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sabato 24 ottobre 2015

The Bunker Diary - Kevin Brooks


Titolo The Bunker Diary
Titolo originale -
Autore Kevin Brooks
Edito Penguin
Prezzo: 7,99 £
Pagine 272
Genere Romanzo

TRAMA
Linus, sedici anni, insieme a quattro adulti e una ragazzina di nove, si trova intrappolato in un bunker, uno spazio claustrofobico da cui nessuno può fuggire. Sono stati rapiti da qualcuno che si è presentato loro ogni volta in modo diverso e non sanno perché sono stati scelti. Spiati da decine di telecamere e microfoni perfino in bagno, dovranno trovare un modo per sopravvivere. Bunker Diary è un incubo da vivere sulla propria pelle attraverso le pagine del diario di Linus, in un’escalation di umiliazioni, meccanismi perversi e violenza fisica e psicologica innescati "dall'uomo di sopra".

Parlare di questo libro non è per niente facile. È di certo un romanzo molto strano, particolare, che trafigge il lettore.
L'inizio è completamente coinvolgente e immerge subito in un'atmosfera davvero claustrofobica.

«Lunedì 30 Gennaio
10.00
Ecco quello che so. Mi trovo in uno spazio rettangolare, col soffitto basso, tutto di cemento imbiancato. Largo dodici metri e lungo diciotto, più o meno. C’è un corridoio principale nel mezzo, con un altro più piccolo, perpendicolare, che porta a un ascensore. Lungo quello principale ci sono sei stanzette, tre per lato. Sono tutte uguali, tre per cinque, ciascuna arredata con un letto di ferro, una sedia con lo schienale rigido e un comodino. A un capo del corridoio c’è un bagno, a quello opposto c’è una cucina. Di fronte alla cucina, nel mezzo di uno spazio aperto, ci sono un tavolo rettangolare e sei sedie, tutti di legno. Nei tre angoli dello spazio aperto ci sono dei divani disposti a L.
Non ci sono finestre. Non ci sono porte. L’unica via di entrata o di uscita è l’ascensore.»

Un'introduzione davvero particolare, che mostra subito lo stile dell'autore e come è strutturato l'intero romanzo.
Andiamo con ordine e partiamo dai personaggi, che ho apprezzato abbastanza.
Il protagonista è Linus, un ragazzo di sedici anni che, risvegliatosi, si trova all'interno di questo posto assolutamente raccapricciante e inquietante.

«Vorrei un dizionario, comunque. Un dizionario contiene tutti i libri scritti finora, e tutti i libri che verranno scritti.»

Con lo scorrere delle pagine, Linus verrà raggiunto da altre cinque persone.
Jenny, una bambina di nove anni, con la quale Linus, e anche il lettore, legherà fin da subito; Anja, che non mi è piaciuta più di tanto; Fred, personaggio molto interessante, ben fatto; Bird, invece, è un po' come Anja, nulla di particolare, anzi a volte l'ho proprio odiato; ultimo ma non ultimo, Russell Lansing, di cui scopriremo molto sul suo conto. Personaggio decisamente completo, che troviamo modo di apprezzare.
Ognuno ha la sua storia alle spalle, dettagliata, pensata dall'autore. Non tutti, tuttavia, riescono a colpirci, specialmente per i loro atteggiamenti senza senso.
Il personaggio più inquietante resta il "rapitore", il pazzo, colui che ha portato giù le sei persone con il solo intento di torturarle. Non mi è piaciuto affatto, però, il fatto che Kevin Brooks non abbia voluto dirci NIENTE riguardo quest'uomo. E anche se questo lo sapevo già, dato che più di una recensione evidenziava proprio questo aspetto, non ho potuto fare altro se non rimanerne deluso. Era d'obbligo, secondo me, almeno fornire le motivazioni di tali gesti, se l'identità di tale folle era troppo. Ma il non fornire nessun tipo di dettaglio mi è sembrato semplicemente un modo, da parte dell'autore, di evitare completamente una questione piuttosto importante e complessa dell'intero romanzo: "non puoi lanciare una pietra e poi nascondere la mano".

«Perché ci sta facendo tutto questo, Linus? Perché è così cattivo?
Non lo so. Forse alcune persone sono semplicemente così, credo. Ad alcuni piace essere cattivi.»

