta questo strano soprannome. Anch'esso poco definito: ci viene detto poco di lui, quasi nulla.
Vi è poi Natasha, la migliore tra i tre. Come per Lorenzo, la conosceremo meglio andando avanti con la storia. Una ragazza strana e particolare già da piccola: un passato difficile che la vede perdere entrambi i genitori.
Ci sono poi dei personaggi secondari, ma la situazione non cambia molto.
Tra i principali e non c'è poca differenza: capiamo che certi sono più importanti di altri solo perché li vediamo in scena più spesso e non perché ci vengono presentati in modo più approfondito.
Altro aspetto poco presente è quello riguardante l'ambientazione.
Nella prima e terza parte ci troviamo nel presente, in una camera d'albergo, che è l'unico scenario analizzato, anche se soltanto verso la fine.
Nella seconda parte, la più importante, ci troviamo vari sfondi davanti, però tutti sono come sfocati, poco definiti. Non capiamo bene dove i personaggi siano in determinati momenti, e dobbiamo quindi lavorare di fantasia.
Un testo breve, abbastanza scorrevole, anche se ci sono alcuni intoppi.
Peccato davvero per l'aspetto delle ambientazioni perché secondo me Reda poteva fare un buon lavoro.
Ogni tanto ci si trova davanti a frasi costruite non tanto bene o a delle ripetizioni.

"Arrivò in fondo alle scale e imboccò il corridoio, diretto verso la seconda rampa di scale."

Si arriva poi al finale.
Una conclusione carina, magari poteva essere gestita diversamente, ma è apprezzabile.
Sicuramente che legge non se lo aspetta, però non lo sorprende più di tanto.
Io avrei provato a cercare qualcosa di più innovativo, così da provare a sorprendere il lettore.
Un libro molto breve, una lettura semplice, non adatta magari a chi non piace leggere di sangue e derivati perché Reda fornisce molti dettagli in quelle scene, a volte anche a troppi.

VOTO FINALE

venerdì 12 luglio 2013

INTERVISTA A: Robin Sloan

Ciao a tutti, ragazze e ragazzi! Ho avuto la possibilità di porre qualche domanda all'autore de "Il segreto della libreria sempre aperta", ossia Robin Sloan, che ha gentilmente accettato di rispondere. Innanzitutto vediamo più da vicino il suo romanzo di esordio.

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INTERVISTA IN INGLESE

First of all welcome to my blog, Robin. Would you like to tell us a little about yourself?


It's good to be here! I'm a writer in San Francisco, California; Il Segreto della Libreria Sempre Aperta is my first novel.

Would you like to introduce briefly your book to blog readers?


It's a mystery and an adventure that begins when a young man finds a job working the night shift at a 24-hour bookstore. Of course, the bookstore turns out to be much more than it appears… in fact, it holds a secret nearly 500 years old—almost as old as books themselves.

I've read your book and I've really liked it (HERE my review), in particular the mixture you've created of hi-tech elements and books, two completely  different worlds. So, how was this idea born?

The truth is, that's simply my world: I love technology, but I also love books—the real, printed kind. I'm not particularly convinced they're even "different worlds," though. The more I've studied the early history of publishing, the more familiar it seems; in fact, I think Italy circa 1500 was a lot like Silicon Valley today. Almost eerily so. And if you study that place and that time, you realize that books themselves are a form of technology. They always have been. So it's all one world, one story: one that's been unfolding for (at least) 500 years.

The main character is Clay, a determined guy who always tries to achieve his goals. So, how much of yourself did you put into him?

Clay and I aren't totally the same person, but his voice is definitely mine. I think if you go back and read old blog posts I wrote on the internet around 2007 or so, you'll find a way of saying things that's very similar to Clay's in this book.

There are a lot of characters in the book, all of whom are well-characterized. Which one do you prefer and why?

Oh, no question: I like Kat the best. Here in San Francisco, I have worked with so many super-impressive female designers and engineers, and yet somehow that archetype is almost entirely absent in fiction. I couldn't understand why… and eventually it started to make me pretty angry… so I decided to set things straight with Kat.

