Titolo: La strada in fondo al mare
Titolo originale: The captain's daughter
Autore: Leah Fleming
Edito: Newton Compton
Prezzo: 9,90 €
Pagine: 533
Genere: Romanzo storico
TRAMA
È il 10 aprile 1912 quando May Smith si imbarca in terza classe sul Titanic, insieme con il marito Joe e la figlia Ellen, decisa a inseguire il sogno americano. In prima classe viaggia Celeste Parkes, che sta tornando negli Stati Uniti dopo una visita alla sua famiglia. Ma la notte del 15 aprile il transatlantico entra in collisione con un iceberg e il destino di tutti i viaggiatori si infrange contro una montagna di ghiaccio. In un attimo si diffonde il panico: i passeggeri della prima classe vengono tratti in salvo sulle poche scialuppe, quelli della terza non possono far altro che tuffarsi nelle gelide acque dell'Atlantico e sperare in un miracolo. May, ormai allo stremo delle forze, viene accolta a bordo di una delle imbarcazioni. La donna è disperata: crede di aver perso la figlia e il marito. Ma proprio in quei concitati minuti il capitano del Titanic, Edward Smith, le affida una neonata avvolta in una coperta. Alle prime luci dell'alba, però, May fa una terribile scoperta...
RECENSIONE DI EHRNAIDER
Avevo delle aspettative alte su questo libro e devo dire che sono state soddisfatte a pieno! Il libro si presenta subito con una trama particolare che fa venire al lettore la voglia di leggerlo. Appena si inizia a leggere il romanzo si viene letteralmente catapultati a Londra e si inizia a vivere la tragedia del Titanic. Sono rimasto sorpreso dalle dettagliate descrizioni fatte dall'autrice durante la notte del 15 aprile 1912 quando affonda il Titanic, infatti il lettore non riesce più a staccarsi dal libro e deve sapere che cosa succederà ai protagonisti! Ben fatto anche l'intreccio delle vite dei vari protagonisti rendendo il libro ancora più avvincente.
Unico difetto che ho trovato è che in alcuni punti è troppo prevedibile: infatti la trama dice "Alle prime luci dell'alba, però, May fa una terribile scoperta...". Questa scoperta è troppo prevedibile e il lettore sa già qual è senza neanche leggere il libro. È stata comunque una lettura piacevole e scorrevole! Un libro che consiglio a tutti, soprattutto a chi vuole ricordare la tragedia del Titanic!
"Inghilterra, aprile 1912
Erano decisamente in anticipo. In piedi in mezzo a un cumulo di valigie, borsoni e pacchi, un occhio all'orologio della torre di pietra ocra e i sensi tesi a cogliere il rombo distante di un motore, l'odore del carbone che bruciava, la fuliggine e il calore annunciassero l'arrivo in Trinity Street del treno per Londra, May Smith guardava il marciapiede che iniziava a riempirsi di gente"
"<<Continua a camminare, amore. Io tengo Ellen al sicuro. È meglio fare quello che dicono. Sono certo che di sopra è tutto organizzato.>>
Improvvisamente sentirono una folata di aria fredda e si ritrovarono sul ponte lance, in mezzo a una moltitudine di persone abbracciate le une alle altre, piangenti.
<<Dove sono le scialuppe di salvataggio?>>, chiese Joe, alzando lo sguardo verso gli arcani vuoti.
<<Bella domanda, amico>>, disse una voce burbera dall'accento scozzese. <<Non ce ne sono più... Non ce n'erano abbastanza per quelli come noi.>>"
VOTO FINALE
Nessun commento:
Posta un commento