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sabato 9 marzo 2013

D'odio d'amore e d'altro ancora - Giorgio Marconi


Titolo D'odio d'amore e d'altro ancora
Titolo originale D'odio d'amore e d'altro ancora
Autore Giorgio Marconi
Edito I fiori di campo
Prezzo  1,53 € (acquistalo QUI)
Pagine 72
Genere Raccolta di racconti

TRAMA
La raccolta si compone di quattro racconti scritti in un arco di tempo che va dal 2000 al 2005. Lo spirito comune che anima i racconti di questa raccolta consiste nel presentare situazioni che, viste da un particolare punto di osservazione, si trasformano in qualcosa di diverso, almeno all’apparenza. Come in un gioco di specchi, la realtà appare deformata e totalmente diversa cambiando l’angolazione da cui la si guarda o, ed è questo caso, la si narra. I temi trattati sono l'Amore, L'Odio e tutte le sfumature di sentimenti comprese tra questi due Estremi. Estremi antitetici eppure inscindibili come facce di una stessa medaglia. Cos'è l'Odio se non la forma più pura, non mediata di Amore negativo? L'aura di mistero che circonda il legame tra Amore e Odio, il trasformarsi e il confondersi dell'uno nell'altro, il rincorrersi di queste pulsioni primordiali tra presente e passato così come il narrare una condizione umana al limite: fra vita e morte, salute e malattia, realtà e sogno è la materia che accomuna i racconti della raccolta. Racconti che giocano a ribaltare il verso della realtà, superando i luoghi comuni, per svelarne l’aspetto misterioso e, a volte, magico.

RECENSIONE DI EHRNAIDER
Finalmente sono riuscito a leggere questo libro. Ero molto curioso di leggerlo perchè avevo già letto un altro libro dello stesso autore ("Il precario equilibrio della vita", QUI la recensione) che mi era piaciuto tantissimo. Voglio ringraziare di nuovo l'autore, perchè mi ha gentilmente inviato anche il pdf di questa breve raccolta di racconti.

Inizio subito con l'analisi dei personaggi. Ne troviamo diversi, proprio perchè sono presenti più storie tutte indipendenti tra di loro, però tutti sono ben caratterizzati e ben gestiti dall'autore. Tra tutti, quello che mi è piaciuto di più è Gabriel. Un personaggio di cui sappiamo poco all'inizio, ma che, con il proseguire della storia, iniziamo a conoscere. Mi è piaciuto molto questo atteggiamento da "non m'importa niente" e ogni cosa che fa sembra che la faccia tanto per fare. Mi ha colpito molto anche la storia che è nata attorno a lui e il modo in cui viene sviluppata (il primo racconto).
Ben fatto anche l'aspetto delle ambientazioni. In ogni racconto troviamo sempre: un'ambientazione "chiave" e quindi fondamentale per il racconto, e una o più ambientazioni secondarie che hanno la funzione di sfondo (quindi potrebbero benissimo essere sostituite con altre). In ogni caso, sono tutte ben fatte e tutte hanno una fantastica descrizione fatta da parte dell'autore: sono presenti tutti i dettagli necessari al lettore che riesce ad immaginarsele proprio come le ha pensato lo scrittore. In tutti i racconti sono stato piacevolmente sorpreso da quest'aspetto, che ho trovato sempre ben curato. 
Parlando della lettura di questo libro, si può dire che scorre molto velocemente e nessuno dei quattro racconti annoia il lettore. Sono tutti ben fatti e, anche se brevi, fanno riflettere tantissimo chi li legge. Continuo a pensare che la scrittura di questo autore sia davvero buona: resta sempre semplice, ma non scende mai nel banale e riesce a dare i giusti dettagli al lettore (svelandogli quindi il "giusto").
Molto belli anche i finali presenti nei differenti racconti. Anche questo aspetto è molto curato dall'autore, ma, soprattutto, non sono mai banali e prevedibili. Questo è il punto in cui il lettore riflette di più sulle varie tematiche affrontate nel racconto letto e spesso lo lasciano di stucco.
Posso soltanto consigliare questo libro, specialmente questo autore: mi è piaciuto di più l'altro suo libro (ma per il semplice fatto che questo è una raccolta di racconti, cosa che a me non piace tanto), ma anche questo è davvero bello!

"11 giugno 1978 – 
Il mare: sterminata distesa blu. Qualcosa di magico che mi attrae oltre l’inverosimile. Sorta di infinito limitato. Velo che cela un mondo parallelo. Il mare: anello di congiunzione fra cielo e terra”. È incredibile che una bambina di dodici anni, possa aver scritto una cosa simile sul suo amico diario. Seduto sulla spiaggia, gambe incrociate, a pochi metri dai rivoli spumosi che si rincorrevano nell’eterno vai e vieni, un uomo sulla cinquantina leggeva queste righe. I radi capelli grigio cenere fluttuavano scomposti alla brezza marina."