Since in the book there are plenty of technological references, I would like to know what you think about e-books. Are they better than paper? And, one day, will they be able to replace it?

I don't think e-books are better than paper; but I don't think paper books are better than e-books, either. They're both good for different things. For instance, I like the fact that the paper books on my shelf take up space; that they can "remind me" that they exist, and entice me to pick them up—even from across the room. E-books can't really do that; they disappear too easily. But on the other hand, when I travel, I never ever carry heavy books anymore. Instead, I take a tablet loaded with e-books. For me—and I suspect for many others as well—these two formats don't actually compete much. Instead, they're very complementary.

Have you ever thought that inserting hi-tech elements in the book, some readers couldn't appreciate it?


Oh definitely—and I know this book isn't for everyone. But I was writing the kind of book I wanted to read myself. I'm a huge fan of books that try to capture this moment right now, and I don't think you can do that without writing about technology. (For more examples of that kind of right-now book—the kind I love most—I recommend William Gibson's latest three novels.)

What are your future plans? Are you already writing a new book?

Yes, I'm working on a new book! I can't say too much about it yet, but here's one thing that might be interesting: it prominently features food and wine. I guess you could put it this way: what books are to Il Segreto della Libreria Sempre Aperta, food is to this new story.

Can you show us where we can follow you? For example Facebook, Twitter and so on.

I use Twitter most often, and there I'm @robinsloan. I look forwarding to meeting Italian readers there—I don't know much Italian, but I do know how to say "grazie per la lettura"!


INTERVISTA IN ITALIANO

Innanzitutto benvenuto sul mio blog, Robin. Vorresti raccontarci qualcosa di te?


È bello essere qui! Sono uno scrittore di San Francisco, California; Il segreto della libreria sempre aperta è il mio primo romanzo.

Vorresti introdurre brevemente il tuo libro ai lettori del blog?


Si tratta di un mistero e di un'avventura che inizia quando un giovane ragazzo trova un impiego facendo il turno di notte in una libreria aperta 24 ore. Naturalmente, la libreria si rivela molto di più di quello che sembra... infatti, detiene un segreto di circa 500 anni - pressoché vecchio quanto i libri stessi.

Ho letto il tuo libro e mi è piaciuto molto (QUI la mia recensione), in particolare il miscuglio che hai creato tra elementi tecnologici e libri, due mondi completamente diversi. Quindi, come è nata questa idea?

La verità è che è semplicemente il mio mondo: mi piace la tecnologia, ma mi piacciono anche i libri - quelli reali, quelli stampati. Non sono particolarmente convinto, tuttavia, che siano addirittura "mondi differenti". Tanto più studio l'antica storia dell'editoria, tanto più familiare mi sembra; difatti, penso che l'Italia del 1500 sia un po' come la Silicon Valley di oggi. Quasi inquietante quindi. E se studiate quel luogo e quel momento, capite che i libri stessi sono una forma di tecnologia. Lo sono sempre stato. Dunque, è tutto un unico mondo, un'unica storia che è stata dispiegata per (almeno) 500 anni.

Il protagonista è Clay, un ragazzo determinato che cerca sempre di raggiungere i suoi obiettivi. Quindi, quanto di te hai inserito in lui?


Io e Clay non siamo affatto la stessa persona, ma la sua voce è sicuramente la mia. Penso che se voi tornaste indietro a leggere vecchi post che ho scritto sul blog nel 2007 circa, troverete un modo di dire le cose molto simile a quello di Clay nel libro.


Ci sono molti personaggi nei libro, i quali sono tutti ben caratterizzati. Quale preferisci e perchè?

Oh, non ho alcun dubbio: Kat è quella che mi piace di più. Qui a San Francisco, ho lavorato con così tante donne designer e ingegnere molto impressionanti, e ancora adesso, in qualche modo, questo archetipo è pressoché inesistente nella narrativa. Non riuscivo a capire il perché... e alla fine ha iniziato a farmi diventare piuttosto arrabbiato... così ho deciso di mettere le cose a posto con Kat.

