Ciao a tutti, ragazze e ragazzi.
Oggi vi lascio la recensione dell'ultimo capitolo di una trilogia fantasy che mi è piaciuta molto e che mi sento vivamente di consigliare.
Un saluto e a presto.
Spell Bound // Sortilegio
Rachel Hawkins
Edito Hyperion Books - Prezzo £6,99 - Pagine 336
I fini giustificano i mezzi.
*SPOILER* Leggi solo se hai già letto Hex Hall e Demon Glass!
Ora Sophie è indifesa e in balia dei suoi nemici giurati, le Brannick, una famiglia di donne guerriere che dà la caccia ai Prodigium. O almeno questo è ciò che Sophie pensa, fino al momento in cui non farà una scoperta sorprendente.
Le Brannick sanno che una guerra epocale sta arrivando, e credono che Sophie sia l’unico essere abbastanza potente da salvare il mondo.
Ma senza la magia, Sophie non è così sicura di sé. Riuscirà a riottenere i suoi poteri prima che sia troppo tardi?
*SPOILER ALERT* Consiglio la lettura di questa recensione a coloro che hanno già letto i primi due romanzi della trilogia, Hex Hall e Demon Glass, in quanto potrebbero venire menzionati fatti successi proprio in questi due libri.
NON sono presenti spoiler su Spell Bound.
Finito Demon Glass, diverso tempo fa ormai, ero sempre più curioso di leggere il finale di questa trilogia davvero sorprendente. Già dal primo libro, infatti, i colpi di scena erano stati tanti e non vedevo l'ora di scoprire che cosa aveva in serbo per noi l'autrice in questo capitolo conclusivo.
Direi di partire, come di consueto, dai personaggi.
Già dalle prime pagine, quando noi lettori rientriamo nell'atmosfera di questo mondo magico, notiamo subito una grandissima capacità di Rachel Hawkins: mentre vengono reintrodotti i protagonisti, l'autrice è in grado di riprendere i fatti principali successi nei due libri prima e fornirci un quadro della situazione molto dettagliato, perfetto per chi, come è accaduto a me, ha lasciato trascorrere diverso tempo tra un libro e un altro.
La nostra protagonista, Sophie Mercer, è ormai una ragazza completamente diversa dal primo romanzo; ha scoperto tanti segreti circa la sua famiglia, la sua natura e le sue origini.
Ed è proprio di origini che si parla nella prima parte del romanzo, grazie all'approfondimento che ci viene dato dall'autrice sulle Brannick, delle donne guerriere che Sophie ha sempre visto come nemiche.
Quando, finalmente, la situazione sembra migliorare, ecco che torna l'effetto sorpresa, che ha per oggetto la scuola di Hex Hall (non dico altro per non fare spoiler). È proprio qui che, al fianco di Sophie, ritroviamo Cal e Jenna, due personaggi incredibili, ben caratterizzati e soprattutto ben usati dall'autrice.
Ritroviamo ovviamente anche Archer, pretesto per continuare quel triangolo amoroso presente anche in Demon Glass. Devo dire che, anche qui, comunque, non dà fastidio, viene lasciato in secondo piano e questo è un aspetto che ho molto apprezzato.
Rachel Hawkins, nel corso dei tre libri, ha inserito un numero molto elevato di personaggi, ma è riuscita a sistemarli sempre nei posti giusti, dando a tutti loro un ruolo più o meno importante ai fini della trama.
Sempre ben fatte le ambientazioni, che sono un vero e proprio punto forte di questi romanzi.
Tutto l'ambiente circostante e gli "sfondi" delle varie scene sono un qualcosa di MERAVIGLIOSO. Ogni luogo è ricco di dettagli e nella nostra testa ce li immaginiamo esattamente come vuole l'autrice.
L'atmosfera presente per tutto il libro gioca ancora una volta un ruolo fondamentale: appena si inizia la lettura di questo ultimo romanzo, la sensazione di venir catapultati in questo mondo caratterizzato dalla magia è immediata.
La trama non è niente male e pian piano si sciolgono i diversi nodi lasciati in sospeso in precedenza, senza però scendere nel banale, cercando sempre di tenere molto alta la tensione.
La lettura scorre, per questo, molto velocemente e non ci sono punti morti: più si scorrono le pagine, più si vuole arrivare al finale, per capire come la storia terminerà.
La conclusione, che questa volta funge anche da chiusura della trilogia stessa, mi è piaciuta molto!
Avevo paura di quello che potesse succedere, dell'happy-ending quasi scontato, e invece l'autrice mi ha comunque sorpreso, compiendo qualche scelta più rischiosa, ma che io ho apprezzato molto.
Una trilogia che ho letto con molto piacere, caratterizzata da ironia e divertimento alternati ad azione e colpi di scena, che rendono il tutto molto coinvolgente e apprezzabile. Assolutamente consigliata, anche in inglese, dato che il linguaggio è abbastanza semplice e adatto anche a chi vuole iniziare a leggere qualcosa in lingua originale!