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domenica 9 agosto 2015

Il blog va in vacanza!

Ciao a tutti, ragazze e ragazzi.
Finalmente le vacanze sono arrivate anche per me e il blog si prende una pausa, tornando attivo nel mese di Settembre.

Ho già una recensione pronta, ma preferisco pubblicarla al ritorno, quando tutto sarà tornato alla normalità. Il libro oggetto di tale recensione è Aristotle and Dante discover the Secrets of the Universe, romanzo che mi è piaciuto tantissimo, al quale ho deciso di dare il massimo dei voti e che vi consiglio di leggere al più presto!

Al momento sto leggendo un romanzo che mi sta colpendo molto, intenso fin dal primo capitolo, e sono sicuro che non mi deluderà. Sto parlando di The Program di Suzanne Young.

Ancora non ho deciso che libri portarmi, insieme al mio amatissimo Kobo ovviamente, ma penso che sia arrivato il momento per Half Bad di Sally Green e Il richiamo del cuculo di Robert Galbraith (aka J.K. Rowling), che mi ero già portato l'anno scorso, ma che poi non avevo letto: speriamo sia la volta buona!

Spero dunque di tornare a Settembre con tante nuove recensioni.
Non mi resta che augurarvi buone vacanze, un buon Ferragosto (in anticipo, come sempre) e tante buone letture!

giovedì 6 agosto 2015

Thirteen Reasons Why - Jay Asher

Ciao a tutti, ragazze e ragazzi.
Oggi vi parlo di un libro che avevo letto circa tre anni fa, ma che non mi aveva entusiasmato perché mi aspettavo un qualcosa di diverso; così, mi ero ripromesso di rileggerlo più avanti, anche perché avevo sempre letto recensioni molto positive.
Tuttavia, neanche questa volta ha saputo conquistarmi.
Il libro è presente anche in Italia, con il titolo "Tredici", edito Mondadori, a un costo di 10,00 €.
Un saluto e a presto.


Titolo Thirteen Reasons Why
Titolo originale -
Autore Jay Asher
Edito Penguin Group
Prezzo: 10,99 $
Pagine 288
Genere Romanzo

«Non puoi fermare il futuro.
Non puoi riavvolgere il passato.
L'unico modo per conoscere il segreto... È premere Play.»

TRAMA
Clay torna da scuola e fuori dalla porta trova ad aspettarlo una pessima sorpresa: sette audiocassette numerate con dello smalto blu. Ascoltandole, scopre che a registrarle è stata Hannah, la ragazza per cui si è preso una cotta. La stessa ragazza che si è suicidata due settimane prima. Quelle cassette sono il suo modo per avere l'ultima parola sulle vicende che, secondo lei, l'hanno portata alla morte: facendole scorrere, Clay scopre che il destinatario del pacchetto deve ascoltarle e poi passarle al successivo di una lista. Nelle cassette, sono presenti tredici storie: ognuna legata a una persona che ha dato ad Hannah una ragione per togliersi la vita. Seppur sconvolto, non può resistere alla tentazione di esplorare a fondo la storia che lo riguarda e, guidato dalla voce di lei, visiterà i luoghi che lei vuole mostrargli, finché non gli rimarrà altro da ascoltare...

Proprio per la sua idea di fondo, la trama e il tema trattato, "Thirteen Reasons Why" mi aveva sempre ispirato molto. Nonostante la prima lettura fosse stata molto deludente, ero convinto che leggendolo a distanza di qualche anno, sarei stato in grado di apprezzarlo di più. Così, purtroppo, non è stato.

«Spero tu sia pronto, perché sto per raccontarti la storia della mia vita. In maniera più specifica, il perché la mia vita è finita. E se stai ascoltando queste cassette, tu sei uno dei motivi. Cosa? No! Non ti dirò quale cassetta ti introduce nella storia. Ma non temere: se hai ricevuto questa deliziosa scatola, il tuo nome salterà fuori... Te lo prometto

Procediamo con ordine e iniziamo a parlare dei personaggi.
Il protagonista è Clay, voce narrante del libro. Un ragazzo norma, con le sue peculiarità. Per qualche strano motivo, viene inserito tra le "thirteen reasons why" che hanno portato Hannah Baker a suicidarsi.
Hannah è sicuramente un personaggio particolare, strano, che ha deciso di registrare in alcune cassette la sua voce, al fine di comunicare ai diretti interessati alcune questioni rimaste in sospeso, questioni che l'hanno condotta al suicidio.

«Se il mio amore fosse un oceano,
non ci sarebbero più terre.
Se il mio amore fosse un deserto,
vedresti solo sabbia.»