Dato che nel libro ci sono molti riferimenti tecnologici, mi piacerebbe sapere cose pensi degli ebook. Sono meglio della carta? E, un giorno, potranno sostituirla?

Non penso che gli ebook siano migliori della carta; però, non penso neanche che i libri di carta siano migliori  degli ebook. Sono entrambi buoni, ma per scopi differenti. Per esempio, mi piace il fatto che i libri di carta occupino spazio nella mia libreria; che possano "ricordarmi" quasi della loro esistenza, e mi invoglino a prenderli - anche se sono dall'altra parte della stanza. D'altra parte però, quando viaggio, non mi porto mai e poi mai libri pesanti. Invece, mi porto il tablet nel quale ho caricato gli ebook. Per me - e sospetto che anche per altri sia così - questi due modi di leggere non competono tra loro. Ma sono complementari.

Hai mai pensato che inserendo elementi tecnologici nel libro, alcuni lettori avrebbero potuto non apprezzarlo?

Oh, decisamente - e so che questo libro non è per tutti. Ma scrivevo il tipo di libro che io stesso volevo leggere. Sono un grandissimo fan dei libri che provano a catturare il momento istantaneamente, e non penso che si possa fare senza scrivere di tecnologia. ( Per ulteriori esempi di questo tipo di libri - che io adoro in assoluto - raccomando gli ultimi tre romanzi di William Gibson.)

Quali sono i tuoi piani futuri? Stai già scrivendo un nuovo libro?

Sì, sto lavorando a un nuovo libro. Non posso dire ancora molto, ma è una cosa che potrebbe essere interessante: sono messe in risalto le caratteristiche del cibo e del vino. Potreste metterla così: quello che i libri sono per Il segreto della libreria sempre aperta, il cibo lo è per questa nuova storia.

Puoi mostrarci dove possiamo seguirti? Ad esempio Facebook, Twitter e così via.

Uso molto spesso Twitter, nel quale potete trovarmi con il nome @robinsloan. Non vedo l'ora di incontrare lì dei lettori italiani - non conosco molto l'italiano, però so come dire "grazie per la lettura"!

Ed eccoci arrivati alla fine di questa intervista! Voi lo avete letto il suo libro? Cosa ne pensate?

domenica 7 luglio 2013

La casa in Wood Street - Matteo Zapparelli


Titolo La casa in Wood Street
Titolo originale La casa in Wood Street
Autore Matteo Zapparelli
Edito /
Prezzo 0,00€ (QUI download epub/mobi)
Pagine 18
Genere Racconto horror

TRAMA
Due fratelli, una sperduta cittadina nel cuore degli States, una vecchia casa abbandonata e un antico, terribile segreto. Ci sono cose che non dovrebbero mai essere destate...

RECENSIONE DI EHRNAIDER
Torno con una recensione veloce riguardante un racconto breve. Lo stesso autore me lo ha proposto, visto che il suo romanzo, Corner's Church (QUI la mia recensione), mi aveva davvero colpito.
Il racconto si può scaricare gratuitamente dal sito dell'autore; quindi se volete prima conoscere il suo stile, leggete questo e non ve ne pentirete!
Ci troviamo davanti a un testo diviso in tre parti: Fratelli, La vecchia casa e L'incubo. Tre parti brevi, ma fondamentali.
Nella prima, ci vengono presentati gli unici due personaggi della storia.
I protagonisti sono appunto due fratelli. Il più grande, Patrick, e il più piccolo, Mat. Tutto il racconto è vissuto dal punto di vista di Patrick, per il semplice fatto che è lui quello curioso, è lui quello che non ascolta il fratello ed è lui quello che vive l'incubo.
Mat è il minore dei due ed è quello meno ascoltato. Lui deve ascoltare Patrick perchè è il maggiore, ma non viceversa. Un ragazzo curioso, ma che si trattiene dalla tentazione.
Niente male l'ambientazione, vista nella seconda e terza parte del racconto. 
La principale ovviamente è la casa in Wood Street. Una dimora antica, enorme, vistosa e isolata da tutti. Una casa vuota, un luogo che all'apparenza sembra abbandonato. Ma quando la porta d'ingresso viene aperta, l'interno è qualcosa di inaspettato.
Come nel suo romanzo, l'atmosfera è tetra, ricca di paura e terrificante.
Il racconto è davvero breve, neanche venti pagine, e lo si legge in pochi minuti. Si vede lo stampo dell'autore: le idee ci sono, lo stile anche.
Peccato sia così corto: penso che, se sviluppato, potrebbe diventare un horror davvero affascinante.
Il finale spiazza il lettore, che rimane senza parole.
Una conclusione che si ferma sul più bello: quando si arriva ormai nel momento di spannung, il testo non prosegue e si legge la parola FINE. 
Un racconto breve, che richiede pochi minuti e che vi farà capire lo stile e la bravura di questo giovane autore.