Le ambientazioni sono sicuramente la caratteristica di questo libro.
Questa struttura, bassa, bianca, claustrofobica e raccapricciante, è presente per l'intero romanzo. Ogni azione è ripresa da delle videocamere, presenti in tutte le camere, anche nel bagno. Si viene visionati ovunque e in qualsiasi momento, e non si ha nessuna via di uscita.
L'atmosfera è sicuramente molto particolare, questa sensazione di chiuso, di non avere nessuna via di uscita cresce sempre di più all'interno del lettore. Ansia e terrore sono solo alcune delle emozioni provate durante questa lettura, a tratti davvero sconvolgente.
La trama è davvero unica, strana, ben sviluppata, fatta eccezione per l'identità del "rapitore".
Il ritmo non è particolarmente veloce, però la lettura risulta essere sempre molto interessante, coinvolgente e mai noiosa. È un libro che si può leggere anche in un solo giorno, proprio perché cattura e imprigiona il lettore all'interno della storia, facendogli provare le stesse sensazioni del protagonista.
Direi di passare a parlare del finale, che mi è piaciuto tantissimo, ma per farlo, devo fare qualche spoiler, quindi se non avete letto il libro, vi consiglio di saltare e leggere le ultime righe.
(*SPOILER* La conclusione è a dir poco perfetta per il libro, e non posso negare che mi ha subito fatto venire in mente "An Imperial Affliction", libro inventato da John Green in "Colpa delle Stelle", dove capiamo che la protagonista muore "in the middle of a sentence". In questo romanzo di Brooks avviene proprio lo stesso ed è assolutamente fenomenale.)
Dopo la conclusione, ripeto, avrei dedicato qualche pagina sul "rapitore", svelando la sua identità e anche i motivi che lo avevano portato a catturare proprio questi sei soggetti. Forse non c'è un vero motivo, forse è semplicemente uno psicopatico ma, a mio parere, Brooks doveva comunque formalizzarlo per iscritto e non farlo presumere al lettore.
"The Bunker Diary" è comunque un titolo particolare, strano, agghiacciante. Anche se è spesso visto come libro per ragazzi, sono convinto che possa essere letto da chiunque. Le tematiche affrontate sono tante e il romanzo in sé devasta completamente il lettore. Libro che, tolto il difetto circa il "rapitore", merita di essere letto.

VOTO FINALE

martedì 4 agosto 2015

Prodigy - Marie Lu

Ciao a tutti, ragazze e ragazzi.
Oggi vi parlo di un libro che volevo leggere da tempo, da cui mi aspettavo tanto, che mi è piaciuto, ma un po' meno del primo.
Ringrazio la Piemme per la copia del libro.
Un saluto e a presto.


Titolo Prodigy
Titolo originale Prodigy
Autore Marie Lu
Edito Piemme Freeway
Prezzo 16,50 €
Pagine 295
Genere Romanzo distopico

TRAMA (*leggi solo se hai già letto Legend*)
June e Day arrivano a Vegas dopo essere miracolosamente sfuggiti all'ingiustizia della Repubblica quando l'inconcepibile accade: l'elector Primo muore e il figlio Ander prende il suo posto. Mentre la Repubblica sprofonda nel caos, i due giovani ribelli si uniscono ai patrioti nel disperato tentativo di salvare il fratello di Day, Eden. E i patrioti accettano, ma a una condizione: June e Day dovranno prima uccidere il nuovo elector. Peccato che Ander non abbia niente a che vedere con il suo crudele genitore.

Dopo aver letto "Legend", la lettura di questo secondo volume era d'obbligo. Il primo libro mi era piaciuto moltissimo. Per questo, dal secondo mi aspettavo tanto, anche perché le recensioni su Goodreads erano quasi tutte più che positive. Ci tengo a dire dunque che "Prodigy" non mi ha deluso, la storia mi è piaciuta molto, ma non ho condiviso una scelta dell'autrice, una scelta che in "Legend" era decisamente diversa.

Ma andiamo con ordine e parliamo dei personaggi.
Proprio come li avevamo lasciati, ritroviamo June e Day, le due voci narranti del romanzo. Mi sono piaciuti entrambi i punti di vista: a volte preferivo June, altre volte Day. Nel complesso, sono entrambi ben caratterizzati: ho ritrovato le stesse caratteristiche che avevo notato in "Legend", anche se qualche comportamento non l'ho condiviso appieno.

