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martedì 8 settembre 2015

The Program - Suzanne Young

Ciao a tutti, ragazze e ragazzi.
Oggi vi lascio una recensione che non vedevo l'ora di pubblicare, riguardante un distopico davvero sorprendente.
Nei prossimi giorni arriverà la recensione anche del secondo e ultimo capitolo di questa duologia, che ha saputo davvero emozionarmi!
Un saluto e a presto.


Titolo The Program
Titolo originale -
Autore Suzanne Young
Edito Simon Pulse
Prezzo: 10,99 $
Pagine 432
Genere Romanzo distopico

«Il Programma cancella qualsiasi cosa.»

TRAMA (tradotta da me)
Nel mondo di Sloane, i veri sentimenti sono proibiti, il suicidio tra i giovani è un'epidemia e l’unica soluzione è Il Programma.
Sloane sa meglio di chiunque altro che non può piangere di fronte a nessuno. Il suicidio è ormai un'epidemia internazionale e una sola piccola crisi di nervi potrebbe condurla al Programma, l'unico trattamento previsto dal governo.
I genitori di Sloane hanno già perso un figlio e lei sa che sono disposti a fare qualsiasi cosa per tenerla in vita. Sa anche, però, che chiunque abbia passato Il Programma è tornato vuoto perché la loro depressione è sparita, così come i loro ricordi.
Sotto una costante sorveglianza a casa e a scuola, Sloane si finge coraggiosa e mantiene i suoi sentimenti più nascosti che può. L'unica persona con cui Sloane può essere sé stessa è James. Le ha promesso che manterrà entrambi al sicuro e lontani dal trattamento, e Sloane riconosce che il loro amore è abbastanza forte da resistere qualsiasi cosa. Ma malgrado le promesse che si sono fatti l'un l'altro, è sempre più difficile nascondere la verità. Entrambi sono sempre più deboli. La depressione sta mettendo piede nei loro corpi. E Il Programma li verrà a prendere.

Mi risulta molto difficile parlare di questo libro. "The Program" mi aveva colpito fin da subito perché già la trama mi aveva introdotto in questo mondo distopico duro, crudo, difficile da dimenticare. Avevo paura che potesse deludermi, che tutte quelle interessanti premesse venissero buttate all'aria.
Ma "The Program" mi ha colpito molto di più di quanto mi aspettassi e si è fatto amare fin dalla prima pagina.


Partiamo dai personaggi, che sono davvero ben fatti.
I protagonisti sono due, Sloane e James, anche se il tutto ci viene narrato dalla voce femminile. Sloane e James sono fidanzati ormai da diverso tempo e, insieme ai loro amici Miller e Lacey, cercano di resistere e di evitare il Programma. Tutti e quattro, quasi fin da subito, diventano nostri amici e saremo sempre lì, con loro, a fingere, a cercare di evitare l'inevitabile.
Sono tutti ben caratterizzati, anche i personaggi secondari, e presentano i loro pregi e i loro difetti, che li rendono unici, reali e indimenticabili.
Esistono, poi, una sorta di "dipendenti" del Programma, che hanno lo scopo di catturare e portare i ragazzi/e in uno dei complessi del Programma. Queste figure sono chiamate Handlers (e mi sembra che in italiano siano stati tradotti come "istruttori", ma non ne sono sicuro) e sono assolutamente inquietanti. Sono dappertutto, visionano l'ambiente circostante e, se qualcuno mostra un minimo segno di depressione (anche una sola lacrima), viene preso e portato via. Sono persone che, personalmente, mi hanno intimorito e che ho odiato fin da subito.
Infine, c'è Realm, ragazzo che non mi è piaciuto fin dal primo momento, nonostante sia un personaggio dinamico e sorprendente; i genitori di Sloane, di cui ho apprezzato solo il padre, e il fratello Brady, che conosciamo solo attraverso dei flashback.
È veramente difficile spiegare quanto fantastici siano le persone presenti nel romanzo: bisogna semplicemente leggerlo per capirlo.

«Alcune cose è meglio lasciarle nel passato. Ma quelle vere sono destinate a ripetersi.»

L'aspetto che più mi è piaciuto, curato in ogni minimo particolare, è quello delle ambientazioni.
Suzanne Young ha creato un mondo completamente diverso da quello a cui siamo abituati noi, ben studiato, coerente con il resto e, soprattutto, spaventoso, agghiacciante.
A parte le dettagliate descrizioni forniteci, ho trovato sorprendente tutto ciò che sta alla base del romanzo: Il Programma. Il Programma è terrificante non solo per i personaggi della storia, ma anche per noi lettori, che in qualche modo viviamo e capiamo insieme a Sloane che cosa significa vivere in una società come quella descritta, nella quale qualsiasi minimo segno di debolezza porta alla cancellazione dei propri ricordi e alla distruzione della propria persona.
Tutto il procedimento del Programma e il suo funzionamento sono davvero ben pensati dall'autrice, che gestisce il tutto molto bene, fornendo i giusti dettagli nei momenti più appropriati del libro.

«Per combattere l’epidemia, il nostro distretto scolastico ha implementato la versione ancora sperimentale del Programma – una nuova filosofia di prevenzione. Tra le cinque scuole, gli studenti sono monitorati per eventuali cambi di umore o di comportamento, segnalati in caso di determinazione di una minaccia. Chiunque mostri tendenze suicide non consulta più uno psicologo. Ma vengono chiamati gli handlers.
E poi arrivano e ti portano via.»

La società è assolutamente pazzesca: famiglie che mandano i propri figli nel Programma, credendo e sperando di curarli; i returners, ossia coloro che hanno affrontato il Programma, ormai privati dei loro ricordi e di gran parte della loro vita; gli handlers che, anche solo indirettamente, spaventano sia i personaggi che noi lettori; infine, i dottori che lavorano nel Programma, forse le figure più incoerenti, poiché convinti di fare del bene; sono forse quelli che più inquietano insieme agli handlers.
La trama mi aveva colpito fin da subito: originale, diversa dal comune.
Inutile dire che Suzanne Young abbia fatto un lavoro straordinario, curato in ogni suo aspetto. La lettura risulta scorrevolissima: io mi sono trovato incollato letteralmente alle pagine, finendolo in meno di ventiquattro ore.
La parte finale del romanzo è davvero impressionante.
La conclusione è davvero curata e ciò che mi ha maggiormente colpito è stato l'epilogo, che mostra quanto freddi e spietati siano il Programma, la società descritta e alcune delle persone che ci vivono.
"The Program" fa parte di una duologia, che si conclude con "The Treatment", che ho già letto e di cui presto troverete la recensione sul blog. Il seguito ancora non è stato pubblicato in Italia, ma spero che arrivi presto; l'ho trovato leggermente inferiore al primo, ma è comunque, a mio parere, un seguito degno di "The Program".
Spero di essere stato capace di mostrarvi con queste parole l'entusiasmo che ho per questa duologia e non posso far altro che consigliarvi la lettura. In caso lo abbiate letto, fatemi sapere il vostro pensiero con un commento!

«Vorrei che ogni cosa tornasse come prima, ma invece sto lentamente perdendo tutto - sto assistendo alla mia stessa morte.»

VOTO FINALE