VOTO FINALE

venerdì 5 luglio 2013

Novità Butterfly edizioni in libreria

Ciao a tutti, followers vecchi e nuovi del blog! Oggi volevo mostrarvi due novità in casa Butterfly che saranno presto disponibili! Partiamo subito!

Titolo Il gioco dei ricordi
Pagine 240
Prezzo 14,00 €
Genere Romanzo
In libreria da 
luglio 2013
TRAMA
Dopo il dolore causato dalla fine della sua storia con Gabriel, Ayleen ha finalmente ricominciato ad amare: si tratta di un ragazzo misterioso del quale non conosce neppure il nome, ma le è bastato sedere al suo fianco sulla riva del lago per capire che il suo posto è dov’è lui. Ma perché ha la sensazione di potersi fidare ciecamente di un uomo del quale non sa nulla mentre Tamara, la sua migliore amica, le intima di stare alla larga da lui? E se di giorno i dubbi la tormentano, la notte porta con sé incubi dai quali si risveglia immemore con un solo nome a fior di labbra: “Nathan”. Gabriel e Nathan, il Bene e il Male e, nel mezzo, una maledizione che attraversa i secoli.
Dalla Roma degli intrighi al naufragio del Titanic passando attraverso il Quattrocento di Caterina Sforza, Ayleen viaggerà nella Storia per compiere la scelta più dolorosa, e capirà che il segreto dell’amore riposa nel tempo che scorre sulle cose, travolgendole. Perché l’amore, esattamente come il tempo, non può essere misurato che da un metro soltanto: l’eterno.

QUI lo potete trovare in prevendita scontata con spese di spedizioni gratuite!

Titolo Sabbie mobili
Pagine 128
Prezzo 11,00 €
Genere Romanzo
In libreria da 
luglio 2013
TRAMA
Il primo ricordo che Chiara conserva di suo padre è un canotto verde e azzurro, una giornata al mare, la paura e l’emozione dell’imparare a nuotare; sullo sfondo, come in una fotografia, il volto austero di sua madre. Molti anni dopo, Chiara è su un treno per Trieste, adesso che la scoperta della sua sterilità, la depressione e i tradimenti hanno distrutto il matrimonio con Marco e che tutta la sua vita si è accartocciata come un foglio vecchio. E lì, sul treno, Chiara lascia scorrere i ricordi come un film dietro il finestrino per poi ritrovare, tra di essi, l’atroce verità che le ha cambiato la vita.
Sabbie mobili è la fotografia di un’assenza, il ritratto in chiaroscuro di due madri mancate e di un amore segreto. La scrittura vellutata di Rita Parisi sa accarezzare con delicatezza temi scottanti come la sterilità e la depressione ed è, al tempo stesso, il fil rouge che lega i destini dei protagonisti nel loro fatale rincontrarsi e perdersi nel tempo.

