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lunedì 23 dicembre 2013

Una piccola libreria di San Francisco - Robin Sloan

Ciao a tutti, followers e non del blog! Le vacanze sono finalmente arrivate e il Natale si avvicina sempre di più. Comunque, oggi voglio lasciarvi il mio pensiero sul prequel del libro "Il segreto della libreria sempre aperta" (QUI la mia recensione), che potete scaricare gratuitamente da QUI.
Un saluto e a presto.


Titolo Una piccola libreria di San Francisco
Titolo originale Ajax Penumbra 1969
Autore Robin Sloan
Edito Corbaccio
Prezzo -
Pagine 78
Genere Racconto breve

Da Robin Sloan, autore de "Il segreto della libreria sempre aperta", la storia del primo viaggio a San Francisco del libraio più eccentrico di tutti i tempi, Ajax Penumbra e del suo «colpo di fulmine» con il negozio più incredibile di tutta la città…

TRAMA
Agosto 1969: le strade di San Francisco risuonano della musica dei Led Zeppelin e Marvin Gaye. E dei martelli pneumatici: un futuristico grattacielo a piramide sta prendendo forma pochi isolati dopo la libreria City Lights e un tunnel sotterraneo viene scavato nella baia. Intanto, a sud della città i frutteti cedono il posto a complessi industriali basati sul silicone. Ma il giovane Ajax Penumbra non è arrivato a San Francisco per ascoltare i Led Zeppelin o per restare abbagliato dalla nuova era tecnologica che si sta aprendo. Sta cercando un libro, l’unica copia residua del «Techne Tycheon», un misterioso volume che ha fatto la fortuna e la rovina di chi ha avuto la ventura di possederlo. L’ultima notizia risale a cent’anni prima, quando il prezioso libro era stato avvistato proprio a San Francisco, dove, con poche possibilità di successo, Ajax Penumbra viene inviato dalla sua università con la missione di rintracciare e acquistare il volume per la biblioteca dell’università. Dopo settimane di ricerche indefesse, Penumbra non ha fatto il minimo progresso, fino a quando, una notte, non incappa nella Libreria sempre aperta. E qui un mondo intero gli si spalanca davanti…

RECENSIONE DI EHRNAIDER
Quest'estate ero rimasto piacevolmente colpito dal romanzo di esordio di Robin Sloan e mi sarebbe piaciuto leggere qualcos'altro di suo. Pochi giorni fa, mi sono trovato davanti questo prequel a cui non ho saputo dire di no. Peccato che, a mio parere, l'autore non abbia giocato bene le sue carte.

Fin da subito notiamo che il protagonista è cambiato, e viviamo la storia dal punto di vista di Ajax Penumbra, futuro proprietario della Libreria sempre aperta.
Ajax, in questo prequel, è un ragazzo deciso e pronto ad affrontare qualsiasi cosa, pur di riuscire, in qualche modo, a mettere le mani sull'unica copia rimasta del «Techne Tycheon», un volume che vuole assolutamente.
Sa che le possibilità di trovarlo sono pochissime, in quante le ultime notizie sulla posizione del libro risalgono circa a un secolo prima, ma non demorde, ed è sicuro che riuscirà a trovarlo.
Nel corso della sua avventura, Penumbra verrà aiutato dal commesso attuale della libreria, Marcus Corvina, e da Mohammed Al-Asmari, che incontra casualmente.

"Il mare di capelloni si divide a metà e ne esce, con la pelata tirata a specchio e alto meno di uno e cinquanta, nient’altri che Mohammed Al-Asmari. Occhiali rotondi sul naso adunco. Cappottino attillato, nero e lucido, con un elegante colletto alla coreana."