«Day è preoccupato per me, e ha ragione. Qualcosa potrebbe andare storto. Potrebbero spararmi nello stesso instante in cui mi trovano. Oppure legarmi a testa in giù nella stanza degli interrogatori. L'ho visto succedere un milione di volte. Potrei essere morta prima della fine della giornata. Devo concentrarmi.»

Personaggio che invece mi ha deluso tanto è Tess, che avevo invece avevo molto apprezzato nel primo libro. Quasi mi sono dimenticato della 'vecchia' Tess, dato che la ragazza che ho trovato qui è completamente diversa: debole, superficiale, egoista.
Proprio questo cambiamento è ciò che ha permesso all'autrice di prendere una scelta che io non ho per niente condiviso: il triangolo d'amore. E ora io mi chiedo: perché? Nel primo libro, la Lu aveva tenuto in secondo piano (e a me era piaciuta molto questa decisione!) anche la storia che nasce tra June e Day, rendendo il tutto diverso dalla maggior parte dei romanzi YA/Distopici presenti ora nelle librerie. In questo secondo libro, invece, ha deciso di dare un ruolo più importante ai sentimenti, che sono, a mio parere, forzati e spesso anche esagerati. Se non fosse stato per questo, il libro sarebbe stato allo stello livello di "Prodigy".
Ben caratterizzato è Thomas, un ragazzo che me lo ricordavo bene per quello che aveva commesso nel primo libro. La storia alle sue spalle è dura, difficile: più la leggevo, più lo guardavo da un punto di vista diverso.
Tralasciando dunque quel "difetto", il resto è davvero ben pensato dall'autrice e ben gestito. Un mondo ricco di persone strane, particolari, uniche, imperfette.
La stessa cura l'ho trovata anche nelle ambientazioni.
Tutte sorprendenti, uniche e nuove rispetto al primo libro. La capacità di Marie Lu consiste proprio nel fornire quei dettagli necessari, che lasciano il giusto spazio all'immaginazione del lettore.
In questo secondo capitolo, approfondisce inoltre la separazione tra Repubblica e Colonie, le due parti in cui si trovano divisi gli Stati Uniti. Ci addentreremo questa volta, in modo particolare, nelle Colonie, iniziando a capire come effettivamente funzionano; capiamo dunque come i due sistemi lavorino in maniera diversa, i loro pregi e difetti e, in modo particolare, capiamo come questi nascondano informazioni agli abitanti.
La trama è davvero avvincente: presenta delle buone idee, che l'autrice riesce a gestire molto bene.
Il romanzo scorre in maniera veloce: l'ho praticamente finito in un solo giorno, perché, proprio come "Legend", presenta un ritmo incalzante, che regala qualche piacevole ora di lettura.
Ancora più intenso, più frenetico è il finale.
Quando finalmente sembra che si sia arrivati a una sosta, a un punto fermo, ecco che l'autrice introduce, proprio nelle ultime pagine, un nuovo colpo di scena, che personalmente mi ha lasciato completamente di stucco, a bocca aperta.
Un libro davvero coinvolgente, appena inferiore al primo; per adesso, comunque, direi che è assolutamente una trilogia che mi sento di consigliare e non vedo l'ora di concluderla con la lettura di "Champion", già presente in Italia, dal quale mi aspetto moltissimo e mi sento che sarà un'altra lettura emozionante, ricca di colpi di scena, che saprà regalarmi un degno finale a questa trilogia.

VOTO FINALE

giovedì 2 luglio 2015

Novità in libreria Piemme - Luglio 2015

Ciao a tutti, ragazze e ragazzi.
Finalmente sono arrivate anche per me le vacanze e posso finalmente riprendere a leggere con regolarità!
Oggi voglio mostrarvi due uscite imminenti della casa editrice Piemme: la prima è una riedizione del libro "Across the Universe", mentre l'altra è il secondo volume della trilogia, "A Million Suns".
Un saluto e a presto.