VOTO FINALE

giovedì 10 gennaio 2013

Il precario equilibrio della vita - Giorgio Marconi


Titolo: Il precario equilibrio della vita
Titolo originale: Il precario equilibrio della vita
Autore: Giorgio Marconi
Edito: Montag
Prezzo: 18,00 €
Pagine: 240 (in formato ebook)
Genere: Romanzo

TRAMA
Giulio Matreschi, pittore, ricoverato in una casa di riposo, racconta la sua vita a Goffredo, impiegato delle poste che va a trovarlo per consegnargli una lettera giunta a destinazione con un ritardo di cinquant'anni. È la lettera di Clara, l'unica donna che il pittore abbia mai amato e che, se ricevuta nel 1939, avrebbe potuto cambiare la sua vita. Alla vicenda si intreccia la simpatia che nasce tra Goffredo e Yvonne, infermiera della casa di riposo. Le storie dei tre protagonisti si legano nella cognizione che l'Amore non è mai sprecato, ma trova il modo di esprimersi anche a distanza di decenni. Amore che riesce finalmente ad abbracciare le loro esistenze, in bilico e sempre alla ricerca di un equilibrio pur nella consapevolezza della sua inconfutabile precarietà.


RECENSIONE DI EHRNAIDER
Prima di cominciare la "recensione" su questo libro voglio ringraziare di nuovo l'autore, Giorgio Marconi,che mi ha gentilmente inviato il libro in formato pdf, dandomi così la possibilità di leggere un romanzo che per me è stato una rivelazione!!

Partiamo subito parlando dei personaggi: il primo che conosciamo è "Goffredo": un personaggio che all'inizio ci appare "normale" con un carattere un po' "fragile" ma che, soltanto alla fine, si scopre essere una persona "forte" e "matura". Vi è poi "Yvonne", l'infermiera della casa di riposo, che ho amato fin da subito. L'ho trovata un personaggio veramente ben caratterizzato e molto simile a una persona "reale": dai suoi pensieri si capisce che è una donna che non ha avuto un passato facile e felice e questo la rende ancora di più un personaggio fantastico, ma soprattutto da ammirare, perché, nonostante ciò, cerca di vivere la sua vita al meglio. Infine troviamo il pittore "Giulio Matreschi", il vero e proprio protagonista. Anche questo, come Yvonne, è un personaggio che si ama fin da subito: mi ha fatto riflettere moltissimo e da quando inizia a raccontare la sua storia, si capisce che anche lui ha avuto un passato molto duro, portandomi spesso a chiedere: "Come fa a vivere così serenamente adesso?".
Mi sono piaciute molto anche le ambientazioni presenti: ne troviamo alcune "secondarie", come per esempio il treno su cui viaggia Goffredo (dove ci sono soltanto le giuste informazioni che permettono di catapultare il lettore all'interno dello scompartimento dove si trova Goffredo), e poi troviamo quella "primaria", ovvero la casa di riposo dove risiede Giulio e, più precisamente, la sua camera. Mi è piaciuta molto la descrizione fatta dall'autore: l'ho trovata "semplice" ma allo stesso tempo "completa" e dona al locale un'atmosfera di "familiarità" e "protezione".
Parlando del romanzo in generale devo dire che scorre molto velocemente e non annoia mai il lettore; la storia è stata ben organizzata e sviluppata; è stato inserito anche un intreccio tra le varie storie che rende il libro ancora più emozionante.
Ho trovato perfetto il finale: triste inizialmente a causa di un fatto che purtroppo succede (non lo dico per non fare spoiler) ma positivo verso l'ultima parte dove finalmente vediamo sorridere anche Yvonne e le auguriamo un felice futuro. Un libro che consiglio a chiunque: anche se breve, è ricco di emozioni e fa riflettere tanto il lettore, specialmente sul senso della vita.

"Aveva preparato quella “missione” nei minimi dettagli. Teneva il plico nella sacca di pelle marrone, quella con la cinghia per poterla portare a tracolla. La sacca era poggiata sul sedile accanto. Fortunatamente nello scompartimento c'erano solo altri due passeggeri: un prelato immerso nella lettura della rivista Famiglia Cristiana e una donna “in carriera”, disinvoltamente fasciata in un tailleur grigio, intenta a scrivere una relazione di lavoro sul suo notebook."

"Insomma erano quasi le undici quando Jerome mi è venuto a chiamare nella chiesetta. «C’è un signore che chiede di te» mi ha detto. Così sono andata nella consierge e ho trovato quest’uomo. Davvero distinto, sui sessanta sessantacinque anni. Elegante e molto cortese nei modi. Capelli brizzolati e voce profonda. Insomma un bel tipo."

Link al blog del libro (dove potete leggere gratuitamente i primi 4 capitoli): http://ilprecarioequilibriodellavita.blogspot.com/

VOTO FINALE