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domenica 4 maggio 2014

Me and Earl and the Dying girl - Jesse Andrews

Ciao a tutti, ragazzi e ragazze. Oggi voglio lasciarvi la recensione di un libro che mi è piaciuto tantissimo, ma che sfortunatamente non è presente qui in Italia.
Un saluto e a presto.

Una cosa che ho imparato sulle persone è che il modo più semplice per piacere a loro è stare zitti e lasciarli portare avanti la conversazione. A tutti piace parlare di sé.


Titolo Me and Earl and the Dying girl
Titolo originale Me and Earl and the Dying girl
Autore Jesse Andrews
Edito Amulet Books
Prezzo 7,95 $
Pagine 295
Genere Romanzo

Gli amici sono il motivo per cui la tua vita si stravolge

TRAMA (tradotta da me)
Greg Gaines è ormai un maestro di spionaggio scolastico, capace di scomparire a piacere in ogni ambiente sociale. Ha solo un amico, Earl, con il quale spende il suo tempo a girare film, le loro incomprensibili versioni dei classici cult di Coppola e Herzog.
Tutto questo fino a quando la madre di Greg non lo spinge a riprendere i suoi rapporti con Rachel.
A Rachel è stata diagnosticata la leucemia - il massimo imbarazzo adolescenziale -ma un mandato genitoriale è stato emesso e deve essere obbedito. Quando Rachel interrompe il trattamento, Greg ed Earl decidono di girare un film per lei, che si rivelerà il Peggior Film Mai Fatto e diventerà un punto di svolta in ognuna delle loro vite.
Tutto in una volta, Greg deve abbandonare l'invisibilità e stare al centro dell'attenzione.


Visto in diverse recensioni e video-recensioni, "Me and Earl and the Dying girl" è subito entrato nella mia lista dei libri da leggere: un romanzo d'esordio con una trama davvero interessante.

Già dall'introduzione notiamo subito quello che caratterizza il tono del nostro protagonista, un ragazzo fuori dal comune.


"Una nota da Greg Gaines, autore di questo libro
Non ho nessuna idea di come scrivere questo libro.
Posso essere onesto con te per un attimo? Questa è l'esatta verità. Quando ho iniziato per la prima volta a scrivere questo libro, ho provato a iniziarlo con la frase «Sono stati i tempi migliori; sono stati i tempi peggiori». Pensavo davvero di poter iniziare il libro in questo modo. Ho solo pensato che fosse una frase tipica da inizio libro."

Partiamo da un degli aspetti migliori in assoluto del libro: i personaggi.
Il nostro protagonista è Greg Gaines, voce narrante dell'intero romanzo. Greg è un ragazzo come gli altri, o almeno così sembra. Mi ha ricordato molto Charlie di Noi siamo infinito: un ragazzo che ascolta e che capisce, ma che resta isolato e senza amici, ad eccezione di Earl.
Earl, viene definito dal protagonista stesso come "l'unica persona che è anche una specie di amico", con il quale spende il suo tempo a girare film.
Ma questo equilibro iniziale è presto infranto: Greg viene costretto dalla madre a riprendere la sua amicizia di infanzia con Rachel.
Rachel è "la ragazza morente", che sta seguendo un particolare trattamento, dato che le è stata diagnosticata la leucemia. È comunque una ragazza molto forte, che pensa solo a vivere il presente. Non le interessa ciò che le accadrà, le interessa ciò che le sta accadendo.
I personaggi sono unici, fantastici, ben caratterizzati, REALI. Ognuno ha i suoi pregi e i suoi difetti, ognuno ha le sue fortune e le sue sfortune. Personalmente li ho apprezzati tutti: ci sono stati momenti in cui non li ho sopportati, ma ci sono stati anche momenti in cui li avrei abbracciati fortissimo.
Interessantissime anche le ambientazioni.
Spenderò pochissime parole, soltanto perché per assaporarle e capirle al meglio, bisogna leggere il libro.
Il romanzo in sé è strutturato in modo molto particolare, ed è diverso dalla fiction a cui siamo abituati. Il tutto sembra ambientato in un set cinematografico, che cambia ogni volta che inizia un nuovo capitolo.
Ogni tanto mi sembrava di essere dietro alle quinte di un film e di vedere la sua registrazione e composizione. Nonostante il lettore abbia questa sensazione di 'lontananza', la vicinanza con i protagonisti non manca, e si riesce a percepire quelli che sono i loro sentimenti e le loro sensazioni.
"Me and Earl and the Dying girl" è un romanzo strano, diverso, ma soprattutto ironico. Penso sia l'aspetto fondamentale del libro, oltre ad essere il più sorprendente, perché con una trama del genere, mi aspettavo più un qualcosa simile a "The Fault in Our Stars" di Green.
Mi aspettavo un'atmosfera triste, malinconica. Mi sono ritrovato, invece, in un mondo in cui regna la risata. In ogni capitolo troverete sempre quelle pagine che vi faranno morir dal ridere, ma che allo stesso tempo vi portano, seppur in maniera breve e limitata, a pensare e riflettere.
Lo stile dell'autore, infatti, è molto semplice e diretto al punto. Permette una lettura scorrevole, fluida, senza giri di parole. In particolar modo, però, mette in luce il fatto che a volte la vita ci pone davanti a degli ostacoli, giusti o ingiusti che siano, ed è proprio in queste situazioni che non bisogna mollare e che non bisogna arrendersi.
In realtà, però, non tutto gira attorno a Rachel, ma molto spazio è anche dato al protagonista stesso, Greg, che vuole abbandonare l'invisibilità, per cercare la sua vera personalità.
Stupendo e perfetto il finale.
Una conclusione, a mio parere, più che soddisfacente, che conclude una storia dalla quale non ci si vuole più allontanare. Forse prevedibile fin dall'inizio, forse no, sta di fatto che io l'ho pienamente approvata.
Mi dispiace moltissimo che questo libro non sia presente qui in Italia, poiché credo sia una lettura da testare con la propria pelle.
Il livello di inglese richiesto non è nulla di particolarmente difficile: penso che solo nei dialoghi con Earl si possa avere un po' di difficoltà perché utilizza quasi ed esclusivamente slang o comunque un inglese tipico del parlato. Tuttavia, se questo non costituisce un problema, allora dovete assolutamente leggere questo libro: non ve ne pentirete!


Solo perché qualcosa è strano e difficile da capire non significa che sia creativo. Questo è l'intero problema. Se vuoi fingere che quel qualcosa vada bene, anche se non va bene, allora usi la stupida parola «creativo.»

E quindi il problema è che se tu fai parte di un gruppo, chiunque al di fuori di quel gruppo vorrà ucciderti.

VOTO FINALE