Titolo Io e te oltre le stelle
Pagine 420
Prezzo 14,50 €
Genere Distopico
In libreria dal 7 Luglio 2015
TRAMA
Amy è una passeggera della nave spaziale Godspeed. Ha lasciato il suo ragazzo e gli amici sulla Terra, perché ormai il pianeta non ha più speranza, e sta viaggiando con i suoi genitori congelata in una bara di vetro. Si risveglieranno tra trecento anni, quando la nave arriverà su Terra-Centauri. Niente, però, va come previsto: qualcuno, nel tentativo di ucciderla, la risveglia dal suo sonno di ghiaccio cinquant'anni prima del previsto. Amy si ritrova così a vivere secondo regole completamente diverse, su un'enorme nave in viaggio tra le stelle, in balia di sconosciuti tra cui si nasconde un assassino. L'unico che sembra aiutarla è Elder, il futuro capitano della Godspeed. Lui è potentemente attratto dalla singolare bellezza di Amy, che ha lunghi capelli rossi e la pelle bianchissima, così diversi da chi ha conosciuto fino a quel momento nella sua casa in viaggio nello spazio. Il ragazzo cerca di proteggere Amy, ma Amy può davvero fidarsi di lui? E quello che i due ragazzi provano l'uno per l'altra può aiutarli a capire cosa sta succedendo sulla nave o rischia di metterli ancora più in pericolo?

Titolo Brilleremo tra un milione di soli
Pagine 384
Prezzo 18,50 €
Genere Distopico
In libreria dal 7 Luglio 2015
TRAMA
Sono passati tre mesi da quando Amy è stata risvegliata dal suo sonno di ghiaccio: ormai sta dimenticando com'era vivere sulla Terra e ovunque guardi vede solo le pareti di metallo della nave spaziale Godspeed. Ma forse c'è una speranza: adesso è Elder ad avere il potere. Il ragazzo che ormai ha imparato a conoscere, di cui si fida e per cui non può negare di provare una forte attrazione. Ed Elder è un capo molto diverso dai precedenti: non vuole più mentire agli abitanti della nave. Ci sono ancora molte verità, però, che lui per primo non conosce e che aspettano di essere dette: quanto manca davvero prima di atterrare su Terra-Centauri? E cosa è successo durante l'Epidemia che ha decimato gli abitanti della nave? Elder e Amy dovranno scoprire insieme il segreto che si nasconde tra le pareti della Godspeed. Mentre a ogni passo rischiano di accendersi focolai di rivolta sulla nave e anche se il loro amore rischia di distrarli dai pericoli che li circondano...

domenica 9 febbraio 2014

Legend - Marie Lu

Ciao a tutti, followers! Oggi voglio parlarvi di un libro che ho finito di leggere qualche giorno fa, che mi è piaciuto tantissimo e di cui non vedo l'ora di leggere i seguiti!
Ringrazio la Piemme per la copia del libro.
Un saluto e a presto.


Titolo Legend
Titolo originale Legend
Autore Marie Lu
Edito Piemme Freeway
Prezzo 16,50 €
Pagine 259
Genere Distopico

Metias fissò lo sguardo nel vuoto. Pochissime persone uccidono per le ragioni giuste, June, aggiunse dopo un lungo silenzio. La maggior parte lo fa per quelle sbagliate. Spero soltanto che tu non debba mai trovarti in nessuna delle due categorie.

TRAMA
Los Angeles, Stati Uniti. Il Nord America è spaccato in due parti, la Repubblica e le Colonie, e la guerra sembra destinata a non finire mai. A quindici anni, June è già una promessa della Repubblica. Nata in una famiglia ricca e prestigiosa, oltre a una bella casa, un mucchio di soldi e la possibilità di frequentare le scuole migliori, possiede anche un vero talento nel cacciarsi nei guai e senza l’intervento di Metias, il fratello maggiore, probabilmente qualcuna delle sue bravate all’accademia militare sarebbe già finita male. Dalla morte dei genitori, Metias è l’unico su cui può contare, almeno fino al giorno in cui viene ucciso in circostanze misteriose. Il primo sospettato è Day, un ragazzo della stessa età di June, ma nato e cresciuto nei bassifondi della Repubblica. Ed è anche il criminale più ricercato del paese. Da quel giorno, June ha un unico desiderio: vendicare Metias. Ma per lei e Day il destino ha altri piani.

Appena letta la trama di Legend, ho subito pensato che presentasse delle ottime idee e per questo ho deciso di metterlo in wishlist. Quando ho visto che sarebbe arrivato in Italia, non ho più voluto aspettare e mi sono gettato nelle pagine del mondo creato dall'autrice Marie Lu.
Le mie aspettative, pur essendo molto alte, sono state soddisfatte appieno.