Ed è qui, a mio parere, il problema, ciò che anche questa volta non mi ha convinto e non mi ha fatto apprezzare il libro quanto sperassi. Su tredici motivi, a mio parere, pochissimi sono davvero validi (due, tre, ma non di più); i restanti mi sono sembrati soltanto visti in maniera esagerata.
Le motivazioni non sono inoltre coerenti rispetto ai comportamenti manifestati dalla ragazza; difatti, Hannah tende a evidenziare (giustamente) che la scelta da lei fatta è stata assolutamente difficile, vista come "ultima spiaggia" e presa soltanto perché ormai era stanca di tanta sofferenza. Ma sono i motivi di 'tanta sofferenza' che io non ho praticamente visto (o quasi): nelle "thirteen reasons why" difficilmente ho trovato davvero un motivo valido per compiere tale gesto drastico e irreversibile. La spiegazione che mi è subito balzata in testa, dunque, è che il tutto dipende dalla sensibilità di una persona; nel mio caso specifico, di questo dramma di cui l'autore ci vuole raccontare è arrivato ben poco.
Sia i personaggi primari che secondari, comunque, sono ben caratterizzati e mi sono piaciuti molto di più rispetto a quelli di "Prima del futuro", che non mi avevano per niente convinto.

«E il resto di voi ha notato le cicatrici che ha lasciato alle spalle?
No. Probabilmente no. Perché la maggior parte di esse non può essere vista a occhio nudo.»

Ho apprezzato molto, oltre al fatto che ricoprono un ruolo chiave, le ambientazioni.
Insieme alle cassette, Hannah informa subito i suoi ascoltatori di aver lasciato anche una mappa della città, con la quale potrà mostrare loro tutti i posti chiave. Tutti questi luoghi presentano delle descrizioni ricche di dettagli, fondamentali per il lettore. Il tutto è perfettamente pensato e studiato da Jay Asher, che ci regala un vero e proprio tour per la cittadina.
L'idea alla base della trama è davvero molto buona: il suicidio e le successive cassette erano un'accoppiata vincente.
L'autore riesce a gestire il tutto molto bene, creando una lettura molto scorrevole, intrigante, che mi ha completamente catturato, nonostante non la stessi apprezzando più di tanto. Personalmente, è scritto bene ed è un buon romanzo, ma come ho detto prima, le "thirteen reasons why", che stanno alla base del romanzo, non sono ciò che mi aspettavo.

«Penso che questo sia il nocciolo della questione. Nessuno sa con certezza l'impatto che può avere nelle vite delle altre persone.»

Il finale è comunque interessante.
Una conclusione per certi versi prevedibile, nulla di stravolgente, soddisfacente: pone la parola 'Fine' in maniera definitiva a questa storia, quasi un incubo per Clay.
Un libro che purtroppo non sono riuscito ad apprezzare: non mi sembra un brutto romanzo, ma evidentemente non va bene per ciò che io stavo effettivamente cercando. Magari, altri sarebbero stati completamente soddisfatti da questa lettura.
Come film forse renderebbe meglio; un film che era stato annunciato nel 2011: con molta probabilità, ci sarebbero stati Logan Lerman, nei panni del protagonista Clay, e Selena Gomez, che avrebbe dovuto interpretare Hannah, un ruolo tutt'altro che facile. Tuttavia, almeno per adesso, non si sa ancora niente di questo adattamento cinematografica.
Tornando al romanzo, forse lo consiglierei lo stesso: credo che ogni persona sia diversa e che quindi, messo da parte il genere, è proprio una questione personale; se vi capita sottomano, magari gli potete dare una possibilità.

«Non puoi tornare indietro a come erano prima le cose. A come pensavi che fossero. Tutto ciò che hai... è il presente.»

VOTO FINALE

martedì 4 agosto 2015

Prodigy - Marie Lu

Ciao a tutti, ragazze e ragazzi.
Oggi vi parlo di un libro che volevo leggere da tempo, da cui mi aspettavo tanto, che mi è piaciuto, ma un po' meno del primo.
Ringrazio la Piemme per la copia del libro.
Un saluto e a presto.


Titolo Prodigy
Titolo originale Prodigy
Autore Marie Lu
Edito Piemme Freeway
Prezzo 16,50 €
Pagine 295
Genere Romanzo distopico

TRAMA (*leggi solo se hai già letto Legend*)
June e Day arrivano a Vegas dopo essere miracolosamente sfuggiti all'ingiustizia della Repubblica quando l'inconcepibile accade: l'elector Primo muore e il figlio Ander prende il suo posto. Mentre la Repubblica sprofonda nel caos, i due giovani ribelli si uniscono ai patrioti nel disperato tentativo di salvare il fratello di Day, Eden. E i patrioti accettano, ma a una condizione: June e Day dovranno prima uccidere il nuovo elector. Peccato che Ander non abbia niente a che vedere con il suo crudele genitore.