QUI lo potete trovare in prevendita scontata con spese di spedizione gratuite!

mercoledì 3 luglio 2013

Corner's Church - Matteo Zapparelli


Titolo Corner's Church
Titolo originale Corner's Church
Autore Matteo Zapparelli
Edito Narcissus Self-Publishing
Prezzo 2,49 € (ebook)
Pagine 184
Genere Thriller / Horror

TRAMA
Alex Snyder, detto il Biondo, è un agente federale la cui unica ossessione è quella di trovare e ammazzare con le proprie mani un pericoloso serial killer, soprannominato Serpe, che ha ucciso il suo più caro amico e collega Bob.
Il Biondo è un uomo malato, al quale un grave tumore al cervello ha concesso al massimo un paio d'anni. La sua vita non ha più alcun valore. Pur di trovare Serpe è disposto a tutto, scendendo a qualsiasi compromesso.
Seguendo le tracce dell'assassino il Biondo giunge a Corner's Church, una minuscola cittadina del Colorado, dove stringe un patto con il vicesceriffo Benson, un uomo arrivista e svogliato, il cui unico interesse è concludere la carriera in bellezza. Tenendo nascosto il caso all'FBI, Benson spera di prendersi tutti i meriti, lasciando al Biondo la sua personale vendetta.
E' un gioco perverso, quello di Serpe, ma è un gioco nel quale solo il Biondo è protagonista...

RECENSIONE DI EHRNAIDER
Torno nuovamente con il mio genere, il thriller. Questa volta però, a differenza del precedente libro recensito, il romanzo mi ha davvero sorpreso e l'ho divorato in meno di 24 ore. Grazie alla collaborazione con il gruppo Il libro del Martedì, nata da pochissimo, ho avuto la possibilità di leggerlo e voglio quindi ringraziarli.

Avevo già visto in giro per i blog questo libro, la prima volta su Il libro che pulsa, quello della mia amica Lucrezia. Visto che mi fido sempre del suo parere, letta la sua recensione positiva ho subito aggiunto il romanzo alla wishlist.
Le mie aspettative erano quindi salite alle stelle. Ma con immenso piacere, posso dire che non sono state deluse.
Corner's Church parte con un inizio davvero interessante, che fa entrare subito il lettore all'interno del libro e lo inserisce nella sua atmosfera macabra.

"Notte da lupi, questa.
La pioggia scende gelida e impietosa da un cielo più nero della pece. Non c'è luna a rischiarare l'infinita striscia d'asfalto dell'interstatale 25, sui cui lati svettano alti pini, stretti gli uni agli altri come bambini spaventati dal baluginare dei lampi e dal rombo feroce dei tuoni."