Già dalla prima riga, veniamo completamente avvolti dalle parole scritte sulle pagine e la lettura scorre via molto velocemente.

MIA MADRE MI CREDE MORTO.
Ovviamente non sono morto, ma per lei è più sicuro crederlo.

Un'introduzione intrigante, che lascia subito di stucco il lettore. Ma questo è solo l'inizio.
Direi di partire analizzando i personaggi del libro, tutti davvero ben fatti.
La storia ci viene narrata da due punti di vista, uno maschile e uno femminile.
Il ragazzo protagonista è Day, che per necessità ha dovuto abbandonare la sua famiglia e vivere in una delle parti più povere delle colonie. Questa sua esperienza lo rende sempre più forte, più coraggioso e più intelligente, anche se in determinate situazioni queste sue qualità vengono meno.
La ragazza protagonista, invece, proviene dalla Repubblica e sembra essere molto speciale. June, questo è il suo nome, sembra essere già pronta per le cariche pubbliche più importanti, pur essendo ancora molto giovane.
Restando senza genitori, l'unica persona a cui tiene veramente è suo fratello maggiore Metias. Un ragazzo che già è entrato nell'esercito e che tiene moltissimo a sua sorella. È un personaggio molto strano, perché ci troveremo spesso ad amarlo e odiarlo allo stesso tempo, in base al punto di vista che stiamo leggendo. 
Dopo diversi anni passati a vivere da solo, Day incontra una ragazza di nome Tess, che diventa subito sua compagna di avventura. Passano molto tempo insieme e si aiutano a vicenda, proprio come farebbero un fratello e una sorella.
Molto belle e sorprendenti le ambientazioni.
Moltissime descrizioni e tutte ricche di quei dettagli fondamentali e utili che indirizzano il lettore a immaginarsele in un certo modo.
Due mondi completamente differenti, la Repubblica e le Colonie, dove nel primo regna la ricchezza mentre nel secondo la povertà. Nelle Colonie non c'è solo povertà, ma qualcosa d'altro, qualcosa di nascosto, di cui pochissimi della Repubblica ne sono o ne erano a conoscenza. 
Una lettura intrigante, un libro coinvolgente, che si divora in pochissimi giorni. Mentre lo leggevo, sono andato incontro a quelle che erano state le emozioni suscitatemi da The Giver, distopico che ho follemente amato: le pagine scorrevano velocemente e io non riuscivo più a staccarmi!
Nella seconda metà del libro, questo si nota ancora di più e vi ritroverete presto sorpresi, perché il libro sarà finito e voi non ve ne sarete ancora resi conto.
Distruggente e meraviglioso è il finale.
Una conclusione curata in tutti i suoi aspetti, approfondita e che lascia completamente di stucco e distrutto il lettore.
Nelle ultime pagine succede di tutto e di più, un mix di eventi e colpi di scena incredibili, che portano il lettore all'ultima pagina del libro. Una volta letta anche quest'ultima, si rimane senza parole e ci si rende subito conto che la lettura del secondo capitolo, Prodigy, è d'obbligo.
Un distopico davvero ben fatto, un romanzo con una trama intrigante e ben gestita dall'autrice, che non mette in primo piano la love-story, bensì l'avventura, la suspense e la sorpresa, creando un mondo a dir poco perfetto. Consigliatissimo.

Sollevo la testa dalla sua spalla e lo guardo. «Non ti ho mai chiesto del tuo soprannome. Perché "Day"?»
«Ogni giorno significa altre ventiquattro ore. Ogni giorno è tutto di nuovo possibile. Si vive alla giornata, si muore in un momento, ogni cosa va presa un giorno alla volta.» mi risponde.


VOTO FINALE

sabato 18 gennaio 2014

Il sogno della Bella Addormentata - Luca Centi

Ciao a tutti, followers! Seconda recensione per questo 2014: oggi vi parlo di un fantasy che mi è piaciuto abbastanza; un libro carino, anche se, forse, mi aspettavo qualcosa di più.
Ringrazio l'editore per la copia del libro.
Un abbraccio e a presto.