Dopo aver letto "Legend", la lettura di questo secondo volume era d'obbligo. Il primo libro mi era piaciuto moltissimo. Per questo, dal secondo mi aspettavo tanto, anche perché le recensioni su Goodreads erano quasi tutte più che positive. Ci tengo a dire dunque che "Prodigy" non mi ha deluso, la storia mi è piaciuta molto, ma non ho condiviso una scelta dell'autrice, una scelta che in "Legend" era decisamente diversa.

Ma andiamo con ordine e parliamo dei personaggi.
Proprio come li avevamo lasciati, ritroviamo June e Day, le due voci narranti del romanzo. Mi sono piaciuti entrambi i punti di vista: a volte preferivo June, altre volte Day. Nel complesso, sono entrambi ben caratterizzati: ho ritrovato le stesse caratteristiche che avevo notato in "Legend", anche se qualche comportamento non l'ho condiviso appieno.

«Day è preoccupato per me, e ha ragione. Qualcosa potrebbe andare storto. Potrebbero spararmi nello stesso instante in cui mi trovano. Oppure legarmi a testa in giù nella stanza degli interrogatori. L'ho visto succedere un milione di volte. Potrei essere morta prima della fine della giornata. Devo concentrarmi.»

Personaggio che invece mi ha deluso tanto è Tess, che avevo invece avevo molto apprezzato nel primo libro. Quasi mi sono dimenticato della 'vecchia' Tess, dato che la ragazza che ho trovato qui è completamente diversa: debole, superficiale, egoista.
Proprio questo cambiamento è ciò che ha permesso all'autrice di prendere una scelta che io non ho per niente condiviso: il triangolo d'amore. E ora io mi chiedo: perché? Nel primo libro, la Lu aveva tenuto in secondo piano (e a me era piaciuta molto questa decisione!) anche la storia che nasce tra June e Day, rendendo il tutto diverso dalla maggior parte dei romanzi YA/Distopici presenti ora nelle librerie. In questo secondo libro, invece, ha deciso di dare un ruolo più importante ai sentimenti, che sono, a mio parere, forzati e spesso anche esagerati. Se non fosse stato per questo, il libro sarebbe stato allo stello livello di "Prodigy".
Ben caratterizzato è Thomas, un ragazzo che me lo ricordavo bene per quello che aveva commesso nel primo libro. La storia alle sue spalle è dura, difficile: più la leggevo, più lo guardavo da un punto di vista diverso.
Tralasciando dunque quel "difetto", il resto è davvero ben pensato dall'autrice e ben gestito. Un mondo ricco di persone strane, particolari, uniche, imperfette.
La stessa cura l'ho trovata anche nelle ambientazioni.
Tutte sorprendenti, uniche e nuove rispetto al primo libro. La capacità di Marie Lu consiste proprio nel fornire quei dettagli necessari, che lasciano il giusto spazio all'immaginazione del lettore.
In questo secondo capitolo, approfondisce inoltre la separazione tra Repubblica e Colonie, le due parti in cui si trovano divisi gli Stati Uniti. Ci addentreremo questa volta, in modo particolare, nelle Colonie, iniziando a capire come effettivamente funzionano; capiamo dunque come i due sistemi lavorino in maniera diversa, i loro pregi e difetti e, in modo particolare, capiamo come questi nascondano informazioni agli abitanti.
La trama è davvero avvincente: presenta delle buone idee, che l'autrice riesce a gestire molto bene.
Il romanzo scorre in maniera veloce: l'ho praticamente finito in un solo giorno, perché, proprio come "Legend", presenta un ritmo incalzante, che regala qualche piacevole ora di lettura.
Ancora più intenso, più frenetico è il finale.
Quando finalmente sembra che si sia arrivati a una sosta, a un punto fermo, ecco che l'autrice introduce, proprio nelle ultime pagine, un nuovo colpo di scena, che personalmente mi ha lasciato completamente di stucco, a bocca aperta.
Un libro davvero coinvolgente, appena inferiore al primo; per adesso, comunque, direi che è assolutamente una trilogia che mi sento di consigliare e non vedo l'ora di concluderla con la lettura di "Champion", già presente in Italia, dal quale mi aspetto moltissimo e mi sento che sarà un'altra lettura emozionante, ricca di colpi di scena, che saprà regalarmi un degno finale a questa trilogia.

VOTO FINALE

sabato 1 agosto 2015

Worldwide Books - Luglio 2015

Ciao a tutti, ragazze e ragazzi.
Oggi ho deciso di dare inizio a una rubrica nuova, che ho voluto chiamare "Worldwide Books". Spero possa essere di vostro interesse!
Un saluto e a presto.


