Titolo Hybrid: Quel che resta di me
Titolo originale Hybrid: What's left of me
Autore Kat Zhang
Edito Giunti Y
Prezzo 14,50 €
Pagine 426
Genere Romanzo distopico
TRAMA
In un futuro distopico, ogni persona nasce con due diverse personalità, due anime. Con il passare del tempo, in modo naturale, l'anima dominante prende il sopravvento e quella recessiva viene dimenticata, scompare come un amico immaginario che ci ha tenuto compagnia solo nell'infanzia. Il sopravvivere delle due anime dopo la pubertà è illegale e visto dalla società come un'aberrazione da correggere. Ma in Addie, nonostante i suoi sedici anni, è ancora presente Eva, la sua seconda anima ancora attiva. È proprio Eva la voce narrante che ci fa vivere le emozioni dal suo punto di vista. Rannicchiata nella mente di Addie, Eva interagisce con l'altra parte di sé: come due vere sorelle si amano, si proteggono, ma possono diventare anche gelose l'una dell'altra. Nonostante tutti i tentativi per difendere e nascondere l'esistenza della debole Eva, il segreto di Addie viene scoperto e le due vengono rinchiuse in un agghiacciante centro per ibridi non resettati. L'unico modo per sopravvivere entrambe è una fuga impossibile.
RECENSIONE DI EHRNAIDER
E finalmente, dopo tanto tempo, ho letto anch'io Hybrid: Quel che resta di me. Letta la trama, il libro mi aveva colpito fin da subito e dovevo assolutamente leggerlo. Ringrazio la casa editrice Giunti Y per avermi inviato una copia del libro. Detto questo, iniziamo la recensione!
Partiamo analizzando l'aspetto dei personaggi, davvero ben riuscito e che colpisce molto il lettore. Le nostre due anime protagoniste sono Eddie ed Eva, anche se tutta la narrazione avviene sotto il punto di vista di quest'ultima. Eddie ed Eva: due anime completamente diverse, racchiuse nello stesso corpo e unite da un profondo legame. Tra le due, quella destinata a scomparire è proprio Eva; io però, la penso esattamente al contrario. Eva è una ragazza dolce, intelligente, disponibile e comprensiva: per avere di nuovo il controllo del suo corpo, e restare quindi in vita, è disposta a fare qualsiasi cosa, anche la più folle. Eddie invece è molto più timida, insicura e paurosa; nonostante questo però, è lei quell'anima destinata a vivere, quella definita Dominante, quella che avrà il pieno controllo del corpo in cui risiede. Seppure secondari, molto importanti sono le anime Hally/Lissa, la compagna di scuola e il fratello di quest'ultima, Devon/Ryan. Due persone completamente diverse, pur facendo parte della stessa famiglia. Entrambe però, si comportano in modo strano, a scuola vengono ignorate e sembrano nascondere qualche segreto. Grazie a questi personaggi (e ad altri) che presentano la doppia anima, l'autrice è riuscita a trattare il tema della discriminazione presente nella società e di come queste persone devono essere modificate per essere portate a diventare come tutti nel caso in cui la stabilizzazione non dovesse avvenire.
Viene inoltre trattato il tema del tradimento grazie alla figura dei genitori. All'inizio, sembrano essere dalla parte delle protagoniste e sembrano volerle aiutare in tutti i modi; nel reale momento di bisogno però, ingannano quasi le loro figlie, fanno credere loro che tutto stia andando bene e le tradiscono.
Interessante è anche il mondo creato dalla Zhang, ossia le ambientazioni. Qualsiasi posto visitiamo, l'autrice non si tira indietro e lascia la sua impronta: descrizioni specifiche e ricche di particolari che ci permettono di entrare all'interno del libro. Non ci sembra di sfogliare le pagine, ma ci sembra di essere al cinema a vedere un film. Affascinante è l'ospedale. Un luogo simile a un labirinto, tetro e scuro: perfetto per un libro horror. Stanze tutte bianche, di notte senza luce e chiuse a chiave dall'esterno: un posto dal quale non si può fuggire.
Una lettura che presenta un intoppo iniziale, ma che, una volta superato, scorre via che è un piacere. Purtroppo, la prima parte del libro (circa 1/3) funge da introduzione e, di conseguenza, presenta pochissimi avvenimenti importanti: questo rende comunque la lettura piacevole, ma un po' lenta e a tratti noiosa. Superato questo punto però, il lettore prende il treno e nessuno lo ferma più.