Pur essendo un personaggio secondario, si nota una certa cura, da parte dell'autore, nel presentarlo e nel gestirlo; caratteristica che ho molto apprezzato.
Non mi hanno particolarmente entusiasmato le ambientazioni.
Quando si parla di città californiane, le mie aspettative salgono alle stelle; spesso e volentieri, difatti, ne resto deluso, proprio come in questo caso.
Qui, però, il problema non sta tanto nelle descrizioni o nel non avere introdotto nessun elemento vero della città (anzi, ne vengono citati diversi, come il famoso Golden Gate Bridge), ma nel fatto che non vi siano 'indizi' che portino a pensare che ci troviamo in una San Francisco del 1969.
Appena letta la trama, avevo apprezzato molto l'idea di ambientare questo prequel diverso tempo prima rispetto al Segreto della libreria sempre aperta, però, a mio parere, l'autore non riesce ben a gestire questa situazione e il lettore si trova, dunque, a immaginare la San Francisco attuale, e non quella degli anni '60.
Anche la lettura, di conseguenza, ne risente.
Il ritmo non è mai incalzante, e il lettore fa sempre molta fatica ad arrivare in fondo alla pagina.
I fatti narrati spesso non risultano particolarmente interessanti, rendendo molto pesanti alcune parti. I personaggi perdono molto tempo a parlare e a discutere di questioni inutili, che non c'entrano niente con il filone principale, togliendo utile spazio a eventi più interessanti che l'autore avrebbe potuto inserire.
Solo verso il finale, si nota un miglioramento.
Quando finalmente i personaggi cominciano ad agire concretamente, la lettura inizia a prendere un ritmo migliore, risultando più leggera.
La conclusione è completamente aperta, e lascia il lettore con la voglia di leggere il romanzo d'esordio di Sloan, che presenta il vero e proprio finale.
Un prequel poco riuscito, che dà pochissime informazioni nuove e che non saprei se consigliare di leggerlo prima di aver letto 'Il segreto della libreria sempre aperta', romanzo di un altro livello rispetto a questo breve racconto.

VOTO FINALE

venerdì 12 luglio 2013

INTERVISTA A: Robin Sloan

Ciao a tutti, ragazze e ragazzi! Ho avuto la possibilità di porre qualche domanda all'autore de "Il segreto della libreria sempre aperta", ossia Robin Sloan, che ha gentilmente accettato di rispondere. Innanzitutto vediamo più da vicino il suo romanzo di esordio.

Schiacciate QUI se volete leggere la trama del libro o acquistarlo
Schiacciate QUI per leggere la mia recensione
INTERVISTA IN INGLESE

First of all welcome to my blog, Robin. Would you like to tell us a little about yourself?


It's good to be here! I'm a writer in San Francisco, California; Il Segreto della Libreria Sempre Aperta is my first novel.

Would you like to introduce briefly your book to blog readers?


It's a mystery and an adventure that begins when a young man finds a job working the night shift at a 24-hour bookstore. Of course, the bookstore turns out to be much more than it appears… in fact, it holds a secret nearly 500 years old—almost as old as books themselves.

I've read your book and I've really liked it (HERE my review), in particular the mixture you've created of hi-tech elements and books, two completely  different worlds. So, how was this idea born?

The truth is, that's simply my world: I love technology, but I also love books—the real, printed kind. I'm not particularly convinced they're even "different worlds," though. The more I've studied the early history of publishing, the more familiar it seems; in fact, I think Italy circa 1500 was a lot like Silicon Valley today. Almost eerily so. And if you study that place and that time, you realize that books themselves are a form of technology. They always have been. So it's all one world, one story: one that's been unfolding for (at least) 500 years.

The main character is Clay, a determined guy who always tries to achieve his goals. So, how much of yourself did you put into him?

Clay and I aren't totally the same person, but his voice is definitely mine. I think if you go back and read old blog posts I wrote on the internet around 2007 or so, you'll find a way of saying things that's very similar to Clay's in this book.

There are a lot of characters in the book, all of whom are well-characterized. Which one do you prefer and why?

