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martedì 26 marzo 2013

Lenti al contatto - Claudia Riva


Titolo Lenti al contatto
Titolo originale Lenti al contatto
Autore Claudia Riva
Edito Dalai editore (La tartaruga)
Prezzo  15,50 €
Pagine 178
Genere Romanzo

TRAMA
Viola, occhi grandi e trasparenti come il ghiaccio, è una bambina solitaria, con un unico sogno: fuggire di casa. Figlia di un padre assente, e di una madre dipendente dall’alcol, Viola si costruisce un mondo parallelo fantastico con l’aiuto di nonna Adele, donna eccentrica dalla bellezza vistosa, che rappresenta per lei l’unico stimolo nella vita. Con la nonna trascorre pomeriggi a meditare insieme a singolari personaggi che le donano fiducia in se stessa – tra questi un bizzarro farmacista che le insegna i pericolosi segreti delle erbe medicinali –  e la mette in guardia dalle previsioni di una veggente, che legge nel suo destino solo buio profondo. Ma cosa si cela nel suo passato? A seguito della rivelazione ricevuta in sogno dalla nonna ormai defunta, Viola fuggirà di casa e andrà alla ricerca del suo doppio, costretta a confrontarsi con i suoi peggiori incubi e paure. La madre proverà a giustificarsi per averle nascosto la verità. Ma basterà a Viola per perdonarla?

RECENSIONE DI EHRNAIDER
Ed eccomi tornato con una nuovissima recensione. Oggi vi voglio parlare di un libro che è uscito da pochissimo in libreria e che mi ha piacevolmente sorpreso. Ringrazio la casa editrice Dalai editore che mi ha gentilmente inviato il file pdf del libro.
Parto analizzando l'aspetto dei personaggi. La protagonista del libro è Viola. Viola è una ragazzina molto timida, introversa e che ha come unica amica sua nonna Adele. Fin da subito però, si capisce che questo carattere è causato da un'infanzia molto difficile: non ha mai visto suo padre e la madre non passa mai il suo tempo con lei, ma lo spende in altre attività. Fortunatamente per Viola, la figura della nonna allevia questa mancanza. Adele è un personaggio molto particolare: Viola la vede come unica fonte di affetto e, con l'andare avanti della storia, le sembra di avere davanti un essere superiore agli altri, ma che è allo stesso tempo debole e fragile. In questo piccolo stralcio si può proprio vedere il pensiero di Viola alla vista della nonna: "Avevo bisogno di bere. Ma non mi muovevo di un passo davanti alla nonna che mi sembrava un essere superiore. La vedevo più alta di quello che era, più bianca di quello che era, più esile di quello che era. Le sue parole erano presenti come un masso sopra le spalle, opprimenti come l'aria del deserto, angoscianti come un incubo dal quale non riesci a svegliarti.". Anche gli altri personaggi sono ben fatti e tutti presentano tratti unici che li differenziano dagli altri. Non mi è piaciuta tanto la madre della protagonista, ma non perché resa male dall'autrice, ma per il comportamento che ha: davvero odiosa insopportabile!
Molto bello anche l'aspetto delle ambientazioni. La maggior parte della storia si svolge nella cittadina dove abita la nostra protagonista. Me la sono immaginata come una città "spenta", dove sono pochissime le persone che si vedono in giro e dove i raggi del sole fanno molta fatica a filtrare. Mi ha quindi creato una situazione di ansia e angoscia, che soltanto alla fine del libro è scomparsa. Stessa cosa per quanto riguarda la casa in cui vive Viola. Da come ne parla la nonna, ci sembra di trovarci in una casa quasi stregata, che non permette, a chi ci vive, di lasciarla. Andando avanti con la storia, vengono introdotte nuove ambientazioni, alcune più importanti e altre meno, ma che sono comunque ben fatte.
La storia in sé scorre in modo veloce e fluido e non presenta punti noiosi. Sono 178 pagine che scorrono via che è un piacere e che in poco tempo vengono lette dal lettore. Seppur breve, il libro è davvero ben fatto: oltre ad avere una trama ben studiata e ricca di colpi di scena, presenta un mix di emozioni e di sentimenti che sono a volte positivi e a volte negativi. 
Curato anche l'aspetto del finale. Arrivato alle ultime pagine il lettore non sa che cosa aspettarsi e inizia a chiedersi: "Sarà un finale positivo o negativo?". Iniziato l'ultimo capitolo però, ci si inizia a farsi un'idea, per poi subito pensare: "No! Non è possibile!". Arrivati finalmente alla conclusione, si resta un po' sconcertati, ma già dopo pochi minuti questo sentimento sparisce e si resta completamente soddisfatti della propria lettura.
Un libro davvero ben fatto, che mi è piaciuto tanto. Se state cercando una lettura breve, ma che vi tenga incollati alle pagine, allora scegliete questa: non ve ne pentirete! 

"<<E tu Viola miao? Cosa vuoi?>>
Io le rispondevo la solita cosa.
Sempre.
<<Fuggire. Mangiare il tempo, parlare con gli alberi, volare come un falco, essere trasparente come una lacrima, correre veloce come una creatura mai esistita, parlare con la corrente, evaporare come una bolla di sapone. Cara Regina,>> concludevo con voce densa <<ecco cosa voglio>>. Ma lei era già andata via"

"Un'altra volta una bella bambina bionda con gli occhi azzurro mare mi spinse perché voleva farmi capire che era lei che comandava e io avrei dovuta assecondarla. Così le graffiai la faccia fino a farla sanguinare. Il suo sangue mi sporcò leggermente una mano e mi sentii così strana ed eccitata che lo succhiai per sentire che sapore aveva. Sapeva di ferro. Ferro arrugginito."

VOTO FINALE