Interessante anche il finale. Già il fatto che non sia aperto è molto positivo secondo me, perché significa che chi ha letto questo libro, non è obbligato a leggere i successivi o comunque può aspettare con tranquillità il prodotto tradotto. Ovviamente dei dubbi nel lettore restano, ma non sono così opprimenti da far venir voglia di leggere il secondo volume. Quest'ultimo, non si sa ancora quando verrà pubblicato, si sa però il titolo originale, "Once we were" (tradotto letteralmente: Una volta eravamo/Eravamo una volta). Ritornando al primo libro, lo consiglio. Una trama originale, resa molto bene dall'autrice. Un romanzo particolare, che vi terrà incollato alle pagine, che entrerà a far parte di voi e non se ne andrà più.
RECENSIONE DI EHRNAIDER
E finalmente, dopo tanto tempo, ho letto anch'io Hybrid: Quel che resta di me. Letta la trama, il libro mi aveva colpito fin da subito e dovevo assolutamente leggerlo. Ringrazio la casa editrice Giunti Y per avermi inviato una copia del libro. Detto questo, iniziamo la recensione!
Partiamo analizzando l'aspetto dei personaggi, davvero ben riuscito e che colpisce molto il lettore. Le nostre due anime protagoniste sono Eddie ed Eva, anche se tutta la narrazione avviene sotto il punto di vista di quest'ultima. Eddie ed Eva: due anime completamente diverse, racchiuse nello stesso corpo e unite da un profondo legame. Tra le due, quella destinata a scomparire è proprio Eva; io però, la penso esattamente al contrario. Eva è una ragazza dolce, intelligente, disponibile e comprensiva: per avere di nuovo il controllo del suo corpo, e restare quindi in vita, è disposta a fare qualsiasi cosa, anche la più folle. Eddie invece è molto più timida, insicura e paurosa; nonostante questo però, è lei quell'anima destinata a vivere, quella definita Dominante, quella che avrà il pieno controllo del corpo in cui risiede. Seppure secondari, molto importanti sono le anime Hally/Lissa, la compagna di scuola e il fratello di quest'ultima, Devon/Ryan. Due persone completamente diverse, pur facendo parte della stessa famiglia. Entrambe però, si comportano in modo strano, a scuola vengono ignorate e sembrano nascondere qualche segreto. Grazie a questi personaggi (e ad altri) che presentano la doppia anima, l'autrice è riuscita a trattare il tema della discriminazione presente nella società e di come queste persone devono essere modificate per essere portate a diventare come tutti nel caso in cui la stabilizzazione non dovesse avvenire.
Viene inoltre trattato il tema del tradimento grazie alla figura dei genitori. All'inizio, sembrano essere dalla parte delle protagoniste e sembrano volerle aiutare in tutti i modi; nel reale momento di bisogno però, ingannano quasi le loro figlie, fanno credere loro che tutto stia andando bene e le tradiscono.
Interessante è anche il mondo creato dalla Zhang, ossia le ambientazioni. Qualsiasi posto visitiamo, l'autrice non si tira indietro e lascia la sua impronta: descrizioni specifiche e ricche di particolari che ci permettono di entrare all'interno del libro. Non ci sembra di sfogliare le pagine, ma ci sembra di essere al cinema a vedere un film. Affascinante è l'ospedale. Un luogo simile a un labirinto, tetro e scuro: perfetto per un libro horror. Stanze tutte bianche, di notte senza luce e chiuse a chiave dall'esterno: un posto dal quale non si può fuggire.
Una lettura che presenta un intoppo iniziale, ma che, una volta superato, scorre via che è un piacere. Purtroppo, la prima parte del libro (circa 1/3) funge da introduzione e, di conseguenza, presenta pochissimi avvenimenti importanti: questo rende comunque la lettura piacevole, ma un po' lenta e a tratti noiosa. Superato questo punto però, il lettore prende il treno e nessuno lo ferma più.
Interessante anche il finale. Già il fatto che non sia aperto è molto positivo secondo me, perché significa che chi ha letto questo libro, non è obbligato a leggere i successivi o comunque può aspettare con tranquillità il prodotto tradotto. Ovviamente dei dubbi nel lettore restano, ma non sono così opprimenti da far venir voglia di leggere il secondo volume. Quest'ultimo, non si sa ancora quando verrà pubblicato, si sa però il titolo originale, "Once we were" (tradotto letteralmente: Una volta eravamo/Eravamo una volta). Ritornando al primo libro, lo consiglio. Una trama originale, resa molto bene dall'autrice. Un romanzo particolare, che vi terrà incollato alle pagine, che entrerà a far parte di voi e non se ne andrà più.
"Era normale che Addie si sentisse nervosa. Come lo ero io, del resto, anche se stavo imparando di nuovo a sorridere. Non mi stupii, quindi, quando Addie colse al volo l'opportunità di dire a Lissa che dopo la scuola saremmo andati in città con nostro fratello. Mi sorpresi, invece, quando Lissa chiese, con quel sorrisetto obliquo che lei e Ryan avevano in comune, se potevamo incontrarci lì. Ancora più quando Addie acconsentì alla sua proposta."
VOTO FINALE