Oh, no question: I like Kat the best. Here in San Francisco, I have worked with so many super-impressive female designers and engineers, and yet somehow that archetype is almost entirely absent in fiction. I couldn't understand why… and eventually it started to make me pretty angry… so I decided to set things straight with Kat.

Since in the book there are plenty of technological references, I would like to know what you think about e-books. Are they better than paper? And, one day, will they be able to replace it?

I don't think e-books are better than paper; but I don't think paper books are better than e-books, either. They're both good for different things. For instance, I like the fact that the paper books on my shelf take up space; that they can "remind me" that they exist, and entice me to pick them up—even from across the room. E-books can't really do that; they disappear too easily. But on the other hand, when I travel, I never ever carry heavy books anymore. Instead, I take a tablet loaded with e-books. For me—and I suspect for many others as well—these two formats don't actually compete much. Instead, they're very complementary.

Have you ever thought that inserting hi-tech elements in the book, some readers couldn't appreciate it?


Oh definitely—and I know this book isn't for everyone. But I was writing the kind of book I wanted to read myself. I'm a huge fan of books that try to capture this moment right now, and I don't think you can do that without writing about technology. (For more examples of that kind of right-now book—the kind I love most—I recommend William Gibson's latest three novels.)

What are your future plans? Are you already writing a new book?

Yes, I'm working on a new book! I can't say too much about it yet, but here's one thing that might be interesting: it prominently features food and wine. I guess you could put it this way: what books are to Il Segreto della Libreria Sempre Aperta, food is to this new story.

Can you show us where we can follow you? For example Facebook, Twitter and so on.

I use Twitter most often, and there I'm @robinsloan. I look forwarding to meeting Italian readers there—I don't know much Italian, but I do know how to say "grazie per la lettura"!


INTERVISTA IN ITALIANO

Innanzitutto benvenuto sul mio blog, Robin. Vorresti raccontarci qualcosa di te?


È bello essere qui! Sono uno scrittore di San Francisco, California; Il segreto della libreria sempre aperta è il mio primo romanzo.

Vorresti introdurre brevemente il tuo libro ai lettori del blog?


Si tratta di un mistero e di un'avventura che inizia quando un giovane ragazzo trova un impiego facendo il turno di notte in una libreria aperta 24 ore. Naturalmente, la libreria si rivela molto di più di quello che sembra... infatti, detiene un segreto di circa 500 anni - pressoché vecchio quanto i libri stessi.

Ho letto il tuo libro e mi è piaciuto molto (QUI la mia recensione), in particolare il miscuglio che hai creato tra elementi tecnologici e libri, due mondi completamente diversi. Quindi, come è nata questa idea?

La verità è che è semplicemente il mio mondo: mi piace la tecnologia, ma mi piacciono anche i libri - quelli reali, quelli stampati. Non sono particolarmente convinto, tuttavia, che siano addirittura "mondi differenti". Tanto più studio l'antica storia dell'editoria, tanto più familiare mi sembra; difatti, penso che l'Italia del 1500 sia un po' come la Silicon Valley di oggi. Quasi inquietante quindi. E se studiate quel luogo e quel momento, capite che i libri stessi sono una forma di tecnologia. Lo sono sempre stato. Dunque, è tutto un unico mondo, un'unica storia che è stata dispiegata per (almeno) 500 anni.

Il protagonista è Clay, un ragazzo determinato che cerca sempre di raggiungere i suoi obiettivi. Quindi, quanto di te hai inserito in lui?


Io e Clay non siamo affatto la stessa persona, ma la sua voce è sicuramente la mia. Penso che se voi tornaste indietro a leggere vecchi post che ho scritto sul blog nel 2007 circa, troverete un modo di dire le cose molto simile a quello di Clay nel libro.


Ci sono molti personaggi nei libro, i quali sono tutti ben caratterizzati. Quale preferisci e perchè?