"Worldwide Books" è una rubrica inventata da me.
Ogni primo del mese vi mostro le novità in lingua inglese - appena arrivate in libreria - che mi interessano e che quindi, prima o poi, reperirò, leggerò e recensirò per il blog.

Risk - Fleur Ferris
Pagg. 288 - 19,99 $ (Aus) - Dal 1 Luglio
TRAMA (tradotta da me)
Taylor e Sierra sono migliore amiche da quando sono nate. Ma Taylor ne ha abbastanza. Perché Sierra ottiene sempre ciò – e chi – vuole? Ha baciato il ragazzo per cui Taylor aveva una cotta e si è presa tutta per sé il ragazzo che entrambe hanno conosciuto online: ma Sierra non sembra notare i momenti in cui ferisce le sue amiche.
Cosi quando Sierra dice che Jacob Jones è quello giusto e chiede alle sue amiche di coprirla quando va a incontrarlo per la prima volta, Taylor è ormai esasperata.
Ma Sierra non torna nonostante avesse detto che lo avrebbe fatto.
Un giorno. Due giorni. Tre…
E se Taylor si stesse preoccupando per niente? E se Sierra è semplicemente Sierra, la ragazza che si dimentica di tutti gli altri per passare del tempo con il suo nuovo ragazzo?
Quando finalmente Taylor dice alla mamma di Sierra che sua figlia è scomparsa, Taylor e le sue amiche vengono catapultate in un mondo buio, di cui non sapevano neanche l’esistenza.
Riuscirà Taylor a trovare il rapitore di Sierra in tempo? O dovrebbe cercare un assassino?

Because you'll never meet me - Leah Thomas
Pagg. 344 - 17,99 $ - Dal 2 Luglio (2° edizione)
TRAMA (tradotta da me)
Ollie e Moritz sono migliori amici, ma non potranno mai incontrarsi. Ollie è allergico all’elettricità. Il contatto con quest’ultima gli causa delle crisi debilitanti. Il cuore debole di Moritz pompa ancora grazie a un pacemaker. Se mai si fossero potuti incontrare, Ollie avrebbe subito colto l’occasione. Ma Moritz sarebbe morto senza il suo pacemaker. Sono entrambi solitari, esclusi dalla società, e danno vita a un forte legame grazie a delle lettere che diventano un’ancora di salvezza per i brutti periodi – come quando Ollie perde l’unica sua amica di scuola, Liz, o ancora quando Moritz se la deve vedere con un bullo determinato a distruggerlo.

You and Me and Him - Kris Dinnison
Pagg. 288 17,99 $ - Dal 7 Luglio
TRAMA (tradotta da me)
Maggie e Nash sono degli esclusi. Lei è in sovrappeso. Lui è omosessuale dichiarato. Si sono visti tra alti e bassi, ma quando Tom si trasferisce in città all’inizio dell’anno scolastico, hanno qualcosa di inaspettato in comune: provano dei sentimenti per lo stesso ragazzo.

Questo romanzo spiritoso – con una voce narrante chiara e reale, e un’ingegnosa lista di riferimenti musicali – canta una canzone di amore e perdono.

Paperweight - Meg Haston
Pagg. 304 - 17,99 $ - Dal 7 Luglio
TRAMA (tradotta da me)
Stevie, diciassettenne, è intrappolata. Nella sua vita. Nel suo corpo. E adesso in un centro per il trattamento di disordini alimentari situato nella periferia del deserto del New Mexico.
La vita nel centro è sottoposta a rigida e invadente disciplina: un incubo che diventa realtà. Infermieri e terapisti visionano Stevie all’ora dei pasti, la accompagnano al bagno e la sfidano a mangiare quel cibo per cui ha lavorato tanto pur di evitarlo.
Suo padre l'ha iscritta per sessanta giorni di trattamento. Ma ciò che nessuno sa è che Stevie non ha in mente di rimanere così a lungo. Mancano solo ventisette giorni all’anniversario della morte di suo fratello Josh – la morte che lei stessa ha causato. E se Stevie se ne va, mancano solo ventisette giorni al momento in cui anche lei terminerà la sua vita.

In questo debutto young adult, inquietante e magnificamente scritto, Meg Haston si immerge nel devastante impatto del trauma e della perdita, sollevando una domanda: “Perché alcuni vengono consumati dalla loro stessa malattia mentre altri intraprendono il percorso verso la guarigione?”