Titolo Il sogno della Bella Addormentata
Titolo originale Il sogno della Bella Addormentata
Autore Luca Centi
Edito Piemme Freeway
Prezzo 16,50 €
Pagine 252
Genere Fantasy

TRAMA
Nella Londra di fine Ottocento, Talia si muove silenziosa come un gatto e scaltra come una volpe. È molto giovane e bella, il che è un indubbio vantaggio nell'esercizio della sua professione, la ladra. Talia però non ruba di tutto, si impossessa solo di quello che la porta più vicino alla soluzione del mistero che avvolge la sua vita. La scomparsa di suo padre. La risposta che troverà, però, fra nebbie e vapori, ingranaggi e corsetti, sarà una scoperta tanto sconvolgente quanto raccapricciante, nascosta gelosamente dentro una teca di cristallo.

Più passava il tempo e più la voglia di leggere questo libro aumentava. Le mie aspettative erano molto alte, troppo alte. Mi dispiace infatti dire che il libro mi ha un po' deluso.

Devo dire che i personaggi del romanzo non mi sono particolarmente piaciuti e non mi hanno convinto più di tanto. Seppur alcuni risultino particolarmente curati, non sono riuscito a sentirli vicini, ad affezionarmi a loro, a poter affermare di 'conoscerli'.
La nostra protagonista è Talia, una giovane ragazza che, inizialmente, ci sembrerà una classica ladra. Ma Talia non ruba tutto quello che le capita davanti, ma è alla ricerca di particolari oggetti, utili per la misteriosa funzione, chiamati i Sette Peccati.
Altro personaggio ben curato e caratterizzato dall'autore, ma che non mi è comunque piaciuto, è Nicholas.
Il tipico ragazzo perfetto, che sembra essere sempre nel posto giusto al momento giusto, pronto a fare il grande eroe. Per quanto mi riguarda, mi ha dato un po' l'idea di quello che Peeta è in The Hunger Games: un personaggio che potrebbe risultare interessante all'apparenza, ma che, con lo scorrere dei fatti, diventa sempre più inutile.
Questo penso sia, purtroppo, un grande difetto che ha il libro, perché non permette al lettore di entrare pienamente nel mondo racchiuso dal romando e di essere completamente coinvolto. Tutte le emozioni che l'autore voleva farci provare vengono in qualche modo filtrate, e arrivano a noi lettori soltanto in una minima parte.
Mi sono piaciute molto, invece, le ambientazioni.
Quando si parla di Londra, di solito rimango sempre deluso. Questa volta, fortunatamente, il clima 'tetro' e grigio dell'ottocento il lettore lo vede e lo sente, e si ripercuote per tutto il libro, creando un sfondo magnifico. Vi sono diverse descrizioni, collocate nei giusti punti: introducono quelli che sono i dettagli principali e lasciano molto spazio all'immaginazione.
Mi ha molto impressionato l'atmosfera che l'autore è riuscito a creare e a tenere per tutto il libro. Riesce sia a far innamorare il lettore di Londra sia a farlo sentire insicuro, pauroso di questa città tenebrosa.
La lettura scorre abbastanza velocemente, anche se a volte incappa in qualche punto un po' morto. Purtroppo il distacco che si ha con i personaggi crea questo effetto di estraniamento, e il romanzo non riesce a coinvolgere completamente il lettore, a portarlo totalmente via da questo mondo.
Le idee dell'autore sono molto chiare e riesce a gestirle bene, creando un intreccio per niente scontato e arrivando alla parte migliore del libro: il finale.
Una conclusione ben fatta, curata, sorprendente. Non mi aspettavo sinceramente una fine del genere; finalmente un qualcosa di diverso, originale, che si discosta dal classico happy ending.
Quest'ultima parte incolla il lettore alle pagine, lo intrappola e lo fa arrivare a quella che può essere un ending aperto.
Una lettura piacevole, leggera, intrigante; mi ha deluso in alcuni aspetti, però nel complesso è comunque una storia interessante, originale, specialmente per il finale.