Oh, non ho alcun dubbio: Kat è quella che mi piace di più. Qui a San Francisco, ho lavorato con così tante donne designer e ingegnere molto impressionanti, e ancora adesso, in qualche modo, questo archetipo è pressoché inesistente nella narrativa. Non riuscivo a capire il perché... e alla fine ha iniziato a farmi diventare piuttosto arrabbiato... così ho deciso di mettere le cose a posto con Kat.

Dato che nel libro ci sono molti riferimenti tecnologici, mi piacerebbe sapere cose pensi degli ebook. Sono meglio della carta? E, un giorno, potranno sostituirla?

Non penso che gli ebook siano migliori della carta; però, non penso neanche che i libri di carta siano migliori  degli ebook. Sono entrambi buoni, ma per scopi differenti. Per esempio, mi piace il fatto che i libri di carta occupino spazio nella mia libreria; che possano "ricordarmi" quasi della loro esistenza, e mi invoglino a prenderli - anche se sono dall'altra parte della stanza. D'altra parte però, quando viaggio, non mi porto mai e poi mai libri pesanti. Invece, mi porto il tablet nel quale ho caricato gli ebook. Per me - e sospetto che anche per altri sia così - questi due modi di leggere non competono tra loro. Ma sono complementari.

Hai mai pensato che inserendo elementi tecnologici nel libro, alcuni lettori avrebbero potuto non apprezzarlo?

Oh, decisamente - e so che questo libro non è per tutti. Ma scrivevo il tipo di libro che io stesso volevo leggere. Sono un grandissimo fan dei libri che provano a catturare il momento istantaneamente, e non penso che si possa fare senza scrivere di tecnologia. ( Per ulteriori esempi di questo tipo di libri - che io adoro in assoluto - raccomando gli ultimi tre romanzi di William Gibson.)

Quali sono i tuoi piani futuri? Stai già scrivendo un nuovo libro?

Sì, sto lavorando a un nuovo libro. Non posso dire ancora molto, ma è una cosa che potrebbe essere interessante: sono messe in risalto le caratteristiche del cibo e del vino. Potreste metterla così: quello che i libri sono per Il segreto della libreria sempre aperta, il cibo lo è per questa nuova storia.

Puoi mostrarci dove possiamo seguirti? Ad esempio Facebook, Twitter e così via.

Uso molto spesso Twitter, nel quale potete trovarmi con il nome @robinsloan. Non vedo l'ora di incontrare lì dei lettori italiani - non conosco molto l'italiano, però so come dire "grazie per la lettura"!

Ed eccoci arrivati alla fine di questa intervista! Voi lo avete letto il suo libro? Cosa ne pensate?

giovedì 27 giugno 2013

Il segreto della libreria sempre aperta - Robin Sloan


Titolo Il segreto della libreria sempre aperta
Titolo originale Mr. Penumbra's 24-Hour Bookstore
Autore Robin Sloan
Edito Corbaccio
Prezzo 16,40 €
Pagine 304
Genere Romanzo / Thriller

TRAMA
La crisi ha centrifugato Clay Jannon fuori dalla sua vita di rampante web designer di San Francisco, e la sua innata curiosità, la sua abilità ad arrampicarsi come una scimmia su per le scale, nonché una fortuita coincidenza l'hanno fatto atterrare sulla soglia di una strana libreria, dove viene immediatamente assunto per il turno... di notte. Ma dopo pochi giorni di lavoro, Clay si rende conto che la libreria è assai più bizzarra di quanto non gli fosse sembrato all'inizio. I clienti sono pochi, ma tornano in continuazione e soprattutto non comprano mai nulla: si limitano a consultare e prendere in prestito antichi volumi collocati su scaffali quasi irraggiungibili. È evidente che il negozio è solo una copertura per qualche attività misteriosa... Clay si butta a capofitto nell'analisi degli strani comportamenti degli avventori e coinvolge in questa ricerca tutti i suoi amici più o meno nerd, più o meno di successo, fra cui una bellissima ragazza, geniaccio di Google... E quando alla fine si decide a confidarsi con il proprietario della libreria, il signor Penumbra, scoprirà che il mistero va ben oltre i confini angusti del negozio in cui lavora... Fra codici misteriosi, società segrete, pergamene antiche e motori di ricerca, Robin Sloan ha cesellato un romanzo d'amore e d'avventura sui libri che lancia una sfida alla nostra curiosità, al nostro desiderio di un'esperienza nuova ed elettrizzante. Un viaggio in quell'universo magico che è una libreria.