Fin da subito quindi, veniamo catturati dal libro.
Il problema principale è che non vi è via d'uscita: una volta iniziata la lettura, il lettore non può più tirarsi indietro e sente il bisogno di finirla. Vuole leggere la parola FINE.
Analizziamo per primo l'aspetto personaggi.
Alex Snyder, detto il Biondo, è il nostro protagonista. Alex è un agente federale, malato di un cancro celebrale incurabile, che si occupa da tempo di un pericoloso serial killer, Serpe, che ha ucciso ben 9 vittime innocenti, tutte donne, tranne una: Bob.
Bob era il suo fidato collega, era l'unico vero amico che aveva ed era colui che stava per scoprire l'identità di Serpe. Sembra che proprio per questo motivo, quest'ultimo lo uccide.
Serpe è il personaggio migliore in assoluto. Chiamato così perché "come un serpente riusciva sempre a sfuggire".  Da Claire, una ragazza che cambierà per sempre il nostro protagonista, viene definito come "Uno a cui piace intrufolarsi in casa, rapire una donna e poi ammazzarla per puro divertimento". Questo è Serpe: uno psyco-killer, una specie di ghostface, una persona che uccide senza motivo.
Davvero ben fatto è l'aspetto dell'ambientazione.
Essendo soltanto una, l'autore ha avuto la possibilità di concentrarsi solo su di questa, riempirla di dettagli e riuscendo a creare un vero e proprio quartiere immerso nel terrore. 
Corner's Church si presenta come una piccola cittadina americana, quella tipica dei film horror, circondata da un quiete strana che sta per terminare.
Dopo il primo omicidio, l'atmosfera cambia radicalmente: la gente impazzisce e il terrore prende il sopravvento. Anche il clima sembra essere partecipe: quasi sempre il cielo è ricoperto di nuvole che, ogni tanto, causano delle vere e proprie tempeste. Che dire, se non PERFETTO!
Una lettura piacevole e scorrevole, che risucchia completamente il lettore, lo avvolge in un vortice di eventi e non lo libera più. Purtroppo però, non tutti gli aspetti sono perfetti.
Non mi è piaciuta la scelta della storia d'amore perché in un horror penso che non sia utile. Verso la fine acquista anche più importanza e questa è una cosa che non ho completamente apprezzato.
Poi, ogni tanto, alcuni fatti erano abbastanza prevedibili, ma questo credo sia perché ormai ho letto tantissimi thriller.
Si arriva poi, con il cuore martellante, alla parte che il lettore desidera leggere più di ogni altra cosa, ossia il finale.
Una conclusione a sorpresa, che può essere intuita soltanto se si presta molta attenzione a tutti i dettagli che vengono forniti nel corso delle indagini. Intuita o no, non ha importanza perché in ogni caso sorprenderà in modo positivo il lettore, lasciandolo a bocca aperta e impartendogli una bellissima morale.
Corner's Church quindi è un thriller particolare, diverso dal solito, simile a un film horror. È un libro che si attaccherà a voi e non vi lascerà più. Se non amate delle scene un po' forti, allora forse non fa per voi, ma se, come me, amate l'horror, allora leggetelo e lasciate che vi porti all'interno di un vero e proprio incubo.

«[...] Chi è quell'uomo? Per cosa lo state cercando?»
Brutta domanda. Brutta risposta.
«Non conosco il suo nome.» risponde il Biondo. «Nessuno all'FBI lo sa. A dire il vero, non sappiamo nemmeno che faccia abbia.»
[...]
«E, per quanto riguarda cos'ha fatto...», aggiunge il Biondo, «semplice. Ha ucciso e fatto a pezzi nove donne. E un federale.»

VOTO FINALE

lunedì 1 luglio 2013

Shift - Em Bailey


Titolo Shift
Titolo originale Shift
Autore Em Bailey
Edito Electric Monkey
Prezzo 6,99 £
Pagine 320
Genere Thriller

TRAMA (tradotta da me)
Olive non è pazza - sebbene abbia avuto un incidente l'anno scorso e abbia passato quel periodo nel reparto psichiatrico, lei adesso sta prendendo le sue medicine e sta alla larga dalla massa coinvolta in prodotti tossici. Ma quando salta fuori la nuova ragazza Miranda, Olive sa che c'è qualcosa di molto pericoloso in lei, anche se nessun altro sembra accorgersene. Ma chi crederà a lei, quando chiunque probabilmente pensa che sia pazza? Così è, tutti lo pensano tranne la sua migliore amica, Ami, la quale è disapprovata dalla madre di Olive per qualche strano motivo. Ma niente è quello che sembra in questo thriller di pagine che girano e ci sono colpi di scena e risvolti che non potete prevedere.

RECENSIONE DI EHRNAIDER
Ritorno finalmente su uno dei miei generi, il thriller, anche se non posso dire che questo libro mi abbia entusiasmato.
Ho visto per la prima volta Shift su internet e appena letta la trama le mie aspettative sono salite fino al cielo. Letto poi l'incipit, ho deciso che avrei letto questo libro.
Shift parte con un inizio mozzafiato.

"There were two things everyone knew about Miranda Vaile before she'd even started at our school. The first was that she had no parents - they were dead. And the second? They were dead because Miranda had killed them."