VOTO FINALE

sabato 23 febbraio 2013

Across the Universe - Beth Revis



Titolo Across the Universe
Titolo originale Across the Universe
Autore Beth Revis
Edito Piemme Freeway
Prezzo  17,00 €
Pagine 412
Genere Distopico

TRAMA
Amy è una passeggera congelata in una bara di vetro a bordo della navicella spaziale Godspeed. Ha lasciato il suo ragazzo e gli amici sulla Terra ed è partita con i genitori, per risvegliarsi dopo trecento anni sul pianeta Centauri. Niente, però, va come previsto: qualcuno vuole ucciderla, così la risveglia dal suo sonno di ghiaccio, cinquant’anni prima del previsto. Amy si ritrova, quindi, a vivere secondo regole completamente mutate, su un’enorme nave in viaggio tra le stelle, in balia di sconosciuti tra cui si nasconde un assassino. L’unico che sembra aiutarla è Elder, il futuro capitano della Godspeed. Elder è potentemente attratto dalla singolare bellezza di Amy e cerca di proteggerla in ogni modo dal resto della comunità e dallo strapotere di Eldest, il capo in carica. Ma Amy può davvero fi darsi di lui? Quello che prova per lui la aiuterà a capire cosa sta succedendo davvero o rischia di metterla ancora più in pericolo?

RECENSIONE DI EHRNAIDER
Già da quando uscì in lingua originale, "Across the Universe" attirò la mia attenzione. Avevo quindi altissime aspettative che non sono state per niente deluse. Prima di cominciare però, voglio ringraziare la casa editrice Piemme Freeway per avermi inviato una copia del libro, dandomi quindi la possibilità di leggere questoa meravigliosa storia!

Parto analizzando i personaggi principali del libro. Inizio con la protagonista Amy. È un personaggio che mi è piaciuto fin da subito: ben realizzato e perfetto in tutti i suoi punti. L'ho trovata una ragazza che non molla e che non si fa intimorire: in qualsiasi situazione cerca di non perdere mai il controllo e cerca di rimanere  sempre tranquilla; in questo modo riesce sempre a visualizzare la situazione in cui si trova e capire quindi cosa fare. L'altro protagonista del libro, di cui vediamo il punto di vista alternato a quello di Amy, è Elder. Anche questo personaggio è ben caratterizzato ed è stato ben pensato dall'autrice. L'ho trovato un personaggio con un carattere forte e deciso in quello che fa: non gli piace tanto essere comandato dagli altri. Mi sono piaciuti molto anche i personaggi secondari della storia, come Orion (un personaggio che mi ha colpito tantissimo e che resta avvolto nell'oscurità per tutta la durata del libro), Harley (un personaggio che ha sofferto per gran parte della sua vita e che solo dopo tanti anni trova la felicità) e Steela. Ho odiato fin da subito invece Eldest (l'ho trovato arrogante, violento e incapace di guidare la nave) e Doc.
Passiamo ora ad un punto davvero ben fatto del libro, ossia le ambientazioni. L'ambientazione principale del romanzo è la navicella spaziale Godspeed. Descritta inizialmente come una semplice navicella, è in realtà un luogo ricco di misteri, ma -soprattutto- ben studiata dall'autrice. È un mezzo che al suo interno presenta tantissimi luoghi segreti (che verranno pian piano scoperti dai nostri protagonisti) che sono così nascosti che neanche chi abita sulla navicella ne conosce l'esistenza. Altra località ben fatta è l'Ospedale di questa "città". Anche questo viene descritto come un posto protetto e senza segreti, ma che in realtà nasconde stanze che si possono definire soltanto con una parola: orribili.
La trama generale del libro è davvero ben fatta e scorre molto velocemente, senza mai arrivare in punti che potrebbero essere noiosi. Mi è piaciuta molto l'idea di inserire un mistero all'interno della storia: già da quando Amy si sveglia, cresce la suspance all'interno del lettore che non se ne libererà più a causa del finale. A mio parere è una conclusione davvero ben fatta e ben pensata, che lascia il lettore con la curiosità di sapere come la storia andrà a finire. "Across the Universe" è un libro che consiglio di leggere, soprattutto a  chi ama il genere distopico. È il primo di una trilogia; per adesso, in italiano è stato tradotto solo il primo, mentre in inglese la saga si è già conclusa da circa un mese, quindi penso che a breve arriveranno anche in Italia i due volumi rimanenti.

"È questo il segreto delle stelle: siamo tutti soli, alla fine. Possiamo sembrare vicini, ma in realtà nessuno può toccarci."


"Il succo del discorso comunque era che per venire ibernati bisognava essere nudi e nessuno dei due voleva farsi vedere nudo da me (non che io facessi i salti di gioia all'idea di vederli in tutta la loro gloria, che schifo!) ma, potendo scegliere, era meglio che andasse mamma per prima, dato che abbiamo le stesse parti del corpo eccetera eccetera."

VOTO FINALE