RECENSIONE DI EHRNAIDER
Ed eccomi tornato con una recensione di un libro che in questo periodo è molto discusso e criticato: parlo ovviamente del romanzo di esordio di Robin Sloan, autore di cui ho potuto vedere la video-intervista fatta dal gruppo Il libro del martedì (QUI il loro canale YouTube e QUI la video-intervista). Letta la trama, davvero intrigante e piena di idee, il libro è finito immediatamente in wishlist. Voglio quindi ringraziare, prima di cominciare, la casa editrice Corbaccio per la copia che mi ha gentilmente inviato.

Parto analizzando l'aspetto dei personaggi, davvero ben fatti e ben curati.
Il nostro protagonista è il giovane Clay Jannon. Clay è un ragazzo semplice, in cerca di lavoro. È una persona speciale quasi, perché ama sia i libri sia la tecnologia, due mondi completamente distinti. Si troverà davanti a situazioni strane, a volte bizzarre e a volte difficili, e cercherà in tutti i modi di uscirne sano e salvo.
In un incontro casuale, veniamo a conoscenza di Kat, una giovane ragazza che ama il mondo dell'informatica e della programmazione. Sarà proprio lei, che aiuterà il nostro protagonista e che lo accompagnerà per tutta la sua avventura.
Il trio si conclude con la presenza di Neel, amico di Clay. Neel è un ragazzo davvero strano, ma che riesce sempre a far sorridere tutti. Sarà anche lui fondamentale per Clay, in quanto gli fornirà degli aiuti di notevole importanza.
Il mio personaggio preferito in assoluto però è Penumbra, il proprietario della Libreria Sempre Aperta. Penumbra è un anziano molto vivace, che mostra una vera e propria crescita durante il libro. Cresce anche il rapporto che si crea tra lui e il suo dipendente Clay, fino a diventare un rapporto di amicizia. Lui stesso si definisce curioso, una qualità che lo porterà molto lontano, ma allo stesso tempo incerto.
Incredibile è l'aspetto dell'ambientazione. Perché? Perché Robin Sloan ha uno stile molto particolare, con il quale riesce a fornire delle descrizione dettagliatissime che permettono al lettore di crearsi nella testa un'immagine nitida e precisa, e allo scrittore di creare un'atmosfera unica.
A un certo punto mi sembrava di poter sentire l'odore della vecchia carta e della polvere, e di poter toccare quello che mi circondava.

"Possenti travi di legnosi incrociano sul soffitto. Sopra e in mezzo, si intravede uno strato di roccia screziata, spigolosa e irregolare, brillante di cristalli. Le assi continuano lungo l'intera stanza, dividendo lo spazio come in una griglia cartesiana. Dove si incontrano, sono appese lampade potenti che illuminano l'ambiente sottostante.Anche il pavimento è di pietra, levigata e lucida più del vetro. File ordinate di tavolo quadrati in legno, uno davanti all'altro, si snodano fino in fondo. Semplici, dall'aria robusta, con sopra un solo enorme tomo. Tutti i volumi sono neri, alcuni fissati alle scrivanie con spesse catene dello stesso colore."