Alive - Scott Sigler
Pagg. 368 18,00 $ - Dal 14 Luglio - The Generations Trilogy #1
TRAMA (tradotta da me)
Una giovane donna si sveglia intrappolata in uno spazio chiuso. Non sa chi sia o come ci sia finita lì. Soltanto con il suo istinto riesce a uscire da quella stanza e a scoprire di non essere sola. Libera gli altri e li conduce in un corridoio pieno di cadaveri provenienti da un lungo trascorso di guerra. Più questi sopravvissuti esplorano, peggiori sono gli orrori che si trovano ad affrontare. E mentre iniziano a capire lentamente cosa sia in realtà questa prigione, si accorgono che le possibilità peggiori e più strane che possono aver immaginato non si avvicinano  neanche minimamente alla verità.

lunedì 27 luglio 2015

Brilleremo tra un milione di soli - Beth Revis

Ciao a tutti, ragazze e ragazzi.
Torno con una nuova recensione di un libro che aspettavo da tantissimo tempo, che non vedevo l'ora di leggere e che mi ha completamente conquistato.
Ringrazio l'editore per la copia del libro.
Un saluto e tante buone letture.


Titolo Brilleremo tra un milione di soli
Titolo originale A Million Suns
Autore Beth Revis
Edito Piemme
Prezzo 18,50 €
Pagine 384
Genere Romanzo distopico

«L'amore senza scelta non è amore»

TRAMA
Sono passati tre mesi da quando Amy è stata risvegliata dal suo sonno di ghiaccio: ormai sta dimenticando com’era vivere sulla Terra e ovunque guardi vede solo le pareti di metallo della nave spaziale Godspeed.
Ma forse c’è una speranza: adesso è Elder ad avere il potere. Il ragazzo che ormai ha imparato a conoscere, di cui si fida e per cui non può negare di provare una forte attrazione. Ed Elder è un capo molto diverso dai precedenti: non vuole più mentire agli abitanti della nave. Ci sono ancora molte verità, però, che lui per primo non conosce e che aspettano di essere dette: quanto manca davvero prima di atterrare su Terra-Centauri? E cosa è successo durante l’Epidemia che ha decimato gli abitanti della nave?
Elder e Amy dovranno scoprire insieme il segreto che si nasconde tra le pareti della Godspeed. Mentre a ogni passo rischiano di accendersi focolai di rivolta sulla nave, e anche se il loro amore rischia di distrarli dai pericoli che li circondano...

Era da quando avevo chiuso il primo libro, "Across the Universe", che volevo leggere il seguito, curioso di scoprire come l'avventura di Amy ed Elder potesse evolversi. Posso solo dire che Beth Revis mi ha sorpreso nuovamente e ha saputo regalarmi un seguito degno del primo romanzo della trilogia.

Cominciamo come di consueto a parlare dei personaggi.
I due protagonisti, nonché voci narranti, sono proprio Amy ed Elder. Non posso che confermare i pensieri che avevo circa loro due: entrambi sono davvero ben pensati dall'autrice, forti, molto simili ma allo stesso tempo anche molto diversi. Penso che in questo secondo capitolo, forse Amy è anche migliore di Elder: si trova spesso in situazioni spiacevoli, ma in qualche modo riesce a venirne fuori, grazie alla sua calma e, in particolare, alla sua capacità di analizzare in maniera completa la situazione, il problema, per poi trovare la soluzione migliore. Ciò che veramente mi piace di entrambi è il fatto che non siano personaggi perfetti: sono proprio i loro difetti che mi hanno portato ad amarli ancora di più.

«È meno doloroso essere intrappolati su una nave se non cerchi di pensare di essere in trappola»

Lo stesso vale per Orion: pensavo che in "Across the Universe" avesse dato il meglio di sé, ma mi sbagliavo: l'alone di mistero che lo circonda qui è ancora più intenso ed è proprio la chiave di questo romanzo. Noteremo un riscatto sorprendente di questo personaggio, che mi ha portato ad apprezzarlo ancora di più.
Anche Doc resta un gran personaggio: affiancato dalla sua assistente Kit, assume un ruolo fondamentale per la trama e per la Godspeed, ormai sempre più stravolta dai cambiamenti e dalle rivelazioni.
Il mondo dei personaggi è semplicemente unico, sorprendente, meraviglioso. Ognuno ha le sue caratteristiche, i suoi difetti e i suoi pregi, che li rendono, nella loro imperfezione, perfetti.