Già dalle prime righe il lettore entra all'interno del libro e si immagina di trovarsi davanti a una storia che presenta, tra tutti i personaggi, una ragazza particolare, pazza forse, una psycho-killer. Questo purtroppo non c'è, ma è solo un illusione che ci si crea.
Facciamo comunque un passo alla volta e partiamo quindi analizzando l'aspetto personaggi, che, devo dire, non mi ha particolarmente colpito.

La nostra protagonista è Olive. Olive si mostra come una ragazza intelligente, diffidente e che sembra notare qualcosa di strano in Miranda. Purtroppo però, da circa metà libro, Olive sembra diventare un'altra persona: non usa più la sua testa ma agisce di istinto e sembra essere attirata dalla strana ragazza.
Personaggio invece un po' più interessante è la migliore amica di Olive, Ami. Ami è una ragazza molto simile a Olive, sia di aspetto sia di carattere. Si scopriranno poi alcune cose davvero interessanti riguardanti questa ragazza, delle cose che la rendono un personaggio davvero particolare.
C'è poi Lachlan, uno dei ragazzi della classe di Olive. Buona l'idea di base dell'autrice, ma non l'ha saputa rendere bene: poteva ricoprire un ruolo molto più importante questo ragazzo, invece è stato molto tralasciato e a volte ci dimentichiamo di lui.
Miglior personaggio è sicuramente Miranda Vaile. Miranda è una ragazza semplice e carina. Sembra però essere circondata da un'aura malvagia, che però nessuno sembra notare. Quando qualcosa di strano succede, lei è nei paraggi.
"Ma è davvero lei la causa di tutto questo?" questa è la domanda che il lettore spesso si chiede mentre legge il libro e che trova risposta solo alla fine di quest'ultimo.
Aspetto interessante è quello riguardante l'ambientazione.
Possiamo dividerle in due grandi gruppi: fatte bene e fatte male. In alcune l'autrice dedica delle vere e proprie descrizioni, mentre in altre troviamo pochissimi dettagli e sta a noi comporle.
Quella sicuramente più affascinante è la casa di Miranda. Già dal giardino, notiamo come l'ambiente sia tetro, scuro e circondato da un'aura negativa, malvagia. L'interno invece sembra l'esatto opposto: c'è molta luce e tutte le cose sembrano essere in perfetto ordine. L'abitazione è molto grande e scopriremo presto parti particolari.
Una lettura semplice e scorrevole, sempre intrigante e che di conseguenza non annoia il lettore.
Devo dire che io l'ho trovato un semplice thriller con veri e propri momenti di suspense, ma non vi è affatto il tratto psicologico.
La scelta dell'introduzione era molto interessante, ma l'autrice si è fatta del male da sola perché smentisce tutto nella riga successiva, dicendo: "When these rumors started spreading [...]". Infatti l'autrice le definisce "voci di corridoio" (rumors) e questo rende il tutto non più verità, ma dubbio. Una scelta che non ho apprezzato.
Si arriva poi al finaleUna conclusione interessante, che presenta alcuni colpi di scena e alcune rivelazioni: potrebbe essere definito un finale a sorpresa, anche se in realtà il lettore può intuirlo (almeno in parte) già verso la metà del libro.
Le ultime pagine mi hanno lasciato un po' l'amaro in bocca, in quanto sembra che l'autrice si sia lasciata le porte aperte per un eventuale seguito.
Lo consiglio? Sì, se non si hanno troppe pretese. Un libro carino, ma nulla di eccezionale: una lettura semplice, anche l'inglese lo è: non ci sono termini difficili, non c'è slang e la trama non presenta un intreccio difficile da seguire. Se siete alle prime armi con i libri in inglese, questo potrebbe essere una scelta!

"Miranda was frowning at me. 'I asked you a question. Are you jealous of me?' I laughed. 'Of course I am! Who wouldn't be?' Miranda smiled, satisfied."

"It was the voice we'd all heard coming from outside the door. Miss Falippi's voice. But now it was coming from Miranda's mouth. The nausea rose up through me."

VOTO FINALE