Una lettura semplice e piacevole, che scorre velocemente, tranne in qualche punto. Interessante la scelta di inserire dei tocchi di suspense, che rendono il libro simile a un thriller.
Ho apprezzato tantissimo la scelta di unire il mondo della tecnologia con quello dei libri, per far risaltare gli aspetti positivi di entrambi. Sembra quasi che la lettura non possa esistere senza la tecnologia e viceversa. Purtroppo però, l'autore ha esagerato; difatti ci sono troppi riferimenti tecnologici specifici, che non vengono compresi da tutti coloro che non lavorano nell'ambito informatico e della programmazione, e che di conseguenza potrebbero portare il lettore ad annoiarsi.
A me, come ho già detto prima, è piaciuta molto questa scelta, ma questo perché io sono a contatto sia con la lettura che con la programmazione.
Interessante l'aspetto del finale. Ben escogitato e per nulla banale: durante le varie spiegazioni, il lettore è molto interessato ed è invogliato a proseguire e finire la lettura.
Anche l'epilogo devo dire che non mi è dispiaciuto. Mostra una situazione diversa, una situazione ristabilita. Non è un vero e proprio happy-ending ed è proprio per questo che mi ha sorpreso.
Un libro davvero interessante: non è proprio quel genere di storia che mi aspettavo da un caso letterario, ma comunque devo dire che mi ha sorpreso in positivo. Una lettura consigliata, magari da fare sotto l'ombrellone.

"Lo è davvero. Provo una leggera pena per il registro, derubato di tutti i suoi segreti in una manciata di minuti da quel turbine di luce e metallo. Una volta i libri erano considerati un esempio di alta tecnologia. Non più, ormai."

VOTO FINALE

venerdì 10 maggio 2013

Novità Corbaccio: Il segreto della libreria sempre aperta

Il segreto della libreria sempre aperta è una storia particolare e travolgente: 
una strana libreria di San Francisco, aperta 24 ore su 24
un libraio molto particolare
un fanatico della tecnologia
un codice millenario da craccare
un autore che arriva direttamente dagli uffici di Twitter

Titolo Il segreto della libreria sempre aperta
Pagine 306
Prezzo 16,40 €
Genere Romanzo
In libreria dal 
23 maggio 2013
TRAMA
La crisi ha centrifugato Clay Jannon fuori dalla sua vita di rampante web designer di San Francisco, e la sua innata curiosità, la sua abilità ad arrampicarsi come una scimmia su per le scale, nonché una fortuita coincidenza l’hanno fatto atterrare sulla soglia di una strana libreria, dove viene immediatamente assunto per il turno... di notte. Ma dopo pochi giorni di lavoro, Clay si rende conto che la libreria è assai più bizzarra di quanto non gli fosse sembrato all’inizio. I clienti sono pochi, ma tornano in continuazione e soprattutto non comprano mai nulla: si limitano a consultare e prendere in prestito antichi volumi collocati su scaffali quasi irraggiungibili. È evidente che il negozio è solo una copertura per qualche attività misteriosa... Clay si butta a capofitto nell’analisi degli strani comportamenti degli avventori e coinvolge in questa ricerca tutti i suoi amici più o meno nerd, più o meno di successo, fra cui una bellissima ragazza, geniaccio di Google... E quando alla fine si decide a confidarsi con il proprietario della libreria, il signor Penumbra, scoprirà che il mistero va ben oltre i confini angusti del negozio in cui lavora...

L'AUTORE
Robin Sloan, ex manager di Twitter, ha 32 anni e vive a San Francisco. Fan sfegatato delle nuove tecnologie, si trova altrettanto a suo agio nel prestigioso Grolier Club di Manhattan, cenacolo di esperti di libri antichi e rari, drogati di inchiostro e carta. E lo si nota dal suo romanzo d’esordio Il segreto della Libreria Sempre Aperta, una storia in stile Borges in chiave tecnologica.
Subito in classifica negli Stati Uniti, presto verrà pubblicato in tutto il mondo e sarà nelle librerie italiane dal 23 maggio 2013.

Scopri tutto su www.ilsegretodellalibreria.com    
Le regole della libreria del signor Penumbra
Il catalogo dei libri impossibili
Un estratto del libro
Il booktrailer