«È il non sapere che mi uccide. Non sapere se c'è la possibilità che qualcosa cambi, non sapere se c'è davvero una speranza»

Notevoli restano anche le ambientazioni.
La Godspeed, luogo principale, è assolutamente fantastica: già grazie al primo romanzo era facile capire come fosse davvero ben studiata dall'autrice; in questo secondo capitolo, però, il tutto è ancora più sbalorditivo: la Revis introduce luoghi nascosti, dimenticati, e arricchisce il tutto con moltissimi segreti, alcuni di questi semplicemente incredibili.
Ho apprezzato molto anche l'Ospedale, così come mi era piaciuto in "Across the Universe", e il livello di Criogenia, ricco di segreti inimmaginabili.
La trama è avvincente, ricca di idee ben realizzate. Lo stile di Beth Revis è inconfondibile: in ogni capitolo crea sempre più suspense, che porta il lettore a divorare il libro e lo fa giungere, in pochissimo tempo, al finale.
Una conclusione davvero convincente, ricca di tensione, che mi ha lasciato milioni di dubbi, i quali troveranno sicuramente una risposta nell'ultimo libro della trilogia, "Shades of Earth", per ora inedito in Italia.
Una lettura davvero coinvolgente, con colpi di scena presenti fino all'ultima pagina. I primi due libri meritano molto, soprattutto per chi ama il genere, anche perché l'autrice inserisce in entrambi quel tocco di mistery che rende il tutto ancora più emozionante.

VOTO FINALE

venerdì 24 luglio 2015

Inchiostro Rosso - Julie Mayhew

Ciao a tutti, ragazze e ragazzi.
Oggi vi parlo di un libro molto strano, particolare, che ha saputo sorprendermi in positivo.
Tengo inoltre a ringraziare l'editore per la copia del libro.
Un saluto e a presto.


Titolo Inchiostro Rosso
Titolo originale Red Ink
Autore Julie Mayhew
Edito Giunti (collana Y)
Prezzo 12,00 €
Pagine 283
Genere Romanzo

«"Abbraccio l'idea della morte!" Io la morte non l'ho abbracciata. Negli ultimi mesi è lei che ha abbracciato me. Mi ha gettato le braccia al collo, alla gola. Poi mi ha spinto giù, sotto la superficie. Avrebbe potuto avere la meglio, annegarmi, ma ho sentito che dovevo nuotare, che dovevo tornare a respirare.»

TRAMA
Un romanzo di formazione. Segreti e miti di famiglia, verità e menzogne tessute pur di essere amati. 
Inchiostro rosso, quello che non devi usare mai per le persone che ami perché si dice sia augurio di morte. Inchiostro rosso, quello che Melon ha usato per scrivere a sua madre dopo il litigio... Sarà solo superstizione, ma Melon Fouraki non riesce a scacciarlo dai suoi pensieri perché Maria, la donna bella e spregiudicata, così diversa da lei, che l'ha data alla luce a soli sedici anni, quel giorno è morta davvero in un incidente. Il padre non l'ha mai conosciuto e Creta, isola delle loro origini, è così lontana.
Ma quanto meno Melon ha la Storia. La Storia così piena di ricordi poetici e confortanti che la madre le ha ripetuto mille volte: della famiglia Fouraki, di un'infanzia serena tra i profumi e i colori mediterranei della fattoria e poi della grande rottura tra Maria e suo padre, che non le ha mai perdonato la fuga d'amore verso l'avventurosa e frenetica Londra. Melon ora sente il bisogno di indagare, di scoprire i luoghi e i personaggi di quella saga, e così accetta la proposta di Paul, il compagno di Maria che per lei è quasi un estraneo ma ora è suo tutore: insieme porteranno le ceneri di Maria in Grecia, ma quel viaggio sarà un'estate che le cambierà la vita, l'inizio di una nuova Storia. 
Sì, perché l'inchiostro rosso è anche quello con cui puoi decidere di riscrivere la tua Storia, quella vera.

Quasi per caso, guardando le mail ricevute, mi sono ritrovato la segnalazione di questo libro da parte della Giunti: incuriosito, leggo la trama e decido immediatamente di dargli una possibilità. Non sapevo bene cosa aspettarmi, ma direi che tutto sommato il libro è decisamente godibile.

Ciò che salta subito all'occhio è il modo in cui è organizzato il romanzo: l'autrice alterna in maniera irregolare momenti che avvengono prima della morte della madre della protagonista, che ci aiutano a capire e conoscere meglio Melon, e momenti che avvengono dopo tale evento e che riguardano ciò che la nostra protagonista deve effettivamente affrontare: si passerà, dunque, da capitoli intitolati "6 anni prima" a "133 giorni dopo".
Ogni tanto, in mezzo tra i vari capitoli, l'autrice inserisce anche "La Storia", volta a raccontarci le origini di Melon.

Per quanto riguarda i personaggi, dunque, la protagonista è Melon, ragazza alla quale le viene strappata via una figura fondamentale nella sua vita, la madre.
Ma Melon è un personaggio forte, che reagisce, che cerca di non pensare a ciò che è successo per continuare a vivere nel migliore dei modi. È molto diretta in ciò che dice e pensa, e spesso questo viene mostrato attraverso l'utilizzo di un linguaggio scurrile, che non mi è mai sembrato esagerato o fuori luogo.

«Devi continuare a nasconderti. Devi continuare a lottare. L'ultima cosa che devi fare è ammettere la sconfitta. [...] Devi ingannare, mentire, mascherare e sperare di avvicinarti un passettino alla volta alla perfezione.»

Molto importante è anche la figura di Paul, il fidanzato della mamma. Personaggio ben caratterizzato: più andiamo avanti con la lettura, più iniziamo a capirlo, a conoscerlo, a sentirlo amico.
Ragazzo che invece non mi è piaciuto è Haris, che viene introdotto molto più tardi rispetto a tutti gli altri, Sinceramente, la sua figura mi è sembrata un po' forzata; spesso ho pensato fosse totalmente inutile e, tuttora, credo che potesse essere benissimo omesso. Anche la migliore amica di Melon, soprannominata Pulcino, non mi ha fatto impazzire, oltre al fatto che risulta essere poco leale verso la protagonista, assumendo atteggiamenti poco condivisibili.
In generale, comunque, il mondo creato dall'autrice è ben delineato, anche se di alcuni personaggi abbiamo poche informazioni e a volte, anche per gli strani nomi, si rischia di fare confusione.
Il tocco della scrittrice è sicuramente meno presente nelle ambientazioni.
Viene lasciato molto più spazio all'immaginazione del lettore che, se da una parte è sicuramente un aspetto positivo, dall'altra invece avrei preferito qualche informazioni in più, soprattutto per quanto riguarda, per esempio, il paesaggio e i luoghi di Creta, che a volte facevo fatica a immaginare.
Il libro si incentra piuttosto sull'aspetto psicologico di Melon, su come affronta la morte della madre e sul come cerca di rimuovere tale momento dalla sua testa, inserendo anche qualche tocco di ironia che, personalmente, ho molto apprezzato.

«Volare è come morire: ti ritrovi in un altro posto.»

In sé il romanzo non è troppo lungo e scorre molto velocemente: lo stile della Mayhew è molto semplice, ma mai banale, e, soprattutto, è diretto. Cattura molto il lettore, che viene preso dalla vicenda e vuole sapere come il tutto si sviluppa.
Ho apprezzato molto anche il finale.
Una conclusione molto curata dall'autrice, per certi versi prevedibile, per altri impensabile. Si nota sicuramente un riscatto, un miglioramento della protagonista, che ho decisamente accolto.
Non voglio aggiungere altro, anche per non rischiare di fare spoiler; in ogni caso, penso che "Inchiostro rosso" sia un romanzo d'esordio niente male, con i suoi difetti, certo, ma nel complesso è  un romanzo più che apprezzabile, al quale si può dare una possiblità.

VOTO FINALE

giovedì 16 luglio 2015

Love Letters to the Dead - Ava Dellaira

Ciao a tutti, ragazze e ragazzi.
Torno con una nuova recensione di un libro che volevo leggere da un po' di tempo, che mi è piaciuto molto, nonostante all'inizio non fosse ciò che mi aspettavo.
Il romanzo è presente anche in Italia con il titolo "Noi siamo grandi come la vita", edito Sperling & Kupfer, al prezzo di 16,90 €.
Un saluto, tante buone letture e a presto.


Titolo Love Letters to the Dead
Titolo originale -
Autore Ava Dellaira
Edito Farrar, Straus and Giroux
Prezzo 17,99 $
Pagine 336
Genere Romanzo epistolare

«Un amico è colui che ti dà l'assoluta libertà di essere te stesso, soprattutto di sentire, o di non sentire. Qualunque cosa provi in un dato momento, per lui va bene. Questo è il vero amore: lasciare che una persona sia quello che è davvero.»

TRAMA (tradotta da me)
Tutto comincia con un compito per scuola: Scrivi una lettera a una persona morta.
Laurel sceglie Kurt Cobain perché sua sorella, May, lo adorava. Ed egli è morto giovane, proprio come May. Presto, Laurel si ritrova un diario pieno di lettere a persone morte – a persone come Janis Joplin, Heath Ledger, Amelia Earhart, E Amy Winehouse – sebbene lei non abbia mai dato una singola lettera al suo insegnante. Scrive sull’inizio della scuola superiore, navigando le agitate acque delle nuove amicizie, imparando a vivere nella sua famiglia ormai divisa, innamorandosi per la prima volta, e, più importante di tutto, provando a piangere la perdita di May. Ma come fai a essere in lutto per qualcuno che non hai perdonato?
È solo quando scrive la verità su cosa è successo a se stessa, che finalmente accetta ciò che è successo a May. È solo quando Laurel inizia a vedere sua sorella come davvero era – carina e incredibile e piena di difetti – che riese davvero a scoprire il suo cammino.


«La verità è bella, non importa quale sia. Anche se fa paura, o se è brutta. E' bella semplicemente perché è vera. E la verità è luce. Ti rende più te. Io voglio essere me.»

Appena letta la trama, "Love letters to the dead" è entrato immediatamente nel lista dei libri da leggere.
Il titolo, molto più convincente in inglese, mi ha subito colpito, e la voglia di leggere questo libro era sempre più alta, soprattutto dopo aver letto molte recensioni positive, che hanno reso le mie aspettative elevatissime. Forse proprio per questo motivo, il primo quarto di libro è stato per me molto deludente; fortunatamente, dopo, la storia ha cambiato completamente faccia.

Ma partiamo, come di consueto, a parlare dei personaggi.
La protagonista, nonché narratrice, è Laurel, colei che scrive le lettere alle persone morte. Il tutto, iniziato come compito di scuola, diventa fondamentale per la ragazza, che riesce a sfogarsi e a crescere come persona.

«Io penso che, quando perdiamo una cosa molto vicina, è come se perdessimo noi stessi

Non nego che il paragone con Charlie di "Noi siamo infinito" mi è subito venuto in mente. Anche Laurel, almeno inizialmente, è a mio parere una "wallflower", anche se, specialmente a scuola, lo mostra meno. Fin da subito capiamo che Laurel nasconde un segreto, di cui fa parte anche May, la sorella morta poco tempo prima.
May è un personaggio assolutamente fondamentale, perché nucleo della storia, oltre al fatto che permette poi la crescita vera e propria della protagonista. In questo, la dà una mano anche un ragazzo, Sky, di cui Laurel s'innamora.
Grazie al ragazzo, l'autrice può introdurre e analizzare temi ricorrenti, come l'amore in età adolescenziale e il bullismo; grazie ai genitori della protagonista, invece, vengono trattate anche le tematiche del divorzio, del distacco e dell'abbandono; infine, grazie alla sorella Amy, l'autrice analizza a fondo il tema della morte adolescenziale e del lutto.
Non bisogna dimenticarsi delle nuove amiche di Laurel, Hannah e Natalie: sono legate alla nostra protagonista, forse lo vorrebbero essere di più, ma hanno anche un ulteriore problema a cui far fronte.
Sono tutti personaggi unici, particolari; ognuno ha la sua storia, la sua caratterizzazione, che lo rende unico e diverso da tutti gli altri.

«"Perché è più difficile perdere alcune cose rispetto ad altre?"
"Dipende dall'amore, naturalmente. Più ami una cosa, più dura è perderla

Completamente diverse sono le ambientazioni.
Qui è meno presente il tocco di Ava Dellaira, che lascia più spazio all'immaginazione del lettore.
Molto particolare e toccante è sicuramente la camera di May, rimasta proprio così come l'aveva lasciata l'ultima volta. Quando si entra per la prima volta, si viene avvolti da questa atmosfera incredibilmente unica e quasi si sente il profumo di questa stanza, di queste quattro pareti ormai vuote e inabitate da diverso tempo.

«L’universo è più grande di qualunque cosa possa entrare nella tua mente

Il vero difetto di questo libro, a mio parere, è il 'ritmo'.
La parte iniziale, almeno per me, ha fatto fatica a ingranare, soprattutto perché vi era un'alternanza di situazioni interessanti e situazioni quasi noiose, che hanno reso la lettura (solo inizialmente) molto faticosa e impegnativa.
La restante maggior parte del libro, invece, è l'opposto: la storia scorre via velocissimamente e il lettore viene completamente preso, fino ad arrivare all'ultima pagina.
L'aspetto che, invece, al contrario, mi ha entusiasmato maggiormente riguarda proprio la scelta di utilizzare persone famose morte (per esempio Kurt Cobain o Amy Winehouse) come interlocutori. Penso che l'autrice abbia svolto un lavoro fantastico, molto approfondito, in grado di unire le vicissitudini accadute a tali persone con quelle che succedono (o sono successe) a Laurel.
Assolutamente perfetto, distruggente e commovente risulta essere il finale.
Il lettore assiste, finalmente, al cambiamento definitivo della protagonista, che finalmente riesce a capire chi è lei e che cosa prova davvero verso la sorella.
Un libro toccante e attuale, con una storia diversa dalle solite. "Love letters to the dead" è un romanzo sicuramente molto particolare, non perfetto, ma che vale la pena di leggere.

«Perché credo che con il termine "bellezza" tu non voglia indicare solo una cosa graziosa: ti riferisci a qualcosa che ci rende umani.»

VOTO FINALE